Linda

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I mesi passarono e finalmente Julianne entrò nel quarto mese, non aveva più le nausee che l'affliggevano di mattina, era a metà del mese di dicembre, aveva nevicato per due giorni consecutivi, quel giorno un bellissimo sole illuminava il manto bianco. Julianne si vestì pesante ed uscì. Affondò i piedi nella neve, ne raccolse una manciata fece una palla e la tirò contro un albero. Rise.
Volveva andare fino al suo amato salice, gli uomini erano chiusi nello studio, insieme ad altri medici, forse non si sarebbero accorti della sua assenza. Così alzando le spalle s'incamminò.
Nello studio il medico Arthur Leared mostrò la sua invenzione, lo stetoscopio biauricolare, George Camman, un altro medico gli mostrò un prototipo di come perfezionando la forma, poteva essere venduta in forma industriale.

Nello studio il medico Arthur Leared mostrò la sua invenzione, lo stetoscopio biauricolare, George Camman, un altro medico gli mostrò un prototipo di come perfezionando  la forma, poteva essere venduta in forma industriale

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Mentre i colleghi mostravano le loro scoperte Marcus alzò lo sguardo verso la finestra e vide Julianne . Aggrottò le sopracciglia e decise di andare a vedere cosa aveva in mente quella scellerata, inoltre aveva paura potesse scivolare.
Si scusò con i fratelli e i colleghi e uscì di casa.
Con poche falcate raggiunse la mogliettina che stava marciando come un piccolo soldatino fuori dal cancello. La prese delicatamente da un braccio fermando la sua avanzata.
Due occhi verdi lo guardarono preoccupati.
-"Marcuus" e gli sorrise, poi ridacchio e si guardò i piedi, affondati nella neve. -" Devo considerarmi ancora prigioniera in casa mia?"
-" No! Ma non voglio che ti faccia male.
È un attimo scivolare. Dove volevi andare mia bellissima donzella?" E la prese in braccio a mò di sposa. Julianne arrossì di piacere -"volevo andare a vedere il mio amato salice ."
Marcus le sorrise e la portò fino al salice.
Lo spettacolo che si parava loro davanti era bellissimo.

Il fiume placido, lo scintillio della neve tra le fronde dei rami

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Il fiume placido, lo scintillio della neve tra le fronde dei rami.
Marcus la mise giù vicino all'albero. L'abbracciò, si chinò su di lei e assaporò le sue labbra. Le poggiò una mano dietro la testa, l'avvicinò a se per approfondire il bacio. Poi si staccò e appoggiò la fronte su quella di Julianne.
Poi la riprese in braccio, la portò a casa e non la mise giù finché non raggiunsero le loro stanze. La spogliò e si spogliò.
Le baciò i capezzoli scuri e ingrossati, le baciò il ventre arrotondato, le baciò il pube, trovò il piccolo bottoncino che vi costudiva e lo succhiò. Julianne strinse le lenzuola, tante erano le emozioni che provava. Marcus continuò a leccare e succhiare finché non senti la moglie urlare dal piacere. Poi le salì sopra, con le ginocchia e gliele allargò. La penetrò, Julianne spinse i fianchi perché andasse più a fondo, i suoi muscoli si contraevano istintivamente a quell'intrusione, Marcus cominciò una danza ritmica, premendo e ruotando il bacino contro quello di lei.
Julienne si sentiva così piena e completa, quel muscolo duro che possedeva il marito le stava facendo vedere il paradiso.
Un'esplosione nel fulcro del piacere la fece inarcare e gridò, poco dopo anche il marito la raggiunse. Tra le lenzuola sfatte, insieme ripresero lentamente il respiro. Si addormentarono, Marcus con la testa appoggiata sul ventre.
Fu così che li trovò Linda, non pensava di trovare la stanza occupata a quell'ora del mattino.
Con la bocca dritta come un trattino, chiuse la porta.
Linda quella sera, quando fece ritorno nella sua dimora vi trovò come ogni giorno Winifried ad aspettarla, stava rammendando dei cappelli, da quando aveva perso Marcus non riusciva più a mantenere il suo stile di vita. Per aiutare Linda nelle spese le era toccato vendere l'unico regalo che gli aveva donato l'ex amante ancora all'inizio della loro relazione, una collana di smeraldi.
Linda dopo essersi tolta guanti, capotto e cappello esordi così -" oh Winifried, ormai la gravidanza della signora procede, e non è come pensavi tu che Marcus una volta incinta non l'avrebbe più toccata...oggi .. oggi li ho visti insieme... erano nudi... su un letto sfatto e stavano dormendo."
-" che cosa???" Winifried era veramente livida di rabbia, -"il mio Marcus, mio,mio, com'è possibile che l'abbia perdonata per l'ospedale?- oh come la odio!! Vorrei che morisse!." Dalla rabbia buttò a terra il capello che stava cucendo, si mise le mani sui capelli quasi se li volesse strappare.
Poi respirò a fondo e iniziò a camminare avanti indietro, per un po'. Linda intanto apparecchiava la tavola, ad un certo punto Winifried si avvicinò alla tavola battè i palmi e con sguardo assatanato guardò Linda e disse -" ho un piano, ancora una volta ho bisogno del tuo aiuto... voglio che la butti giù dalle scale, chissà che perda il bambino, cerca di far sembrare che sia stata colpa sua se ci riesci, se no non importa, tanto se tutto va bene se perde il bambino magari ci rimane secca... e Marcus così imparerà cosa vuoldire SOFFRIRE!!"
Il giorno dopo, Linda mise in pratica il piano.
Sapeva che la signora dopo il riposino pomeridiano scendeva giù in biblioteca, quello era il momento giusto. Alla fine delle scale costeggiate sulla ringhiera c'erano delle piante, Linda era nascosta li.
La signora Andrews che passava di lì la vide e le chiese -" che cosa stai facendo?"
-" oh niente, sto, sto sistemando le piante e credo che abbiano bisogno di una spolverata" rispose Linda con il cuore che le minacciava di uscire dal petto. Accigliata la signora Andrews rispose -" va bene, vedi di fare un buon lavoro e di non lasciare le cose a metà come fai sempre !"
-" certamente signora Andrews, vedrà che questa volta non lascerò le cose a metà ."
La signora Andrews con un cenno del capo andò via.
Linda sospirò, si rilassò, poi si mise in allerta ecco la signora Julianne,si è svegliata, bene, dai ci siamo, ecco sta scendendo le scale .Quando Julianne mise piede nel terzultimo scalino ecco la mano di Linda sbuccare dalla ringhiera, le afferrò la caviglia,colta di sorpresa Julianne perse l'equilibrio. Nello stesso momento, uscirono dalla biblioteca i gemelli, videro Julianne instabile, ad un tratto la video cadere in avanti, Jordan con uno scatto felino riesce a evitare che Julianne finisse dritta nel pavimento, nell'impatto la cognata battè le ginocchia nello scalino,finendo abbraccia a Jordan che assorbì la maggior parte dell'urto. Dietro di lui Jason sconvolto vide con la coda dell'occhio uscire furtivamente dalle piante la domestica Linda.
Julianne scoppiò in lacrime, dallo spavento e dal dolore alle ginocchia. Jason l'aiutò insieme a Jordan ad alzarla, quest'ultimo la prese in braccio . -"Jason corri a chiamare Marcus e Lucas, vi aspetto allo studio medico!"
Jason corse a cercare i due fratelli, che erano a vedere i lavori di ristrutturazione dell'ospedale.
-" Marcus, Lucas venite, Julianne ha avuto un incidente, stava scivolando dalle scale, Jordan è riuscito ad afferrarla in tempo, piangeva terrorizzata" disse concitato Jason. Marcus sbiancò e corse subito dalla moglie. Fu il primo a varcare la soglia dello studio. Julianne aveva appena smesso di piangere, quando lo vide ripartì a singhiozzare e allungò le braccia verso di lui.
Lucas arrivò due minuti dopo con Jason.
-" piccola, cos'è successo?" le chiese il marito prendendo un fazzoletto ed asciugandole gli occhi.
Singhiozzando Julianne disse -" oh Marcus non lo so, mi sono sentita afferrare la caviglia e ho perso l'equilibrio, se, se Jordan non mi prendeva sarei finita dritta a terra e avrei potuto far male al nostro bambino." Riscoppiò a piangere, e disse -"ho avuto tanta paura, mi fanno tanto male le ginocchia."
-" tranquilla amore, adesso ci sono io, ti visito, controlliamo le ginocchia."
Le sollevò il vestito,aveva una bella contusione su entrambe le gambe, gli tastò la rotula, non sembrava avesse fratture. -" riesci a piegare le ginocchia?" le chiese il marito. -" si, però mi fanno male", disse tra le lacrime Julianne. -"è normale, hai preso una bella botta, ti metterò un unguento di arnica e ti farò degli impacchi, con un po' di neve, vedrai che sentirai sollievo". Jason uscì fuori a raccogliere la neve, mettendone un po' su due stracci, l'avvolse e rientro dentro, li passò a Marcus che glieli appoggio nelle gambe. Nel frattempo Jordan preparava l'arnica.
Passato anche l'unguento Marcus lasciò il posto a Lucas. -" ti senti un po' più tranquilla adesso?" Julianne annui e lo guardò con apprensione. Marcus aiutò la moglie a stendersi nel lettino, le sbottonò il vestito fino alla vita. Lucas le toccò il ventre, poi prese lo stetoscopio che il giorno prima il signor Arthur Learder aveva lasciato a loro come kit. Glielo posizionò sul ventre, spostandolo in vari punti. Poi si fermò e ascoltò. Forte e chiaro Lucas stava ascoltando il battito cardiaco di suo nipote. Sorrise a Julianne, un sorriso caldo e gentile che non le aveva mai riservato.  -"il bimbo sta bene, ho appena sentito il suo battito ." Julianne sorrise a Lucas e lo ringraziò. Poi ci furono dei piccoli bisticci tra fratelli, tutti volevano ascoltare il battito cardiaco, quando toccò a Marcus l'emozione per lui fu talmente forte, che una lacrima furtiva gli scappò giù dalla guancia.

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