Capitolo 43

204 13 13
                                    

"Giuseppe seriamente?"
"Seriamente cosa?"
"Mi hai chiamata venti minuti fa..."
"Scusa se mi preoccupo per la salute della mia fidanzata e voglio sapere come sta eh..."
"Amore io ti ringrazio con tutto il cuore ma sto esattamente come venti minuti fa... e come un'ora fa... e come un'ora e venti minuti fa..."
- scoppia a ridere - "Sto bene, come mi hai vista ieri sera prima di andare via... giuro"
"Va bene messaggio ricevuto..."
- sospiro rassegnato - "Aspetterò almeno due ore prima di richiamarti... nel frattempo mi cercherò una bella bionda per intrattenermi"
"Giuseppeeeee"
"Sì amore mio?"
- rispondo con aria innocente

Scoppia ancora a ridere

"Sei scemo lo sai?"
"Anche io ti amo amore..."

Metto giù dopo altri due minuti di battute stupide, ammetto che mi ha fatto stare un pochino meglio la leggerezza che siamo riusciti a creare in questa telefonata, ma devo trovare una soluzione più duratura per gestire la mia ansia per la sua salute oppure impazzirò a breve

"Ecco..." - e dopo avermi fatto accendere rimette subito la mano in tasca
"Grazie Giulio" - dico dopo aver buttato fuori il fumo
"Ne rimangono otto nel pacchetto..."
"Se non ci diamo una calmata mi sa che tra mezz'ora non esisterà più nessun pacchetto"
"Cosa state combinando voi due?"

Ci è arrivato alle spalle e ci siamo spaventati entrambi

"Da quando vi siete messi a fumare?" - incrocia pure le braccia al petto per risultare ancora più bacchettone
"Ecco Luca... è un discorso lungo..." - dice Giulio in nostra difesa - "Ma chiuderemo questa nuova carriera da cattivi ragazzi alla fine di queste ultime otto sigarette, stai tranquillo"
"Mmhhh..." - non sembra crederci molto

Visto che abbiamo ancora dieci minuti prima di rimetterci in viaggio si allontana per chiamare la sua ragazza... anche lui è un po' in ansia come me ma forse lui al momento è più giustificato dato che Daniela è svenuta tra le sue braccia
Lo osserviamo mentre parla sereno, fa quasi impressione vederlo così...

"Luca... ma ti ha detto niente di questa gravidanza così precoce?"
"In che senso?"
"Beh, stanno insieme da pochissimo..."
"E in quel pochissimo ne abbiamo passate tante..."
"Cioè?"
"Prima la storia dell'ex di Alice e poi quella del padre di Chiara. Il giorno della sparatoria è stato pesante... abbiamo fatto tutti quelli forti ma dentro di noi eravamo devastati" - sospira - "Quella sera avevano bisogno di curarsi le ferite a vicenda e si sono lasciati andare senza pensare a niente"
"Quindi è bastata la loro prima volta..."
"Esatto... ma penso che sia una bella cosa per entrambi, soprattutto per lui sarà come uscire definitivamente da quella sorta di limbo in cui era rinchiuso"

Mi giro verso di lui mentre guarda il suo amico

"Tu come stai?" - aspetto che si volti per incrociare i suoi occhi - "Ormai do per scontato che sei la roccia a cui posso sempre aggrapparmi e non ti chiedo mai se stai bene"
"Ho tutto quello che mi serve per superare qualsiasi crisi" - sorride - "A casa ho una compagna stupenda e una bimba meravigliosa. Mi basta pensare a loro e guarisco subito da ogni male. Penso che tu poss... scusi, penso che lei possa capirmi"
"Luca?"
"Sì Giuseppe?"
"Facciamo che cominci a darmi del tu sempre e non solo quando succedono delle disgrazie o se devi cazziarmi? Questa mezza via sta diventando un po' esilarante"
"In effetti sta diventando sempre più difficile non farlo..."
"Ecco allora problema risolto..." - gli faccio un ultimo sorriso - "Dai recuperiamo Giulio dalla sua nuvoletta e raggiungiamo Claudio che ormai sarà pronto per partire"

Il resto della giornata scorre via frenetico ma pieno di soddisfazione per come le piazze continuano a riempirsi sempre di più... ovviamente per i giornali sta andando tutto a rotoli invece ma chi se ne frega, non ci perdo più nemmeno mezzo secondo a capirli
E non trattenermi più quando devo parlare di quello che fanno quei cialtroni che si chiamano uguale mi fa bene allo spirito... però non li nomino mai, lo so che è quello che stanno aspettando, soprattutto uno, ma io quella soddisfazione non gliela do
Rientriamo a Roma verso le 23, Alice è stata dimessa questa mattina e ora la raggiungo a casa per bisbigliarle la buonanotte e stendermi di fianco a lei, sperando di non svegliarla
Mi viene incontro Clyde appena apro la porta e si struscia contro le mie gambe... pure per lui sarà un periodo stressante povero

Segreti e misteri a palazzo 2 - The OutsiderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora