Capitolo 45

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"Giuseppe?"
"Eh?" - ero immerso nei miei pensieri e non l'ho sentito arrivare - "Hai detto qualcosa?"
"Sì... che la devi smettere di guardare al di là del vetro e venire a mangiare qualcosa con me visto che non hai ancora cenato nemmeno tu"
"E tu che ne sai?"
"Me l'hanno detto i tuoi ragazzi"
"Dovrò ricordare loro chi è che comanda mi sa..."
"Dai idiota andiamo"

Lo seguo nella mensa dell'ospedale, non ho fame per niente ma mi obbliga a prendere un piatto di pasta e un po' di verdura
Ci sediamo ad un tavolo vicino alla finestra, le luci fuori rendono la vista rilassante e mi perdo nei meandri della mia mente mentre guardo fuori

"Mangia che ti si raffredda"
"Sì mamma..."

Penso che questo sia il primo mezzo sorriso che faccio da che Luca mi ha detto che Alice era qui in ospedale

"Mi spieghi perché puzzi di fumo?"

Sembra un affare di stato questa cosa delle sigarette

"Storia lunga ma stai tranquillo, parafrasando Giulio ho già finito questa mia esperienza da cattivo ragazzo"

Mi guarda confuso e mi scappa un altro sorriso

"Abbiamo fumato le ultime due sigarette che ci rimanevano nel pacchetto e non possiamo più comprarne
"Meglio" - annuisce sorridente - "Ora inizi a mangiare da solo o ti devo imboccare?"

Prendo in mano la forchetta ma mi metto a giocare con i fusilli che ho nel piatto

"Giuseppe? Giusè..."
"Eh?"
"Guarda che sta bene, smettila di tormentarti..."
"È ricoverata in ospedale, tanto bene non sta"
"Sapevamo che sarebbe potuto succedere..."
"Non lo so Michele, non lo so..." - i fusilli stanno invocando pietà - "Comincio a pensare di aver fatto la scelta sbagliata"
"Hey hey..." - mi richiama lo sguardo sventolando verso di me il coltello che ha in mano - "Non farlo"

Lo guardo confuso

"Non devi cedere adesso... come pensi che starebbe se ti vedesse così?"
"Miché ma come faccio? Non so se riuscirò a gestire tutta questa ansia sapendo che potrebbe succederle qualcosa ogni volta che sono lontano da lei"
"Sei forte di natura tu" - prova a sfoderarmi l'ennesimo sorriso - "E quando si tratta di lei ti si triplicano le forze quindi ce la farai..."

Lo guardo serio negli occhi

"Dimmi sinceramente quante possibilità ci sono che riesca a farcela"

Mi risponde con un tono calmo, ha capito che sono al limite

"Io sono fiducioso"
"E allora perché me la ritrovo in un letto d'ospedale, con mille tubicini che le spuntano dalle braccia?"

Mi sento gli occhi gonfi e pieni di lacrime

"Giuseppe ascoltami" - si sistema meglio sulla sedia - "Ieri l'abbiamo riempita di sostanze che il suo corpo non produce naturalmente come dovrebbe fare, le prime volte sarà pesante perché dobbiamo dare il tempo al suo organismo di imparare a riconoscerle e ad accettarle... cura dopo cura vedrai che andrà sempre meglio"
"Ma nel frattempo starà male come un cane..."
"Devi dare il tempo anche a lei di abituarsi. Ora che ha scoperto che effetto le produce, le sarà più facile gestire le sue reazioni" - mi avvicina ancora il coltello per farsi guardare - "Di sicuro c'è che ha tanta voglia di vincerla questa battaglia. Appena si è sentita strana mi ha chiamato... era spaventata e non voleva rischiare niente"
"È stata brava" - mi esce un piccolo sospiro
"Sì è stata brava..." - conferma lui - "E ora devi essere bravo anche tu. Devi trasmetterle tutta la calma possibile"
"Non so se ce la faccio" - dico sconsolato
"Sei stato l'ancora di salvezza per 60 milioni di italiani quando ti collegavi la sera in piena pandemia, tutti aggrappati a quel senso di sicurezza che trasmettevi - annuisce sorridente - "Sono sicuro che con lei sarai perfetto"
"Speriamo" - non sono molto convinto ma provo a rassicurarmi da solo - "La prossima seduta possiamo farla giovedì prossimo? Dal giorno dopo ho una pausa dal tour per le elezioni comunali, così almeno riesco a starle vicino"
"Sì penso non ci siano problemi"
"Ma ora quanto rimarrà ricoverata?"
"La tengo in osservazione solo stanotte, domani mattina te la lascio libera e vedrai che starà già meglio e..."
"E?"
"E sabato sarà pronta..."
"Ti ha chiamato Alfonso?"
"Sì, ieri mattina... gli ho detto che sei completamente pazzo ma che poteva contare su di me"

Segreti e misteri a palazzo 2 - The OutsiderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora