Capitolo 68 "Punizioni più o meno divine"

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Vorrei solo dire che sono davvero mortificata... È passata una vita dall'ultimo aggiornamento e questo capitolo non mi piace neanche così tanto, ma DOVEVO postare qualcosa. Dire che il liceo mi sta esaurendo è un eufemismo, ma spero che il carico di lavoro inizi a ridursi in modo da darmi la possibilità di scrivere di più... Detto ciò, vi chiedo ancora scusa e vi lascio al capitolo.

Sirius non era abituato ad essere molto coinvolto dalle persone quando era in forma canina. Generalmente era più fortunato con i bambini, ma anche loro distoglievano rapidamente l'attenzione da lui. Per questo rimase più che positivamente colpito quando la piccola e tenera Ginny Weasley aveva deciso di passare tutta la mattina a fargli compagnia. La ragazzina si era seduta sul divano, le gambe allungate e la testa appoggiata su di lui. Ogni tanto commentava qualche articolo della rivista sul quidditch che stava leggendo ad alta voce, come se Sirius potesse capirla (cosa che, effettivamente, faceva). Per questo motivo, in modo abbastanza egoistico, quando dopo pranzo lei era saltata in piedi per prepararsi ad uscire con la sua amica si era sentito piuttosto offeso.

"GINNY!" Christine Gray gettò le braccia al collo della sua amica e Ginny rispose con delle pacche imbarazzate sulla sua spalla e poi si staccò con un mezzo sorriso.
"Anche tu mi sei mancata, Chris. Come sono andate le vacanze?"
"Divine, davvero, ma Londra mi è mancata più di quanto mi piaccia ammetterlo."
"L'Italia... Quanto vorrei visitarla anche io... Comunque, questo è Padfoot, il cane di Harry"
Chris sbiancò in pochi istanti
"Ti senti bene, Chris?" Ginny udì il suo cuore accelerare... L'ultima volta che aveva visto una persona così pallida era stato quando si era guardata allo specchio dopo la possessione di Tu-sai-chi... E se Chris stesse passando le stesse cose? Merlino, doveva aiutarla, doveva ricambiare il favore, non poteva permettere che anche lei si svegliasse di notte e si ritrovasse le mani cosparse di sangue e...
"Uh, si, ho solo paura dei cani e questo sembra particolarmente grande" Ginny rilasciò un sospiro di sollievo e Sirius guardò le due ragazze offeso.
"Oh, beh, non preoccuparti... Stavo pensando di chiedere al signor Potter di permettermi di accompagnarlo a fare due passi con noi..." Sirius alzò la testa speranzoso "ma non ci sono problemi."
"No, no, puoi portarlo. Solo... Non potresti mettergli un guinzaglio?" Ginny rise, di cuore.
"Ovviamente"

E così Sirius si ritrovò legato ad un guinzaglio a passeggiare con Ginny Weasley e Christine Gray. Si sentiva a metà strada tra l'imbarazzo di essere portato al guinzaglio (Merlino, era una adulto!) e la gioia di poter finalmente sgranchirsi le gambe ed essere considerato da qualcuno. James era scoppiato a ridere quando Ginny gli aveva agganciato la corda che doveva fare da guinzaglio, ma la ragazza lo aveva guardato sorridente, per una volta serena, e gli aveva fatto i grattini dietro l'orecchio, dunque poteva quasi dire che ne era valsa la pena (quasi, ovviamente, e non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce)
"E così passerai la fine dell'estate con Harry..." Sirius riportò la sua attenzione sulle due bambine.
"Oh, sta' zitta Chris. Sappiamo entrambe che non mi piace parlarne..."
"Bene, bene. Ma dovremmo pure parlare di qualcosa, no?"
"Che ne pensi di lui?" il dito di Ginny cadde casualmente su una delle sue foto da ricercato che era appesa al muro. Chris si fece improvvisamente seria.
"Ho sentito dire che è stato avvistato ad Hogwarts e... Non ne sono affatto sicura, ma potrebbe dare la caccia ad Harry"
"Danno sempre la caccia ad Harry"
"È uno psicopatico"
"Non può essere peggio di Voldemort"
"Lui ha..." Chris fece una pausa, toccando un tema che per lei era estremamente delicato essendo Nata Babbana "Ha ucciso 12 babbani Gin... 12 persone"
Sirius cercò con tutto se stesso di non ascoltare la conversazione. Ogni parola sembrava una pugnalata nel petto. Sfortunatamente però, niente era così interessante da attirare la sua attenzione.
"Potrebbe essere"
"Cosa intendi con potrebbe essere?"
"Mio fratello Bill mi ha sempre detto di non fidarmi del ministero. Sembra che durante la guerra magica abbiano dato la caccia ad un sacco di gente innocente e lasciato libera un sacco di gente colpevole. Non sarei così stupita se questo fosse anche il caso di Black..."
" Le persone innocenti non vanno in giro a cercare dei ragazzini per ucciderli"
"E anche questo è vero, ma da ciò che mi ha raccontato hanno solo trovato un suo messaggio e sembra che nessuno tranne gli auror sappia con certezza di cosa si tratti. Non c'è nemmeno la certezza che lo abbia lasciato lui..."
"Delle persone ad Hogsmade l'hanno avvistato"
"Di ad una persona che ad Hogwarts si aggira un drago e sarà sicura di averlo visto almeno 3 volte"
"Perché sei così intenzionata a difenderlo?"
Ginny si fermò, sospirando.
"Non lo sono e, anzi, credo al 95% che sia colpevole. Ma non posso non pensare che anche io sembravo colpevole l'anno scorso, ma Harry e il professor Silente mi hanno ascoltata e capito che non era così"
"Gin, questa non è la stessa cosa, accidenti"
Sirius abbaiò, d'accordo malgrado tutto. Ginny Weasley non aveva fatto niente di male.
"Una persona innocente non si nasconde..."
"Io l'ho nascosto... Se ne avessi parlato prima, magari..."
"Tesoro. Non devi sentirti così, Gin. Ne abbiamo già parlato nelle lettere, non hai alcun motivo di sentirti in colpa. E comunque, solo perché tu eri innocente non vuol dire che tutti gli altri lo sono."
"Lo so... Hai... Tu hai ragione. È solo che, prima di tutto questo, tendevo a dividere buoni e cattivi, bianco e nero. Adesso vedo solo tutto grigio"
"Questo non è un male"
Ginny rimase un attimo in silenzio.
"Vorrei solo che tutto tornasse come prima..."

Harry non avrebbe scambiato quel breve periodo di alloggio al paiolo magico con Ron ed Hermione per niente al mondo. Passare il tempo con i suoi amici e le loro famiglie era stato così normale che faceva quasi fatica a convincersi che fosse tutto reale. Tuttavia, era davvero felice di tornare ad Hogwarts. Non vedeva l'ora di tornare al castello, di volare sul campo da quidditch e di tornare a vedere Hagrid e la professoressa McGonagall ogni giorno. Quell'anno sarebbe stato anche 100 volte meglio dato che Remus sarebbe stato lì con lui! La sola idea lo riempiva di eccitazione e negli ultimi giorni si era ritrovato a trattenersi diverse volte con Remus su quanto aspettasse con ansia la sua prima lezione. Stava ancora cercando di trovare il giusto bilanciamento tra "sostegno" e "non-soffocamento" e con Remus era davvero difficile da trovare. Quell'anno aveva inoltre notato che i suoi genitori sembravano meno tristi per la sua partenza, essendo più preoccupati per Remus. Suo padre, una sera, lo aveva preso in disparte e lo aveva pregato di dare un'occhiata a Remus e di rassicurarlo del suo ottimo lavoro minimo due volte a settimana. A quelle raccomandazioni Harry aveva riso, rispondendo che lo avrebbe fatto comunque e prendendo in giro suo padre per essere così apprensivo. La conversazione era finita con Lily Evans-Potter che entrava nella sua camera e sorprendeva figlio e marito in una battaglia di incantesimi, conclusa con Harry appeso al soffitto a testa in giù.
L'unico che sembrava semplicemente scontento era Sirius che, se da un lato era al settimo cielo per Remus, dall'altro aveva la ferma convinzione che essere lasciato a vivere da solo con James e Lily fosse una punizione divina per i suoi crimini non commessi.

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