Dominatores

Dí chiaramente quello che pensi

Ciao!!!! Ringrazio tutti quelli che leggono la storia!!! Siamo quasi a mille visualizzazioni!!!!! Vi adoro!! Volevo chiedervi di votare i capitoli oppure commentarli così so se vi piacciono e cosa ne pensate! Detto questo vi lascio al capitolo!

"Cosa ci fai qui? Come mi hai trovata?" dico stupefatta, non riesco a credere ai miei occhi...

"Sai che non sono mai riuscito a starti lontano" mi risponde avvicinandosi.

"Sei vivo! Leo crede che tu sia morto! Perché gli hai fatto questo?" gli dico alzandomi in piedi,

"Io non ho fatto proprio nulla! - dice ridendo - il mio caro fratellino si preoccupa sempre così tanto per me ed ha finito per trarre da solo delle conclusioni sbagliate!" risponde Luca

"Crede di averti perso!- dico con incredulità - Devi incontrarlo! Ha il diritto di sapere che sei vivo!"

"No, non è ancora il momento. Caesar mi ha mandato qui per ricordarti alcune cose; per prima cosa ho visto il tuo incontro con le Guardie di Arrunte, il mio fratellino ti ha insegnato davvero bene! Stessa eleganza nei movimenti! Avrete passato molte ore insieme!" dice sogghignando.

"Spiegati per favore! Cosa sei venuto a fare se non vuoi parlare con Leonida?" dico interrompendolo

"Mamma mia! Stare con mio fratello ti ha reso scorbutica come lui! Come ho detto prima devo ricordarti alcune cose"

"Cioè?"

"Sei qui con loro solo perché Caesar te l'ha concesso, quindi smettila di sfidarlo... Sai non gli piace essere disubbidito, poi uccidere le due Guardie! Avresti dovuto evitarlo, sai quanto è difficile che sopravvivano dopo la seconda dose di virus? Così pochi che quei due sono andati sprecati in una cosa così assurda..." dice scuotendo la testa

"Se eri qui a vedere l'incontro saprai anche che non sono stata io a volerlo, quindi puoi riferire a Caesar che il suo caro figliolo ha creato questo pasticcio!"

"Dovevi evitarlo! Caesar ha detto espressamente che le Guardie sono preziose!"

"Come avrei dovuto farlo? Sentiamo! Sono davvero curiosa!"

"Non ero io che dovevo trovare una soluzione, ma tu! Questo mi porta alla seconda cosa che devo dirti" dice facendo un passo avanti.

"Che sarebbe?"

"Tra una settimana Caesar verrà qui, ci sarà una festa... E' molto importante che tu ci sia " risponde in tono serio.

"Se è solo una festa non è nulla di speciale, perché tutta questa importanza? Poteva benissimo mandare una invito!"

"No, ha mandato me perché dovrai essere una perfetta bambolina: vestito , sorriso e tutto il resto... Altrimenti i tuoi due amichetti la pagheranno cara... L'altra volta non è successo nulla, ma questa volta se si ripeterà la pagherai e molto cara"

Ricordo cosa è successo l'altra volta, credevano che io fossi una bambolina da poter usare per divertirsi. Purtroppo per loro il virus non mi aveva reso stupida, così quando uno di loro aveva esagerato gli ho rotto il braccio anzi diciamo sbriciolato.

Luca afferra il mio mento con una mano e volta il mio viso verso di lui "Hai capito tesorino? Una perfetta bambolina! Altrimenti tu torni al laboratorio e quei due chi lo sa che fine faranno..." dice con un tono sempre più maligno.

"Si... Lo farò... " rispondo facendo un passo indietro così da allontanare la sua mano dal mio viso

"Ora vado - dice sorridendo - Non arrabbiarti con me, sai che non ti farei mai del male, a te per lo meno... Ci vediamo presto!" appena finisce di parlare si allontana e dopo un po' non lo vedo più.

Rimango ferma, non riesco a credere alle parole che mi ha appena detto Luca. Quando ci siamo conosciuti mi sembrava un ragazzo così dolce e a modo, vedergli quell'espressione piena di rabbia e del tutto indifferente alle sorti del fratello mi fa stare male.

Ormai è il tramonto devo rientrare, quindi mi avvio verso il comune. Una volta arrivata decido di saltare la cena, ma appena poso la mano sulla maniglia della mia stanza vengo bloccata dalla voce di Julien,

"Non pensare nemmeno per un secondo di saltare la cena!" mi volto e lo vedo affiancato da Leonida. Julien gli tiene una mano sulla spalla come ad impedirgli di andare via. Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo, percepisco attraverso il legame che è felice di vedermi ma dura solo qualche secondo perché distoglie lo sguardo.

"Scusa Julien ma non ho molta fame..." rispondo cercando di fare un sorriso.

"No no! Dato che nessuno dei due a fame mi terrete compagnia mentre mangio!" detto questo mi prende sottobraccio e ci avviamo verso la sala da pranzo.

Una volta seduti a tavola cala un silenzio imbarazzante...

Julien posa improvvisamente le posate sul tavolo e dice "Adesso la smettete di fare i bambini che fuggono e vi parlate per una buona volta!"

"Io non ho niente da dire!" risponde Leonida immediatamente.

"Tu sei il solito idiota invece! Appena ti ho detto che Clio era uscita e che non sapevo dove fosse , sei diventato una belva! Hai iniziato a combattere con tutti i soldati che ti capitavano a tiro! Potevi uscire e andarla a cercare! Ma no! Meglio fare il solito duro senza sentimenti! " urla Julien, non l'ho mai visto così arrabbiato.

"Io non ho fatto niente di sbagliato.." cerca di difendersi Leonida, ma Julien lo interrompe dicendo

"Non hai fatto nulla di sbagliato? Devo fare una lista?"

Si interrompe guardando il diretto interessato, ma dato che non ribatte nulla continua dicendo

" Per prima cosa hai un legame con lei e non osare negarlo! Per seconda sei un vigliacco! Non è assolutamente vero che non provi nulla per lei , perché anche un cieco si accorgerebbe del contrario, solo che hai paura di ammetterlo!"

"Io non ho paura di ammettere niente!" lo interrompe nuovamente Leonida

"Avanti fallo! Dí chiaramente quello che pensi" conclude Julien.

Io sono stupefatta continuo a guardarli senza parole, Leonida prende un respiro profondo e mi guarda "Io credo... Io credo... Anzi so di a...".

Viene interrotto dallo sbattere della porta e una bionda tutta curve gli salta addosso incollando le labbra a quelle di Leonida. Gli da un bacio animalesco e dopo avergli morso le labbra esclama

"Ti sono mancata amore mio?"