"... E così mi sono fiondato in una discesa mozzafiato e ho preso il boccino!" esclamò Harry fissando il viso pieno di stupore del padrino. Remus, Lily e James non erano ancora tornati quindi Sirius non aveva idea del risultato della partita.
"Wow!" esclamò. Sirius era pieno di rancore verso Lily che non gli aveva permesso di andare a vedere Harry nemmeno da cane.
"Muoviti Harry! Aspettano la star della partita per festeggiare." disse la voce di Ron Weasley.
"Arrivo tra poco. Voi iniziate." rispose Harry, leggermente scocciato.Entrambi sentirono diverse voci che si lamentavano e si allontanavano dal bagno.
"Mi dispiace non esserci stato..." disse Sirius cercando di scusarsi. Il suo ruolo da padrino includeva che fosse presente almeno alla prima partita del figlioccio.
"Non devi preoccuparti. Non è colpa tua." disse Harry scuotendo la testa, sorridente.
Sentirono bussare alla finestra di Sirius.
"Harry Edvige è qui." gli disse Sirius tornando allo specchio.
"Lo so. Ti doveva portare una cosa." disse Harry, gongolante.
"Un boccino? Beh... grazie ma lo vedevo più come regalo prenatale per tuo padre." disse Sirius slegando una pallina dorata legata alla zampa della civetta."No, scemo! E' il boccino che ho catturato stamani!" disse Harry guardandolo storto.
Sirius spalancò la bocca e poi la richiuse, senza emettere alcun suono.
"E perchè me lo stai regalando?" domandò.
"Beh... gli altri hanno avuto l'onore di vedere la prima partita del cercatore migliore del secolo quindi mi sembrava così ingiusto che tu non ne avessi l'opportunità che ho deciso di prenderti un souvenir." disse Harry ridendo.
"E poi sarei io quello con la testa montata..." disse Sirius che però non riuscì a nascondere un tenero sorriso.
"Mi manchi, Sir." disse Harry, con dolcezza.
"Sei proprio da diabete!" esclamò lui facendolo ridere. "Allora... parlami di Hermione.""Mione è fantastica! Ci troviamo davvero bene insieme!" esclamò.
"Mione? Cos'è un soprannome da fidanzati?" chiese. Harry rise.
"Mione per me è una sorella." disse lui.
"Per fortuna... Chi la sopportava un'altra nata babbana intelligente perennemente ciclata." disse lui.
"Io invece sono sicuro che la adoreresti..." disse Harry.
"Ah sì?" chiese lui.
"Certo... oggi ha appiccato fuoco a Piton!" esclamò mentre gli occhi di Sirius esprimevano ancora più stupore.
"Ha fatto cosa?"
"Lui stava stregando la mia scopa cercando di farmi cadere e lei gli ha dato fuoco!" ripetè Harry.
"Sai... ho cambiato idea... potrebbe non schifarmi come nuora!" esclamò lui. Harry scosse la testa."Esci subito da quel bagno Harry James Potter! Pretendo che tu mi ringrazi almeno per aver salvato la tua inutile vita!" esclamò una voce femminile bussando con insistenza alla porta.
"Sempre così carina, Mione!" disse lui.
"Ti aspettano tutti per festeggiare e più tardi inizia questa festa più tardi finisce e io non avrò il tempo di ripassare incantesimi!" esclamò lei, da dietro la porta.
"Sai già tutto di incantesimi!" disse lui, leggermente arrabbiato.
"HARRY JAMES POTTER!"
"D'accordo, d'accordo. Mi lavo le mani e arrivo, Mione." disse lui sbuffando."Parli del diavolo e spuntano le corna." mormorò Harry a Sirius che lo salutò con un enorme ghigno. Harry si sistemò e con un gran sorriso scese a festeggiare.
"Quindi voi restate ad Hogwarts per Natale?" chiese Harry ai fratelli Weasley.
"Sì... i nostri genitori sono in Romania, da mio fratello Charlie." disse Ron.
"Tu?" chiese Hermione.
A progetti iniziali lei ed Harry dovevano restare ad Hogwarts per finire di sistemare la pozione Antilupo ma dopo che gli era esplosa in faccia avevano deciso che per ricominciare avrebbero aspettato l'anno nuovo.
"Io dovevo tornare a casa ma sei voi restate tutti qui..." disse Harry, dispiaciuto per i suoi amici.
"Non preoccuparti, Harry!" esclamò Percy Weasley.
"No... chiedo ai miei genitori se posso restare." disse Harry."Ehm... Mamma, papà?" chiamò Harry con voce sottile.
"Sì?" chiese Lily. Era molto più felice sapendo che presto avrebbe riabbracciato suo figlio.
"Io... penso che resterò ad Hogwarts per Natale." disse lui, abbassando lo sguardo.
"Cosa? E perchè? Non vuoi tornare?" gli chiese James.
"Io... sì ma i fratelli Weasley ed Hermione restano e mi dispiace abbandonarli." spiegò lui.
"Oh... Falli venire qui. C'è tanto posto." disse Lily.
"Ma... per gli incantesimi di protezione?" chiese il ragazzo.
"Ci pensiamo noi a farli sembrare normali." disse Remus.
"Ma a Sirius non peserà dover passare il Natale da cane?" chiese Harry.
"Non preoccuparti. Penseremo alla pozione polisucco o a qualcosa del genere." disse Sirius.
"Allora posso invitarli?" domandò Harry.
"Ma certo." disse affettuosamente sua madre."Quindi... sei sicuro che non disturbiamo?" chiesero Fred e George.
"No, tranquilli. Mio padre vi adorerà." disse lui. Loro sorrisero.
"Nostra madre ci verrà a prendere il giorno dopo Natale. Ha detto che vuole tenerci sotto controllo per i compiti." disse Percy con il suo solito tono pomposo.
"Davvero Harry... Se disturbo non..." disse Hermione, imbarazzata. Lei era l'unica a rimanere fino a fine vacanze e si sentiva in colpa. Lei ed Harry avevano deciso che avrebbero fatto una ricerca su Nicholas Flamel (secondo Hagrid collegato al misterioso pacchetto sotto la guardia del cane) nei giorni in cui sarebbero rimasti da soli.
"Ora basta. Salite tutti sul treno e smettete di farvi questi problemi inutili." disse Harry praticamente spingendoli.A king's cross vennero accolti da Lily e James, entrambi al settimo cielo per poter riabbracciare il loro figlioletto.
"Mamma!" esclamò lui abbracciandola.
"Ciao Harry. E ciao anche a voi. Venite, usiamo la polvere volante per arrivare a casa." disse lei guidandoli al camino.
"Che nome dobbiamo dire?" chiese Hermione.
"Maniero Potter, la vecchia casa dei miei genitori. E' molto più spaziosa." disse James. Hermione spalancò gli occhi, ricordando la grandezza di Grimmauld Place e cercando di immaginare una casa più grande.
Harry sorrise. Quell'idea era semplicemente geniale.
"Torneremo alla casa che hai visitato dopo che i Weasley se ne saranno andati. La biblioteca è decisamente migliore." le sussurrò Harry e lei annuì. Si era affezionata a quel posto, forse perchè il primo luogo magico che lei avesse mai visitato.Una volta arrivati al maniero Potter, decorato in stile natalizio, vennero accolti da Remus e da un grosso cane nero che corse immediatamente incontro ad Harry leccandogli tutta la faccia.
"Ciao Felpato... Anche tu mi sei mancato." disse accarezzandolo.
"Remus!" esclamò poi abbracciando anche lui.
"Ciao Hermione." disse lui.
"Salve signor Lupin."salutò lei.
"Chiamami Remus." disse lui e lei annuì, imbarazzata.
"Allora... scegliete le stanze e poi decidete cosa volete fare." disse Lily con affetto. I Weasley erano impressionati dall'enormità di quella casa ma, ovviamente, riuscirono a discutere anche su quale camera prendere.Quando si furono ritrovati in salotto tutti avevano in mente cosa fare in quel momento.
"Allora? Che volete fare?" chiese Lily in tono premuroso.
I gemelli Weasley con fin troppo entusiasmo risposero in coro.
"QUIDDITCH!"
"Io faccio le squadre." aggiunse poi Fred.
"Io voglio Harry." disse subito George.
"Io allora prendo il signor Potter." disse Fred facendogli una linguaccia.
"I maschi e la loro mania del quidditch! Proprio non riesco a capire!" dissero in coro Hermione e Lily.
"Che ne pensate se giochiamo a quidditch domani e ora facciamo qualcosa più rilassante visto che nevica?" domandò Harry scuotendo la testa.
"Ma... Oliver direbbe..." disse George.
"Neve, pioggia, uragani... si può sempre giocare a quidditch." concluse per lui Fred.
"Beh... Oliver è un matto che ci fa correre due ore sotto la pioggia solo perchè dopo una settimana abbiamo una partita." disse Harry.
"Non posso che essere d'accordo." disse George.
"Concordo in pieno con Harry." disse Fred sedendosi sul divano accanto al fratello.
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La famiglia Potter
FanfictionE se in realtà fosse andato tutto diversamente? E se Lily e James non fossero morti, quella notte? Questa è la storia di cosa sarebbe successo, secondo me, se Harry fosse cresciuto con i suoi genitori e i malandrini... Se Voldemort, quella notte, no...