Capitolo 46

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"Giuseppe ma cosa...?"
"Avevo un giorno libero e ho pensato che forse potevo provare ad esaudire il mio desiderio di farti diventare mia moglie..."

Non so descrivervi quello che ho sentito dentro quando ho visto la sua espressione in questo momento... si porta le mani sul viso per nascondere le emozioni che lo stanno attraversando ma il suo sorriso bellissimo lo riesco a vedere comunque

"Avevo trovato anche un bue e un asinello ma non c'è una capanna in tutta Roma..." - la prendo per mano - "E allora ho pensato che il tuo posto preferito di questa città poteva essere una buona alternativa"
"Ma... ma come..." - è ancora troppo scombussolata per poter parlare
"Come ho fatto ad organizzare tutto? Beh... abbiamo scoperto che Alfonso è perfetto anche in queste cose"

Si guarda intorno, è tutto addobbato in un modo molto semplice, esattamente come avrebbe fatto lei.
Fa un paio di passi titubanti, credo che ancora non si sia ripresa dalla sorpresa

"Tu sei tutto matto lo sai?"
"Lo scopri adesso?"

Sentiamo dei passi alle nostre spalle e ci voltiamo... o meglio lei si volta e io mi incanto ad osservare i suoi occhi che brillano dallo stupore
Arrivano tutti insieme, uno più sorridente dell'altro... davanti ci sono i nostri genitori, mia mamma e la sua sono già in lacrime, e dietro via via i nostri amici più stretti, quelli a cui non avremmo mai rinunciato nemmeno se fossimo scappati a Las Vegas a sposarci

"Io... io sono senza parole..." - mi dice emozionata guardandomi negli occhi
"A me basta che poi tu dica un semplice sì al momento giusto"

Mi sfiora le labbra in un modo dolcissimo

"Dai adesso vai a salutare che poi ci dobbiamo preparare"
"In che senso?"
"Vedrai..."

Li abbraccia tutti uno per uno, sanno che per lei è una sorpresa e si emozionano anche loro a vederla così felice

"Te l'avevo detto che sarebbe stata pronta..." - mi dice sorridente - "È una meraviglia oggi..."
"È bellissima vero? - mi giro a guardarlo - "Grazie di tutto Michè"
"E di cosa?" - mi fa l'occhiolino e va anche lui a salutarla

Dopo averle dato dieci minuti per riprendersi, ci dobbiamo mettere in moto
Faccio un cenno alle ragazze per avvisarle che è ora e loro le si avvicinano e le fanno segno di seguirle... lei ubbidisce un po' titubante e io con lo sguardo le accompagno fino a che non spariscono dentro un portone

"Dai vieni, anche tu devi prepararti..."

È Alfonso che mi riporta alla realtà e anche io, come ha appena fatto lei, mi infilo in un altro portone e poi dentro una stanza, seguendo i miei amici

"Ma posso riprenderti intanto che ci fai lo spogliarello?"
"Ma secondo te Dario?" - ma pensa te
"Eddai! Una foto in boxer e la tua popolarità schizzerebbe alle stelle..." - gli scappa da ridere
"Non azzardarti a fare una cosa del genere..."
"Uff... mi sento un genio incompreso"

Mi spoglio e comincio a mettermi la camicia... il problema è che sento l'ansia salire sempre di più ad ogni bottone che allaccio e diventa sempre più difficile infilare le asole

"Aspetta faccio io che a te tremano le mani"
"Grazie Miché..."

Finiti i bottoni, alza il colletto della camicia e si mette a ridere

"Sei emozionato eh..." - mi chiede mentre annoda la cravatta
"Un po' sì..."
"E ancora non hai visto niente..."

Lui c'è passato poco tempo fa e mi sa che mi tocca fidarmi di lui pure stavolta
Alfonso mi aiuta ad infilare la giacca mentre Dario scatta foto a ripetizione

"Guarda...questa è bellissima... anche se non sei in boxer farai cadere un sacco di donne ai tuoi piedi. Questa la pubblico e non voglio sentire storie..."

Segreti e misteri a palazzo 2 - The OutsiderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora