Follia 1 parte

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L' ospedale era in pieno funzionamento, Jason come medico, visitava i pazienti, in base alle sue valutazioni l'indirizzava a Marcus se la diagnosi era di natura chirurgica, da Jordan se bastava una semplice  cura. Grazie all'efficenza di Lucas e a Tina la mortalità del parto, o del bambino stesso si era praticamente azzerata. Nell'ospedale giravano anche altri medici con cui i fratelli Carter, si davano il cambio.

Era luglio, faceva caldo, in un pomeriggio la grande famiglia Carter, decise di fare un pic-nic sotto l'amato salice di Julianne.
Una bella tovaglia bianca ricamata, venne appoggiata sul verde manto erboso.
Coperte vennero stese per fare giocare i bambini o per stendersi e riposarsi.
-" chi l'avrebbe mai detto che un giorno sarei diventato padre!" Disse Lucas ammirando la sua bellissima bambina Lorraine."
-" già fratellone, io sono felicissimo dei miei quattro figli" disse Marcus con amore, solleticò la pancia della sua piccola Elisabeth, mentre Julianne cercava di addormentare il piccolo Logan.
Jordan sorrideva accarezzando il ventre  di sua moglie, era al sesto mese, a ottobre sarebbe diventato padre anche lui.
Shannon era invece all'inizio della sua gravidanza ed era in preda alle nausee.
Erano una famiglia molto unita, si volevano bene e si aiutavano.
In quel quadretto di famiglia unita, c'erano due persone  che osservavano la scena, nascoste nel boschetto confinante. Sentivano le risate, lei osservava Julianne cullare amorevolmente il figlio, Marcus stringere teneramente la figlia, gli altri figli giocare, era piena di rabbia e gelosia nel vederli felici, tutti così contenti e soddisfatti. Era arrabbiata perché tutto ciò poteva essere suo, invece no.
L'altra persona invece sorrideva malignamente, stava studiando la ragazza dai capelli rossi, non aveva mai visto nessuna donna più bella di lei. I fratelli Carter invece li odiava, li aveva sempre odiati. Loro avevano sempre avuto tutto, lui invece niente, suo padre uno stolto, aveva perso la sua eredità giocando d'azzardo, la madre era morta di crepa cuore.
In nonno, bhe si era sentito abbandonato anche da lui. Si sarebbe presto vendicato. Non sapeva nulla, poi un giorno la donna affianco a lui, lo aveva cercato e gli aveva raccontato una storia davvero incredibile, un eredità mancata.
Hanno fatto un patto ed eccoli lì ad osservare la scena di quel quadretto idilliaco.
-" lei la dovrai uccidere!"
-" vedremo, intanto sicuro che mi divertirò con lei, non ho mai visto nessuna donna più bella di lei! Ci credo che Marcus ti abbia soppianta per lei!"
Stringendo i pugni Winifried lo apostrofò -"bada bene a ciò che mi dici, lei è un'infima sgualdrina, se non stai attento cadrai anche tu nella sua trappola, esattamente com'è successo a tuo cugino! Prima aveva occhi solo per me... e poi è arrivata lei e...
Vincent rise per la sua uscita, Winifried stringeva i pugni dalla rabbia.
-"non mi pare che ti dispiaceva il mio corpo quando ti sei sollazzato con me!"disse rabbrividendo di disgusto Winifried.
-" bhe mia cara, ti sei offerta, io sono comunque un uomo con i propri istinti, ho approfittato dell'offerta!" ribattè l'uomo.
-" senti cerchiamo di attenerci al nostro piano, così entrambi saremo soddisfatti!" Winifried non voleva ripensare a ciò che quel Vincent le aveva fatto con la cera bollente, e la serie di frustìni.

Il giorno dopo, durante il primo pomeriggio all'ospedale arrivarono uomini e donne feriti da un disastro ferroviario.
Il treno era uscito dai binari, deragliando.
Quel giorno operarono, curarono senza sosta, lavorando per due giorni consecutivi.
Passò una settimana dal disastro, i pazienti curabili furono dimessi in pochi giorni, invece quelli più gravi ma fuori pericolo rimanevano ricoverati.
-"sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto con i nostri pazienti, ne abbiamo perso uno solo ma le ferite che aveva riportato erano troppo gravi" disse mesto Marcus."
I fratelli erano riuniti in una saletta dell'ospedale adibita per rilassarsi, consultarsi o studiare i casi.
Mentre scrivevano e aggiornavano le cartelle dei loro pazienti sentirono bussare la porta.
-" avanti" disse Lucas.
Entrò una donna, dai capelli di media lunghezza,marroni.
-" scusate, siete i fratelli Carter?" Chiese con finta timidezza la donna sbattendo le lunghe ciglia in modo civettuolo.
Grattandosi la testa Lucas disse -"si, ha bisogno di qualcosa?"
La donna sorrise e  rispose con un domanda -"cercavo il dottor Marcus Carter, chi di voi lo è?"
Marcus che era in piedi come i suoi fratelli le si avvicinò -"sono io, avete bisogno di qualcosa!"
Lei si aprì ad un sorriso più ampio, emise un gridolino e gli si gettò addosso abbracciandolo.
Fu così che li vide Julianne arrivata proprio in quel momento insieme alle cognate , venute a portare cesti di leccornie per gli uomini.
Julianne mise giù uno dei cesti con enfasi sulla tavola, squadrò la ragazza da capo ai piedi, guardò e fulminò il marito, che si era lasciato abbracciare sorpreso dallo scatto della donna. In quel momento Marcus l'allontanò da se e fece un passo indietro.
La donna inarcò un sopracciglio guardando Julianne avanzare verso di lei. Marcus vide lo sguardo bellicoso della moglie e si chiese cosa volesse fare. Julianne lo prese a braccetto posizionandosi davanti alla donna. -"per quale motivo, signora...?"
La donna si riprese e alzando il mento rispose
-" signoRINA Margherite De Busy"
-" bene signoRINA De Busy, per quale motivo stava abbracciando mio marito?"
-" Ero venuta a ringraziarlo per aver operato e salvato mia sorella" rispose la donna.
-" bene, sappia che a mio marito basta un semplice ringraziamento a VOCE. Ora se ci vuole scusare come può ben vedere abbiamo portato ai nostri uomini del cibo dopo il lavoro che hanno fatto in questi giorni e meritano una pausa."
Si staccò dal marito e andò ad aprire la porta e aspettò che la donna uscisse dalla stanza.
Lanciò un occhiataccia al marito e ai suoi fratelli.
Chiuse la porta e incrociò le braccia al petto guardando in modo truce il marito.
Marcus le si avvicinò sorridendo -"amore, mi ha colto di sorpresa!"
-" si, certo, sei stato lento a levartela di dosso però."
Marcus l'abbracciò -"la mia piccola mogliettina gelosa."
I fratelli Carter che si erano trattenuti fino a quel momento, scoppiarono in una fragorosa risata seguito dalle loro mogli!
Quella De Busy non era mica l'unica donna che andava a fare gli occhi dolci al marito, la settimana prima una certa Elise Azzoly gli aveva lasciato nello studio una scatola di cioccolatini con tanto di bigliettino, poi c'è stata la volta di una certa Martine Fartass con una lunga lettera di ringraziamento e l' invito di andarla a trovare.
E non devo essere gelosa? Pensò quella sera Julianne mentre si pettinava i lunghi capelli rossi.
Marcus le si avvicinò e le baciò la spalla, nella porzione di pelle che la camicia da notte lasciava scoperta, poi le si inginocchiò vicino.
-" Julianne, è da un po' che volevo dirtelo..ti credo sai, ti credo!"
Julianne inclinò la testa e lo guardò stranita
,-"mi credi per cosa?"
-" ti credo che non sei stata tu ad appiccare l'incendio, non so quando , non so dove ma ad un certo punto non ho più avuto sospetti su di te! Puoi perdonarmi per il male che ti ho fatto?"
-" oh Marcus, è tempo che ti ho perdonato, sono contenta che tu mi creda" con le lacrime agli occhi Julianne lo abbracciò. Marcus la strinse forte a se
poi la prese in braccio e la depose nel letto, le tolse la camicia da notte lasciandola completamente nuda esposta al suo sguardo.
Marcus si spogliò, le si stese accanto, la baciò, un lungo bacio caldo e passionale, la fece sciogliere di desiderio.
La pelle di Julianne illuminata dalle candele venne coperta dal corpo di Marcus, continuando a baciarla, le infilò le mani tra i capelli, massaggiandole il cuoio capelluto.
L'erezione dell'uomo era sempre più potente, sotto l'assalto della bocca del marito Julianne istintivamente aprì le gambe per accoglierlo.
Marcus le entrò lentamente, affondando in lei centimetro dopo centimetro.
Si amarono per tutta la notte, prima di addormentarsi Marcus disse alla sua sposa
-" ti amo Julianne, per me esisti solo tu e nessun'altra."

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