Capitolo 2

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"Mmhhh... e se io ora ti sfilassi questa maglietta inutile che ricopre il tuo corpo?"
"Direi che non mi dispiacerebbe..." - e la lascio fare senza oppormi
"Mmhhh... e se io ora slacciassi questa cintura e poi il bottone di questi pantaloni che ricoprono inutilmente il tuo corpo e te li sfilassi?"
"Esattamente come prima..."

Se poi, mentre mi sorride, mi guarda con quell'espressione maliziosa, non ci penso minimamente a non farle fare quello che vuole

"Ok e la cintura è andata e ora ci dedichiamo a...

A rispondere a questo maledetto telefono ci dedichiamo... ricevo più telefonate adesso che non prima quando ero al governo.
Ma ora stanno lavorando alla mediazione tra me e quell'altro e non sanno come saltarci fuori... ho limato qualcosina giusto per fare vedere l'apertura che ho promesso di fare ma su alcune cose non cedo nemmeno di mezzo millimetro altrimenti ciao a tutti.
Comunque, dopo giorni e giorni di lavoro dei famosi "sette", forse ci siamo. Stiamo andando in un ristorante vicino la casa al mare di quello che è e sarà, almeno nel mio progetto, solo il garante. Stiamo cioè io e Alice con le mie guardie del corpo e il mio autista, che sono esattamente quelli che avevo al governo.
Mi hanno chiesto di poter continuare a lavorare al mio servizio, che l'aria che tira a palazzo Chigi senza di me è irrespirabile e loro sarebbero stati contenti di seguirmi in qualsiasi nuova avventura avessi intrapreso, fosse anche solo dovermi difendere da quella dolce pazza psicopatica della mia futura moglie. Ok non ditele che la chiamo così sennò davvero mi tira fuori la lupara

"Posso parlarci io con quello?" - mi dice a pochi km dalla nostra destinazione
"Ehm Alice direi che forse non è il caso"
"Mica gli salto addosso"
"Non ne sono così sicuro"

Mi guarda con tono di rimprovero e io alzo le spalle in modo innocente... sotto sotto lo sa anche lei che la possibilità che lo prenda per il collo è decisamente elevata

"Vuoi pure legarmi e imbavagliarmi già che ci sei?"
"Luca ha già disposizioni di tenersi pronto a questa evenienza"
"Ma..." - richiama la mia guardia seduta sul sedile anteriore picchiettandogli sulla spalla - "Luca è vero quello che dice?"
"Sì signora Alice, ho la corda nel bagagliaio" - risponde lui serio

Luca è stato il capo delle guardie del corpo della presidenza del consiglio per anni, pur essendo ancora giovane vi assicuro che è bravissimo. Qui mi ha seguito insieme a Giulio, l'altra mia guardia, e a Claudio, l'autista.
Sono un trio affiatatissimo da sempre e sia io che Alice in pratica li abbiamo adottati.
Durante l'ultimo periodo al governo ho avuto una crisi terribile e lei e Luca mi hanno dovuto fare da baby sitter per non farmi annegare in quella tempesta interiore che mi stava trascinando a fondo.
Quindi non fatevi ingannare, in mia presenza lui la chiama sempre signora per mantenere comunque il rispetto del suo ruolo, ma sono diventati amici.
Gli altri due invece sono più timidi e riservati, pur essendo due ragazzoni giganti e muscolosi... e lei in pratica gli fa quasi da mamma a volte e di conseguenza io da papà visto che mi coinvolge sempre in tutto quello che fa per loro.
Insomma diciamo che siamo una bella famiglia allargata.

"Vedi? Tu non mi credi mai ma anche io ho le mie armi nascoste" - le dico sorridendo
"Ma.. ma... io non ho parole" - e incrocia le braccia mettendo il broncio
"Wow ragazzi... siamo riusciti a farle chiudere la bocca" - esclamo ridendo
"Ma... Giuseppeeee" - esclama quasi sconvolta
"Ssssh sto scherzando scema" - le tocco la punta del naso con il dito - "Dammi un bacio dai"
"Scordatelo"
"Nemmeno se ti do il permesso di parlare con quello lì?"
"Davvero?" - si è illuminata
"No non ci penso minimamente"
"Giuseppeeee!!!"

Mi allungo a baciarla, rischiando la vita lo so, tra le risate generali... ormai alle nostre scenette sono abituati.

"Va bene ti faccio andare avanti così ci puoi parlare ma solo due minuti... ci stai?"

Segreti e misteri a palazzo 2 - The OutsiderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora