Capitolo 27

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LOGAN'S POV

Guido veloce senza una destinazione precisa mentre ripenso a tutto quello che mi ha detto Kelly pochi minuti fa.

Come può dire così?

Pensa forse che dato che ora è la mia fidanzata può permettersi di attaccarmi su ogni cosa che faccio?

Beh si sbaglia di grosso.

Non starò con le mani in mano mentre mi fa le ramanzine.

Il pensiero che ho avuto su sua madre può essere corretto, se le fa male non vuol dire che non sia vero.

Senza neanche accorgermene sono arrivato a casa, tuttavia non esco dalla macchina.

Non voglio entrare dentro e rischiare di vedere mio padre, in questo momento non ne sono assolutamente dell'umore. Meglio non rischiare di litigare anche con lui.

Senza pensarci due volte rimetto in moto la macchina e parto per un'altra destinazione.

Dopo dieci minuti mi fermo davanti ad un bar... lo riconosco, è un bar dove andavo spesso con Giulia perché è molto vicino a casa sua.

Appena entro noto che è pieno di gente, i tavoli sono tutti pieni, quindi vado al balcone per prendere qualcosa da bere.

Cerco di non pensare a niente, ma faccio il contrario, penso ai problemi con mio padre, con Kelly, e a mia madre.

"Hey" dice una voce familiare mentre si siede nella sedia vicino a me.

Appena mi giro vedo con sorpresa che è Giulia che mi sorride.

"Ciao." Dico freddo. Non ho voglia di parlare... e se Kelly sapesse che sono con lei penserebbe al peggio.

"Non dovrei essere io quella stronza con te ?" Fa un piccolo sorriso.

"Non lo sei?" Chiedo ricambiando il sorriso .

"Non lo so." Confessa.

"Ah si?! E perché non lo sai?" Chiedo buttando giù l'ultimo sorso del bicchiere e ne chiedo al barista subito un altro.

"Oggi è la vigilia di Natale e tu sei qui da solo, mi fai pena, che c'è? Hai già problemi in paradiso?"

"A quanto pare..."

Lei si avvicina un po' con lo sgabello.

"Che succede? Hai bisogno di una spalla su cui sfogarti perché la tua principessa ti stressa troppo?"

"Non chiamarla così" dico infastidito.

"Ush nervosetto stasera."

"Smettila, anche tu sei qui da sola, che c'è?! Hai litigato con il tuo nuovo fidanzato?"

"No, non sono qui sola, ero in un tavolo con le mie amiche quando ti ho visto, io... essendo una persona civile volevo sapere come stessi."

Fa per andarsene ma la prendo per il braccio per farla tornare a sedere con me.

Ha ragione sono stato scortese, lei è venuta con buone intenzioni e io l'ho trattata male.

"Scusami. Non so che mi prende ultimamente."

"Stai tranquillo, che ti succede?"

Lei si avvicina sempre di più e mi accarezza una ciocca di capelli.

Prendo un gran respiro ignorando il suo gesto.

"Sono successe molte cose... con Kelly sto bene, anzi benissimo, oggi però abbiamo litigato pesantemente e non mi va di farla passare così veloce, ma allo stesso tempo ho voglia di correre da lei e passare tutto il tempo con lei."

Faccio una pausa per bere un po'

"C'è una cosa che ho detto che riguarda la sua - la fua famiglia diciamo ... è brutta ma è la verità e lei non è disposta ad accettarla, tutto qui."

"Logan... tu hai avuto un periodo molto difficile nella tua vita, ora la tua mente è abituata a pensare al peggio Logan." Dice lei mettendo una mano sulla mia gamba.

"Devi capire che non tutti la pensano allo stesso modo, per alcune persone è meglio non vedere in faccia la realtà, almeno fin quando non è estremamente necessario. Io ad esempio non vedevo quanto la nostra relazione fosse irreale per te... ti sei dimenticato di me ancora prima di lasciarmi... " dice l'ultima frase con un sorriso triste in faccia.

Improvvisamente mi sento in colpa per come l'ho trattata, lei non mi ha fatto niente in fondo, e non ha ancora avuto una spiegazione logica per quello che le è accaduto.

"Non è così.... Mi dispiace per come si sono svolte le cose tra noi... se ti ho ferito o altro, sapevo che sarebbe successo, me non era mia intenzione."

"Ah si? E quali erano precisamente le tue intenzioni Logan?" Mi chiede avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra con le sue.

Io entro nel panico, non so cosa inventarmi perché mi ha colto alla sprovvista, non ero pronto a dirle una delle mie solite scuse.

Quindi quando fa per baciarmi io non mi allontano, per farle dimenticare ciò che mi ha chiesto.

È un bacio che da fuori può sembrare passionale, intimo e travolgente, ma dentro di me non scatta niente, anzi, quando apro gli occhi mi sembra quasi di star baciando una mucca.

Appena ci stacchiamo mi pento subito di tutto quello che è appena successo e me ne vado via correndo, lasciandola lì da sola.

Perché non è lei che voglio.

Un amore in incognitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora