Facciamo finta

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"Brava! Brava!"

Mi volto verso la voce e vedo Luca...

Immediatamente mi giro verso Leonida e lo vedo impietrito, accanto a lui Julien mi guarda pieno di angoscia.

"Sempre la solita dispettosa!" dice Luca avvicinandosi e poggiando una mano sulla mia spalla.

"Togli le tue luride mani da lei!"

"Fratellino come sei suscettibile! Noi uscivamo insieme Prima, l'altro giorno era così entusiasta di vedermi che è rimasta senza parole!"

"Luca smettila!" intervengo spostandomi dalla sua presa.

"Che cosa vuol dire l'altro giorno?" continua Leonida rivolgendo il suo sguardo verso di me, questa volta.

"Non ti ha detto nulla fratellino? Povero! Continui ad andargli dietro e lei non ricambia, vero? Sempre così sfortunato in amore!" risponde Luca ridendo.

"Adesso basta!" ordina Julien.
Non sono mai stata così felice del suo potere come in questo momento.

Ammutoliscono tutti, vedo Leonida fremere di rabbia, putroppo gran parte della quale, è rivolta a me.

"Questa è una festa - continua Julien con voce calma - non è il caso di rovinarla"

Dopo di che molti continuano a parlare come stavano facendo prima, Elena si rialza e corre fuori cercando di non farsi notare, mentre Leonida continua a fissare Luca.

"Per la cronaca il mio nuovo nome è Brutus - dice Luca - da questo momento in poi, farete meglio a portarmi rispetto chiamandomi così"

"D'accordo 'Brutus' " dice Leonida con voce di scherno.

"Devi portarmi rispetto il fatto che sei mio fratello, per me non conta nulla e nemmeno mi importa di mamma! Non ho mai voluto far parte della vostra allegra famiglia! - dice con tono grave avvicinandosi a Leonida - mentre per quanto riguarda Miss Frigida te la puoi tenere!"

Non riesce a continuare con ciò che ha da dire, perché Leonida gli tira un pugno sulla mandibola e bloccandolo a terra inizia a  picchiarlo. Il tutto dura solo qualche secondo perchè interviene Caesar dicendo "In ginocchio!"

Nessuno all'interno della sala può opporsi al suo comando, immediatamente ci ritroviamo tutti in ginocchio con il capo chino.

"Due fratelli che litigano - dice scuotendo la testa - sapete che non mi piacciono queste cose..."

"Quello non è mio fratello!" urla Leonida lo sforzo di opporsi al comando è evidente ma, a quanto pare, è talmente infuriato che riesce ad opporsi almeno un po'.

"Non mi piace essere interrotto e neppure contradetto!" esclama Caesar, tira fuori dalla tasca una siringa d'Iptonicus afferra Leonida per i capelli e gli inietta il siero nel collo.

Julien mi afferra il braccio e sussurra "Chiudi il vostro contatto svelta!".

Appena lo faccio vedo il siero iniziare ad avere effetto su Leonida, si accascia a terra: in un primo momento muovendosi come se avesse le convulsioni, per poi rimanere immobile con gli occhi sbarrati.

"Continuate la festa!" dice Caesar iniziando a ridere seguito dal fratello di Leonida che non gli  rivolge un minimo sguardo.

Io e Julien ci avviciniamo e lo tiriamo su, anche se siamo molto forti è difficile spostarlo perchè Iptonicus irrigidisce tutti i muscoli.

Con difficoltà lo trasciniamo fino alla nostra macchina e lo facciamo sdraiare sul sedile posteriore, stiamo per salire anche noi ma veniamo chiamati da Caesar che avvicinandosi precisa:

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