Capitolo 22 "Lupi mannari sulla luna"

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Già, oggi doppio capitolo. Questo perchè domani partirò per le vacanze e non avrò possibilità di pubblicare, per la prossima settimana.

"Avete sentito che i babbani hanno mandato un uomo sulla luna?" chiese Hermione.
"I babbani? Sulla luna?" chiese James prima di scoppiare a ridere.
"Cosa diavolo hai contro i babbani?" gli chiese Lily in malomodo.
"Ma assolutamente niente amore della mia vita." disse lui e lei riabbassò la bacchetta. Fred e George scoppiarono a ridere mentre Ron cercava di trattenersi.
"Stai pensando a ciò che penso io George?" chiese Fred.
"Certo Fred." rispose l'altro.
"Cosa succede se mandi un lupo mannaro sulla luna?" chiesero in coro.
Solo un occhio attento avrebbe potuto notare che Remus impallidiva e per sua sfortuna Harry era un occhio attento, proprio come Hermione.

"Mi scuso per la maleducazione dei miei fratelli signori Potter. A proposito... Avete sentito quella legge che impedisce ai lupi mannari di entrare a lavorare al ministero? Dovrebbe entrare in vigore a giorni, giusto?" chiese lui pensando di tirare fuori un argomento interessante. Hermione mise di scatto la sua mano su quella di Harry cercando di impedirgli di arrabbiarsi per non attirare sospetto. I lineamenti di James si indurirono e Lily smise di sorridere. Felpato ringhiò e Remus perse decisamente parecchio colore in quel momento.
"Uffa Perce! Sempre a parlare di cose noiose! Lo sappiamo, sei un pieno sostenitore del ministro per quanto le sue leggi siano idiote!" disse Fred, annoiato.
"Le leggi del ministro non sono idiote. Lui è una persona molto intelligente e secondo me ha ragione anche in questo caso." disse Percy incrociando le braccia al petto.
La temperatura nella stanza sembrò scendere di dieci gradi.

"La vuoi smettere? Signori Potter ci dispiace se nostro fratello tira sempre in ballo argomenti noiosi, politici e noiosi." disse Ron.
"Ehi! Io ho ragione e sono sicuro che loro sono d'accordo con me!"
"Ora basta Percy. Per quello che ne sai anche il signor Lupin potrebbe essere un lupo mannaro quindi smettila!" disse George.
"Beh... il cognome ci sta bene." disse Fred ridacchiando.
Visto che tutti sembravano troppo congelati per prendere la parola Harry decise di mettere fine alla conversazione.
"Ma certo che è un lupo mannaro!" esclamò Harry. Venne fissato dagli adulti, non sapendo dove lui volesse andare a parare. "Un licantropo che piega i calzini... davvero terrificante!" esclamò poi. Fred, George e Ron scoppiarono a ridere.
"Diavolo! Anche Perce allora è un licantropo! Ma signor Lupin, piegare i calzini!" disse George ridendo.
Remus arrossì leggermente ma se non fosse stato per Harry l'avrebbero, probabilmente, scoperto.

Harry e Ron dormivano nella stessa stanza e la mattina il primo fu svegliato dalle urla eccitate di Ron. I regali erano davvero tanti e Harry aveva ricevuto dai suoi genitori una divisa nuova per il quidditch e alcuni libri riguardanti pozioni avanzate, inclusa l'Antilupo (facile capire da chi che cosa), da Remus dei libri sulla difesa contro le arti oscure e da Sirius, regalo che gli fece nascere un sorriso spontaneo sulle labbra, una raccolta di disegni fatti da lui (non se la cavava male con i dipinti) e un invito PRIVATO, dato che, per quanto sembrasse assurdo, non gli piaceva per niente esibirsi in pubblico, per assistere al suo concerto personale che si sarebbe tenuto in camera sua come ringraziamento particolare al suo finanziatore.
Harry non riuscì a non ridere. Sirius riusciva a far sembrare una cosa ufficiale anche la domanda "Vuoi sentire come suono la chitarra?"

Prese poi un maglione con un boccino d'oro, regalo dalla signora Weasley, dei dolci dai fratelli Weasley e da Hagrid e dei libri (strano) da Hermione. Prese poi un ultimo pacchetto. Il biglietto diceva soltanto 'Era di tuo padre. Me lo affidò prima di quella notte.', senza firma. Harry lo scartò e ne uscì un mantello trasparente, il mantello dell'invisibilità. Quasi si prese un infarto. Quante volte ne aveva sentito parlare?
Ringraziò Ron e poi gli fece vedere il mantello.
"Quindi è di tuo padre?" chiese lui prendendolo.
Harry annuì.
"E' incredibile! Devi andare subito a dirglielo." disse Ron ed Harry annuì. Dopo averlo ringraziato nuovamente corse nella camera dei suoi genitori.
Bussò con molto entusiasmo e suo padre venne subito ad aprirgli.
"Ciao Sir!" esclamò abbracciandolo. Sirius era nella sua forma umana e Harry finalmente lo abbracciò come si doveva.
"Papà! Devo farti vedere una cosa!" disse Harry con entusiasmo.
"Cosa?" chiese lui ma Harry si era già messo il mantello dell'invisibilità.
"Ma chi... cosa?" cercò di chiedere Remus.
Harry si avvicinò alle spalle di Sirius in modo silenzioso, quasi felpato.

"Oh no! Quello stupido scherzo no!" disse Lily cercando a tentoni nel vuoto.
Harry si slanciò e salì con un salto sulla schiena di Sirius.
"Oh Merlino! Non bastava tuo padre!" esclamò lui e riuscì a togliere ad Harry, che si stava rotolando dalle risate, il mantello.
"Ma chi te lo ha dato?" chiese James prendendo in mano il suo compagno di mille avventure.
"Non so... Il biglietto non era firmato." disse Harry riprendendolo e mettendoselo sulle spalle. Quasi lo stava coccolando, accarezzandolo con dolcezza.
"E' incredibile!" esclamò Sirius.
"Lo so!" disse Harry soddisfatto.
"E grazie a tutti dei regali. Sono tutti meravigliosi, davvero." disse Harry e sprizzante di felicità uscì dalla stanza.
Il giorno dopo Natale i signori Weasley vennero a prendere i loro figli.
"Davvero... Molly cara, possono restare." disse Lily."
"Non preoccuparti Lily, devono fare i compiti e poi festeggeremo insieme capodanno." disse lei.
"Anche Harry ed Hermione li devono fare." disse Lily.
"Loro gli hanno già finiti." disse Ron mentre James scoccava un'occhiata risentita a suo figlio.

"Si sono comportati bene?" chiese poi.
"Assolutamente signora Weasley, anche Fred e George." disse Harry. I due ghignarono.
"Bene. Grazie ancora Lily." disse lei.
"Ma di niente, Molly. Non vedo l'ora di rifarlo." disse affettuosamente Lily.
"Ma certo. La prossima volta sarò io ad invitare Harry." disse lei e Lily le sorrise.
Quando i Weasley se ne furono andati Harry, Hermione e gli altri si trasferirono a Grimmauld Place e presto venne a bussare alla loro porta la versione umana di Sirius. Si era trasfigurato i capelli e gli occhi.
"Ehm... Lui è tuo zio John, vero?" chiese Hermione stringendo la mano a Sirius.
"Certo." disse Harry.

La famiglia PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora