Capitolo 29

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"Dimmi che non sei andato ad affrontarlo tu perché sennò mi incazzo veramente"

Penso di non aver mai visto Luca così nero prima d'ora... nemmeno quando ho fatto il gallo e sono uscito a stanare l'ex di Alice.
Meno male che sto giro io non c'entro niente

"Lu-Luca io... io non..."
"Quindi?"
"No mi ha aggredito lui all'improvviso, giuro"

Abbassa lo sguardo e l'amico, ora decisamente più calmo, si avvicina per tirargli su la testa e guardare l'occhio nero

"E siamo a due" - gli fa un mezzo sorriso - "Al terzo vinci una bambolina"
"Ma come ti permetti?"

Oddio e mo che le prende?

"Pensi che sia tutto un gioco?" - e per la serie delle prime volte, pure lei non l'ho mai sentita urlare così
"Chiara... Chiara calmati" - mi avvicino e la stringo in un abbraccio contro il mio petto - "Loro fanno sempre così, sdrammatizzano per rassicurarsi"
"Ha rischiato di farsi tanto male... non c'è niente da sdrammatizzare" - dice in lacrime
"Lo so ma a loro serve quello" - le bacio la fronte - "Vieni sediamoci così ti calmi un pochino"

Dopo che ci siamo seduti ci raggiunge anche Luca che si accovaccia sulle ginocchia di fronte a lei per guardarla dritta negli occhi.
Nel frattempo è rientrato anche Giulio da una commissione e ci guarda tutti un po' spaesato. Si avvicina alla sua amica che si sta già occupando del collega ferito e si fa spiegare cos'è successo

"Chiara non volevo prenderlo in giro, te l'assicuro..." - le prende le mani - "Fare gli stupidi in questi casi ci aiuta a tranquillizzarci, soprattutto se uno di noi ha appena rischiato l'osso del collo"

Lei annuisce un po' timidamente e lui le fa un bel sorriso

"Ecco bene. Ora, intanto che Daniela gli sistema un po' quella botta, te la senti di dirmi cosa è successo?"

E dopo aver fatto un gran sospiro, ci racconta di come stavano camminando tranquillamente verso casa, tornando dall'università, quando Claudio è stato afferrato alle spalle da un uomo che gli ha fatto sbattere la testa contro il muro del palazzo

"Sei riuscita a vederlo?"
"No aveva un passamontagna addosso"
"Qualche dettaglio che ci possa aiutare a riconoscerlo?" - ma lei fa segno di no con la testa

Le prende ancora le mani, è incredibile la delicatezza che riesce a tirare fuori questa montagna d'uomo

"Prova a chiudere gli occhi e rilassati..." - quando vede che esegue, prosegue con le istruzioni - "Concentrati su quello che è successo subito prima che lo prendesse alle spalle, stavate camminando vicini, giusto? Ecco... ora dimmi in che parte del corpo lo ha afferrato"
"L'ha... l'ha preso per le braccia, appena sotto le spalle"
"Tu eri a destra o a sinistra di Claudio?"
"Ero alla sua sinistra"
"Ok quindi hai avuto la mano sinistra di quel tizio a pochi centimetri da te... concentrati su quella"
"Non... non..." - stringe ancora leggermente la presa e lei torna a respirare adagio - "A-aveva un orologio grande, d'acciaio, con il quadrante scuro"
"Bene... nient'altro? Braccialetti? Anelli?"
"Niente... no aspetta..." - riapre gli occhi e lo guarda fisso nei suoi "Un anello nero. No anzi... sembrava più un tatuaggio"
"Quindi un anello tatuato?"
"Ecco sì... potrebbe essere quello"
"Brava... abbiamo quasi finito" - aggiunge appena vede che sta guardando il suo ragazzo con il desiderio di raggiungerlo - "Ancora un piccolo sforzo... concentrati sugli odori"
"Sugli odori?"
"Sì... ti ricordi un odore particolare? Un profumo o anche una puzza strana..."

Ha proprio l'espressione di chi si sta concentrando al massimo

"Forse..." - ma si ferma
"Cosa?" - prova ad incalzarla
"Ho sentito odore di formaggio" - lo guarda ancora negli occhi - "Non... non so se è legato a lui ma in quel punto non l'avevo mai sentito prima"
"Sei stata bravissima" - le dà un buffetto sulla guancia - "Vai da Claudio adesso che secondo me ha bisogno di essere coccolato un po'"

Segreti e misteri a palazzo 2 - The OutsiderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora