Capitolo 18 "La chitarra"

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Il giorno del suo compleanno era arrivato. Il giorno dello stupidissimo compleanno di Sirius Black sarebbe arrivato dopo quella notte...
Gli mancava il suo piccolo cerbiatto... Se Harry avesse saputo che lui non solo lo chiamava ma anche lo pensava con quel nomignolo che odiava sarebbe sul serio stato a rischio morte... Altro che dissennatori. Si ricordava bene che Harry una volta di era rifiutato di parlare con padre e padrino per due giorni interi.  La solita, dolce, simpatica, dispotica e perennemente ciclata Lily Evans era, stranamente, in vena di prenderli in giro. Aveva preso la lista dei nomi che James e Sirius avevano proposto per il piccolo Harry e gliela aveva fatta leggere... Inutile dire che Harry non la prese molto bene, ecco. Tra tutti i baby ramoso, Jamie 2.0, Harnardol, piccolo James... Se l'era leggermente presa.  Sirius sospirò. Odiava il suo compleanno ma quell'anno nessun Harry lo avrebbe svegliato alle quattro del mattino per l'emozione. Il motivo per cui lui non sopportasse quella ricorrenza non lo conosceva nessuno, eccetto i Malandrini. I suoi genitori adoravano fargli regali orribili... Capaci di far accapponare la pelle a chiunque. In effetti... Tutti quelli che lo conoscevano preferivano fargli i regali doppi a Natale che il giorno del suo compleanno e lui non obbiettava, ovviamente. Gli unici regali che non era mai riuscito a rifiutare erano i biglietti che gli faceva Harry. Quando lo fissava, con quei suoi occhioni da cerbiatto, non riusciva proprio a dirgli di no. Era tuttavia contento che il giorno seguente avrebbe dormito in pace. Non poteva sapere quanto si stava sbagliando.

Alle sei del mattino sentirono tutti un insistente ticchettio alla finestra che li aveva portati, con malumore, ad alzarsi.
"Oddio! Ma Harry non poteva scriverci che so... Verso le dieci?" domandò James vedendo Edvige.
"Probabilmente voleva svegliare il festeggiato." disse Remus notando l'enorme pacchetto che trasportava la civetta. Sirius sgranò gli occhi a livelli mai raggiunti. Un regalo... di compleanno... fatto da Harry... davvero enorme. "Ma cosa diavolo si è bevuto quello per farmi un regalo del genere?" chiese Sirius fissando il pacchetto ora planato sul divano. Edvige aspettava, giustamente, la sua ricompensa dopo un pacco di quelle enormi dimensioni. "Aprilo prima... potrebbe averti regalato una scatola di polistirolo. Infondo è il suo primo vero regalo... quale scelta azzeccata avrà mai fatto." disse James. "Se ha preso da te sicuramente farà schifo." disse Lily ricordando con orrore la pelliccia rosa che James le aveva regalato per il compleanno. "Ah... spero di no." disse immediatamente Remus. Non aveva proprio voglia di ricevere per il suo compleanno un altro foglio di pergamena che si incendiava non appena uno provava a scriverci.

"Io invece scommetto che il regalo di mio figlio è splendido e che ha preso da me." disse Lily guardando con curiosità il pacco.
"Vogliamo provare ad indovinare?" domandò Remus.
"Scommetto per una scopa!" disse James.
"Se ha preso da te quella la regala a Remus." disse Sirius meritandosi una cuscinata in faccia da entrambi i suoi amici. "Io penso che sia un libro." disse Lily. Sirius la fissò, con aria fintamente orripilata. Da quando aveva iniziato a leggere con il suo figlioccio aveva scoperto che non era poi così orribile. Una volta, per farsi perdonare l'ennesimo disastro, Sirius si era chiuso un pomeriggio in biblioteca con Harry e gli era piaciuto. Da allora, ogni tanto, si univa al figlioccio ma solo quando sapeva che gli altri non l'avrebbero visto, imbarazzato dal fatto che.. beh, leggesse! Insomma, lui era Sirius Black! Harry aveva giurato solennemente di non dirlo a nessuno per convincere il padrino a restare con lui, ogni tanto.

"Per me sono dolci!" esclamò Remus, con sguardo sognante.
"E per te Sir?" chiese Lily. Sirius scrollò le spalle. Per lui poteva essere anche un pacchetto di penne viola e gli sarebbero piaciute lo stesso considerando che era il primo regalo del suo figlioccio. Aprì la scatola e restò letteralmente senza fiato. Anche Remus, che era alle spalle del festeggiato, spalancò la bocca. "Io... direi che ha preso da Lily." disse Remus contemplando la meravigliosa chitarra in legno. "Lo sapevo!" esclamò lei, trionfante. Subito anche lei e James si spostarono dietro a Sirius e osservarono la chitarra.
"E'... E'..." cercò di dire lui.
"Orrenda?" chiese James. Sirius lo guardò come se il suo amico avesse sparato la più grande cavolata mai detta in vita sua (e questo valeva più di mille parole).
"Meravigliosa, incredibile... è..." cercò di trovare una parola adatta a descriverla.
"Perfetta?" chiese Remus e Sirius annuì. Prese la chitarra passando la mano sulle incisioni dove si trovava il simbolo di grifondoro e poi produsse un paio di note, leggermente stonate.
"Da quando sai suonare la chitarra?" chiese Lily. Lui alzò le spalle, non sapendo come risponderle.
"Aspetta. C'è altro." disse Remus prendendo un libro dal fondo della scatola.
"Manuale babbano per imparare a suonare alla chitarra." lesse Remus porgendo il libro a Sirius. Da esso cadde una lettera, scritta da una scrittura familiare.

Caro Sirius,
Spero che il mio regalo ti piaccia. Ho pensato che visto che immagino che tu passi i pomeriggi a piangere la mia mancanza allora potevi usare quel tempo in maniera più costruttiva. Per esempio realizzando il tuo sogno imparando a suonare la chitarra. E, prima che mamma e Remus protestino del fatto che ho rischiato l'espulsione per fare un regalo (meraviglioso) al mio stupido padrino, digli che l'ho fatto anche perchè mi servivano gli ingredienti per realizzare il distillato della morte vivente. L'ho già detto che trovo il mio regalo assolutamente meraviglioso? Cavoli... la modestia Potter inizia a farsi sentire.
Auguri cane Rognoso, mi manchi, ti voglio bene e tutti quei saluti. Un bacio, Harry.

"Cavoli!" esclamò Remus.
"Cosa?" chiese James.
"Era proprio ciò che stavo per dire!" disse lui facendo scoppiare a ridere tutti gli altri.
"Harry ci conosce tutti troppo bene. Inizia a farmi paura." disse Lily.
Sirius sembrava ancora troppo sconvolto anche per aprire bocca.
"Mi vuoi spiegare perchè gli hai detto che volevo imparare a suonare la chitarra?" chiese poi rivolto a James.
"La chitarra? Perchè avrei dovuto dirlo?" chiese James ma arrossì giusto un po'.
Remus e Lily si guardarono, prima di scoppiare a ridere.
"Il famigerato Sirius Black, ricercato per omicidio, sogna di imparare a suonare la chitarra?" chiese Remus ridendo. Stavolta fu Sirius ad arrossire borbottando qualcosa, imbarazzato. Doveva proprio ringraziare il suo figlioccio. Non aveva mai ricevuto un regalo più bello.



Domanda di pura curiosità, in seguito ad una discussione avvenuta con alcuni miei amici: Scorily o Scorose? E perchè?

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