Capitolo 16

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Mi fanno uscire dalla stanza per farle altri esami.
Mi vado a sedere sui seggiolini che ci sono nel corridoio di fronte alla porta.
Non riesco a smettere di guardare le dita che ha cercato di stringermi con le sue, mentre mi lanciava quella richiesta di aiuto appena sussurrata.
Mi sento completamente svuotato delle forze, vedermela svenire tra le braccia è stato tremendo e ora che sta scendendo l'adrenalina mi sta piombando tutto il peso dell'ansia addosso.

"Hey" - entra agitata e mi si siede subito vicino
"Hey" - provo a sorriderle ma sento le lacrime arrivare agli occhi
"Come sta?" - mi domanda dopo avermi stretto tra le sue braccia
"Ora sta dormendo" - faccio sparire la mia faccia nel suo petto, ho bisogno di sentirmi al sicuro in questo momento - "Alice ho avuto tanta paura"
"Lo so amore, lo so" - inizia ad accarezzarmi i capelli - "Ma adesso non pensarci più. Non puoi farti vedere così quando si sveglierà"

Rimaniamo in silenzio per un po', sotto i suoi tocchi delicati nei miei capelli mi sto leggermente tranquillizzando
Continuo a guardarmi le dita, me le sfioro con quelle dell'altra mano chiudendo gli occhi per un paio di secondi

"Mi ha sentito prima" - ho una voce quasi magnetica
"Chi?"
"Chiara" - mi tiro su e appoggio la testa al muro dietro di me, guardando fisso davanti - "Le stavo accarezzando la mano e ha alzato due dita per prendere le mie... e mi ha chiesto di aiutarla. Michele mi aveva avvertito che avrebbe potuto avere qualche piccolo delirio nel sonno e che non si sarebbe nemmeno accorta di me lì dentro ma io sono sicuro che invece l'ha fatto perché ha capito che ero lì per lei"

Mi giro a guardarla, anche lei ha gli occhi lucidi

"Vero che mi ha sentito?" - ho bisogno di sentirmelo dire
"Sono sicura di sì" - mi accarezza dolcemente la guancia - "Il vostro legame è speciale..."

E a udire queste parole scoppio a piangere, non chiedetemi se per l'ansia che ho accumulato o se di gioia per quello che mi ha appena detto o per chissà che altro.
Mi rifugio ancora nel suo abbraccio, nella sua mano nei miei capelli, nel suo profumo delicato che mi arriva dolcemente... e finalmente dopo un po' riesco a calmarmi
Si aprono le porte del reparto ed entra Luca, ovviamente agitato anche lui.
Lo aggiorniamo sulle condizioni della ragazza e su quello che mi ha detto Michele, lui ascolta attento cercando di riprendere il controllo.

"Chiunque sia ci penso io a lui" - dice con occhi pieni di odio
"Luca non facciamo cazzate" - lo riprende Alice... io sto zitto perché ora come ora la penso come lui - "Piuttosto occupiamoci prima di Claudio. Lo hai già avvisato?"
"Ho parlato con Giulio, l'ho aggiornato su quello che è accaduto e mi sono raccomandato di dirglielo in modo delicato ma soprattutto di guidare lui. Dovrebbero essere qui tra un'oretta"

Spunta Michele con una cartella clinica in mano

"Ciao ragazzi" - li saluta con un cenno della mano - "Allora... con le flebo che le abbiamo fatto i valori sono tornati quasi nella norma, sicuramente non preoccupano più come prima. Penso che dormirà ancora per qualche ora. Ditemi voi cosa volete fare... possiamo tenerla ricoverata fino a domani mattina oppure potete portarla a casa tenendola però monitorata durante la notte, le condizioni ora permettono entrambe le soluzioni"
"La portiamo a casa" - uso un tono perentorio che non ammette molte obiezioni - "La tengo controllata io"
"L'importante è che la teniate lontana da qualsiasi fonte di ansia"
"Tranquillo Michele ci pensiamo noi" - lo rassicura Alice
"Luca mi aiuti a metterla in macchina?"
"Sì, prendiamo la mia... la sua tornerò a prenderla dopo con Giulio quando arrivano"

Mi siedo dietro e le tengo la testa sulle mie gambe, non riesco a smettere di accarezzarla
A casa la mettiamo nel letto di Niccolò, Luca l'ha portata in braccio per tutto il tempo in modo così delicato che non ha accennato a svegliarsi nemmeno una volta.
Giulio ci avvisa che sono arrivati e sono parcheggiati fuori, Alice gli va incontro in modo da verificare le condizioni di Claudio... se io ho un legame speciale con la ragazza, lei ce l'ha con lui.
Entrano dopo cinque minuti, lo sta tenendo sotto braccio e lo fa sedere subito sul divano. Ha una faccia stravolta.
Clyde salta su per andare a prenderlo a testate sul mento come fa con me e gli riesce a strappare un piccolo sorriso e delle carezze dietro le orecchie... e soprattutto sembra che riesca anche a farlo rilassare un pochino.
Michele ci ha detto di dargli un tranquillante... così facciamo e poi Alice lo accompagna nella stanza degli ospiti e riesce a farlo addormentare, nonostante la sua voglia di partire e andare a sfogare la sua rabbia contro qualsiasi persona si trovi a casa della ragazza.
Quando ritorna in salotto, richiudendosi la porta della camera dietro di lei, tutti e quattro affrontiamo il discorso

Segreti e misteri a palazzo 2 - The OutsiderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora