capitolo 25

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KELLY'S POV

"Kelly... c'è scritto il suo nome." mi dice Logan prendendo in mano una lettera che stava dentro la scatola.

Appena me la mette tra le mani mi sento cadere, ma Logan mi sorregge prendendomi per un braccio.

"Hey... che succede?" mi chiede preoccupato vedendo che mi tremano le mani.

rileggo l'esterno della lettera:

-Per la mia amata Kelly-

"è... è la scrittura di mio padre." dico riconoscendola.

"Vuoi che ti lasci sola?..." mi chiede cauto.

Io non rispondo, non so cosa voglio, non so neanche se voglio aprirla.

  Se fosse una prova... so che devo aprirla, so neanche quando l'ha scritta, magari è una cosa inutile, non ci sono in mezzo solo io, ma anche la mia famiglia e quella di Logan. Per questo lo prendo per il braccio e ci sediamo nella piccola scrivania della camera e apro la busta.

Spalanco gli occhi quando vedo che è datata il giorno della sua morte e capisco che potrebbe essere davvero una prova.



Cara kelly

Mi dispiace tanto per tutto, devo scusarmi di un numero così grande di cose che non mi basterebbe un intera biblioteca piena di libri per elencare i miei errori imperdonabili.

Mi dispiace per averti trascurata per tutta la tua vita,per averti dato una vita poco felice e spensierata.

Perché se i miei sospetti sono veri e tu stai leggendo questa lettera, io non l'ho tolta dalla tua scrivania, quindi non sono tornato a casa.

So che sto correndo un grande rischio, ma è quello che voglio, l'ultima cosa che vorrei è lasciare là nostre nella famiglia, ma devo tentare di fare giustizia per una volta.

Lo so che non mi perdonerai mai, ma voglio darti delle spiegazioni, non per giustificarmi, ma perché tu te le meriti queste spiegazioni, ti meriti anche di più, ti meriti tutto l'amore che non ti ho dato, ma purtroppo non posso darti ora.

Ultimamente ci sono stati diversi furti di opere, e ti ho tenuto nascosto che noi ne possediamo una molto costosa, non l'ho mai detto a nessuno, oggi vado ad un'asta per venderla, e porterò con me una poliziotta, mi ha contattato lei, mi ha detto che era necessaria la sua presenza, i rapinatori di queste opere sono molto violenti, non hanno paura di opporsi a niente e nessuno, io ho bisogno di vendere quell'opera, per aiutare, con il guadagno, la nostra famiglia.

Quando ci siamo conosciuti ho promesso a tua madre una vita dignitosa, ma non ho mantenuto la promessa, sono stato licenziato in tutti i lavori che ho trovato.

E lei doveva mantenerci tutti con il proprio lavoro dato che i miei soldi non bastavano.

Io la amavo. Amavo una persona che mi odiava.

Pensavo che non fosse importante il denaro in amore, per lei sì, ma non posso biasimarla.

Addio amore mio. Mi mancherà non vedere più te e tua sorella. Spero davvero che tu trovi un uomo che ti renda felice, te lo meriti.

Ti ho voluto bene, e te ne vorrò anche in cielo.

Con affetto un papà non molto meritevole di essere papà.




Finisco di leggere la lettera e mi giro verso Logan che è esterrefatto quanto me.

Devo andare da mia madre.

Un amore in incognitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora