Abiti, merletti e acciughe

222 17 4
                                    

Appena entriamo nel  negozio, la commessa si avvicina a noi esclamando

“Come posso aiutarvi?” appena finisce di pronunciare la frase,  sgrana gli occhi: ci ha riconosciuti.

“Cerchiamo un abito da sera” le rispondo sorridendole per apparire amichevole, dato che il suo sguardo sembra molto preoccupato.

“Oh naturalmente! – risponde dopo un attimo di esitazione – Prego venite pure!” ci fa strada all’interno del negozio portandoci al piano superiore. Appena finiamo di salire le scale, vedo un intera sala di abiti da sera!

“Aveva già in mente qualcosa?” mi chiede la commessa

“No  – avvicinandomi leggermente leggo il nome sulla targhetta e continuo – signorina Eleonora sarebbe così gentile da propormi qualcosa di elegante ma non troppo appariscente?”

“Certamente! Prego mi aspetti pure nel camerino” detto questo si allontana dall’altra parte della sala.

“Hey Ju! Guarda che camerino! E’ una stanza!!!” esclamo ridendo a bassa voce

“Adatto a una bella principessa come te!” mi risponde spingendomi leggermente all’interno.

Poco dopo torna Eleonora con un vestito rosa confetto “Ecco a lei! Se ha bisogno d’aiuto per indossarlo mi chiami pure!”

Lo prendo e chiudo la porta dietro di me. L’abito è rosa confetto pieno di balze che partono dalla vita fino ai piedi; è un mono spalla. Mi guardo allo specchio sembro un uovo di pasqua. Apro la porta e guardo Julien che cerca in tutti i modi di non ridere.

“Ju che ne pensi?” chiedo cercando di fare la seria

“Sembri una bomboniera! – esclama non riuscendo più a trattenere le risate – con tutta quella stoffa ti perdi nel vestito!” mentre parla scuote la testa. Non posso fare a meno di ridere anche io con lui.

Quando mi volto per guardare Eleonora, vedo che ha uno sguardo preoccupato,  quindi esclamo

“Può rilassarsi è solo un vestito! Non sembro anche a lei un pacco regalo?” dico ridendo

“Sinceramente si!” risponde ridendo anche lei.

“Forse Clio preferisce qualcosa cun meno stoffa…” continua Julien

“Certo naturalmente! Prendo qualcosa di più classico!” esclama Eleonora correndo via.

Io e Julien continuiamo a ridere fino al ritorno di Eleonora che mi passa un vestito argentato. Lo prendo e ritorno nel camerino, mi tolgo quello rosa e indosso il secondo. Questo vestito è l’esatto opposto del precedente: lungo fino alle caviglie con uno spacco che arriva fino a metà coscia, molto aderente al punto di sembrare una seconda pelle, la scollatura sul davanti è a cuore mentre nella parte posteriore è molto ampia e arriva quasi alla fine della schiena. Per chiuderlo questa volta ho bisogno di aiuto, infatti chiamo Eleonora che entra immediatamente nel camerino e si affretta a tirare su la cerniera dell’abito.

Appena Julien mi vede resta a bocca aperta: è senza parole.

“Questo come ti sembra?” chiedo cercando di attirare la sua attenzione, dato che è rimasto incantato.

“Oh emm.. Che dire… Ecco… Mi.. mi sembra che non faccia al caso nostro…” esclama balbettando.

Mi volto verso lo specchio e guardo io stessa, effettivamente ha ragione lui, non va bene per la serata organizzata da Caesar; gli invitati saranno per la maggior parte uomini, purtroppo sono poche le donne che sopravvivono al virus, quindi è meglio evitare dei vestiti così appariscenti.

DominatoresDove le storie prendono vita. Scoprilo ora