Screzzi

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Era novembre, il piccolo Nathan trotterellava in giro per casa, era fonte di gioia e divertimento per tutti.
Un ombra però incombeva su Marcus, Julianne non era ancora incinta.
Una sera mentre Julianne si spazzolava i lunghi capelli rossi, Marcus le andò vicino e guardandola dalla specchiera le chiese in modo serio -"Julianne stai prendendo qualcosa per evitare la gravidanza?"
La donna si bloccò con la spazzola a metà, sbarrò gli occhi e guardò il marito sconvolta per la domanda inaspettata -"no Marcus, non sto prendendo nulla, ma dovresti sapere anche tu, che non sempre possono arrivare subito!" rispondendo in modo nervoso al marito.
-" mi dispiace Julianne, faccio fatica a fidarmi di te dopo la storia del cappuccio cervicale... giusto! Te lo sei fatto rimettere di nuovo?" Disse in tono alterato il marito. Julianne stufa si alzò in piedi e affrontò il marito -"certo che No! Non sono così stupida da farlo di nuovo."
-"non ti credo,tu, tu avrai sicuramente tramato qualcosa!"
-"come ti permetti di accusarmi di qualcosa che non ho fatto,un altra volta" dalla rabbia Julianne diede una sberla al marito.
Le narici di Marcus di dilatarono, con lo sguardo furioso lasciò la stanza sbattendo la porta.
Il peso del fardello lasciato da nonno Abram, non lo facevano ragionare in modo lucido.
Arrivò nello studio e vi trovò Lucas, Marcus si sfogò con lui  -"Julianne non è ancora incinta, non avrei dovuto aspettare tutto quel tempo, avrà trovato sicuramente una strategia per non rimanere incinta!" disse adirato Marcus camminando avanti e indietro per lo studio medico.
Lucas si sedette sulla poltrona e guardò il fratello preoccupato -"Marcus, per concepire ci sono tempi e tempi, secondo me ci state pensando troppo entrambi. Smettila di pensare al testamento, vai da tua moglie e scusati! Quello che dovete fare è andare via insieme qualche giorno, portati via Julianne quando andrai nel nel New Jersey per ordinare gli ultimi materiali per la costruzione, dovete trovare la serenità entrambi, sono sicuro che così, una volta che vi siete rilassati riuscirete a concepire un bambino."
Marcus lo guardò tristemente -"Ho paura Lucas, e se non ci riuscissimo più?"
-" non dire sciocchezze Marcus, ci riuscirete ancora, ma dovete trovare la tranquillità prima!"
Così Marcus si recò in camera dalla moglie che sedeva rigida sul letto, con le spalle rivolte alla porta.
-" Julianne, ti prego scusami, non c'è giustificazione per il mio comportamento."
Le andò davanti e le s'inginocchiò difronte.
-"perdonami, ho tanta paura Julianne"
La confessione della paura colpi particolarmente Julianne -"hai paura di cosa?"
-" di tante cose, che non riusciamo più avere un bambino, che perdiamo l'ospedale, ma più di tutto ho paura di perdere te."
-" oh Marcus che sciocco che sei, se ti comporti come stasera si che ti scavi una fossa da solo! Per il bambino arriverà quando arriverà"
-" Lucas mi ha consigliato di andare via insieme un paio di giorni, perché abbiamo bisogno di rilassarci, ti va di accompagnarmi nel New Jersey?"
Julianne ci pensò su -"mmmh direi si che mi va, quando partiamo?"
-" tra una settimana!"
-"Nathan?" Chiese preoccupata Julianne.
-" di Nathan se ne occuperanno i miei fratelli così fanno pratica e forse ne faranno uno tutto loro!" disse Marcus in tono petulante facendo ridere Julianne.
Arrivò il giorno della partenza, Marcus decise
di prendere il battello a vapore e di navigare sul fiume Hudson che risaliva la costa del New Jersey, il viaggio sarebbe stato un po' più lungo che con il treno, avrebbero così trascorso più tempo insieme da soli.
Prenotarono una cabina, scelsero di passare la mattinata nel ponte per ammirare il paesaggio, pranzarono in cabina e alla sera si fecero le coccole. Alla mattina del terzo giorno di viaggio arrivarono a destinazione, soggiornarono a Trenton nella capitale. Visitarono la città ricca di nuove industrie. Julianne non aveva mai visto una fabbrica siderurgica, Marcus le spiegò che l'ospedale che stavano costruendo non era fatto di semplice legno e calcestruzzo,ne di mattoni e basta, ma la costruzione imponente com'era aveva bisogno di sostegno solido, per cui le fondamenta erano fatte di cemento e ferro. Il ferro veniva prodotto li.
-" vedi Julianne questi sono gli ultimi fondi che abbiamo, ordino quindi questo materiale e poi l'ospedale si fermerà finché non avremo raccolto abbastanza denaro per proseguire."
-" capisco Marcus." Disse tristemente Julianne.
Marcus non voleva vederla triste così le sollevò il viso le diede un bacio e le disse di non preoccuparsi.
Alla sera cenarono in un piccolo ristorantino della città, poi alla sera in albergo fecero l'amore.
Passarono una settimana in quella città, comprarono un cavallo a dondolo e un orsetto di pezza per Nathan, dei pennini nuovi per Lucas, Jason e Jordan.
L'ultima sera la passarono in albergo, cenarono da soli al lume della candela, poi Marcus canticchiò un motiveto che andava in quel periodo e fece ballare la sua Julianne. Poi la spogliò e l'amò per tutta la notte.
Tornarono a casa a Montgomery stanchi ma felici.
Novembre lasciò il posto a dicembre. Faceva freddo ma non c'era neve, il solito albero capeggiava nel salone, quest'anno ad aiutare Julianne nel decorare l'albero c'erano Marcus e Nathan, anche se quest'ultimo ogni tanto si mangiava qualche bastoncino di zucchero.
Arrivò il giorno di Natale, in salotto Nathan scartava il suo regalo,  una scatola di legno con tanti cubi di dello stesso materiale.
Tutti felici scartavano i loro doni.
-"Marcus, questo pacchetto è per te" disse Jason, sotto l'albero ne era rimasto uno, piccolo, con scritto in bella calligrafia per il mio amore Marcus.
Marcus guardò Julianne, le sorrise -"un altro regalino per me piccola?"
Julianne raggiante annui -"forza aprilo"
Con calma Marcus aprì l'involucro di carta, vi trovò delle piccole scarpette di lana bianca. Marcus prese le piccole pantofoline e le osservò, poi guardò la moglie, tutti erano in silenzio a guardare Marcus e le pantofoline. -"Julianne, significa quello che penso ?"
Le si buttò vicino inginocchiandosi -"aspetti un bambino?"  Julianne sorride, accarezzo il marito sulla guancia e lo baciò -"si, amore mio, aspetto un bambino, credo di essere incinta di poco più un mese e mezzo, non ho più avuto il ciclo da prima del viaggio in New Jersey."
Marcus si giró verso i fratelli e disse  -"è incinta!" Risero tutti, poi prese il figlio in braccio e disse
-" Nathan, piccolo mio avrai un fratellino o una sorellina!"
"Fra-ino ina" disse il piccolo guardando il padre e portandosi il pollice in bocca. Il padre rise e lo baciò.
Poi a Marcus gli vennero i dubbi e preoccupazioni
-"ma, sei sicura? Hai avuto nausee, capogiri? Non ti ha visitata nessuno di noi !! Dovresti farti visitare!"
Lucas intervenne  -"Marcus calmati, dopo Julianne verrà con me a fare quattro chiacchiere, va bene Julianne?"
Juls incrociò le braccia al petto e sbuffò. -"va bene!"
poi aggiunse  -"e comunque non è vero che non ho sentito alcun medico, mi sono confrontata con Tina Spencer, si è specializzata da poco, sono stata la sua prima visita che non fosse una paziente per il tirocigno". concluse ridendo Julianne  -" è venuta a trovarmi la settimana scorsa dopo che le avevo scritto una lettera in cui le elencavo i miei dubbi, volevo una conferma."
Rabbuiandosi Marcus disse  -"perché non hai chiesto niente a noi?"
-" perché volevo farti una sorpresa! E tu la stai rovinando con tutti questi dubbi e domande!"
Marcus vide che l'aveva ferita e cercò di correre ai ripari -"scusami Julianne, mi hai fatto una bellissima sorpresa, ma vedi preferisco, per la mia pace mentale, che tu venga visitata da uno di noi, non perché non mi fida di Tina, ma io ho bisogno di sapere che va tutto bene e mi fido solo dei miei fratelli."
-" non ti è mai passato per la testa che magari io mi possa trovare disagio a parlare di certe cose con loro?"
-" oh andiamo Julianne, sono i tuoi cognati, sono come fratelli per te, e io sono tuo marito per cui non c'è niente per cui tu possa essere a disagio."
-" non capisci Marcus.." 
-"Julianne su questo punto non si discute, non voglio che tu venga visitata da persone esterne alla famiglia, su questo non transigo!"
-" va bene Marcus, così vuoi così sarà." Julianne corse via piangendo dalla stanza.
-" Fratellino, scusa se te lo dico, ma non ti sei comportato bene con Julianne" disse Jordan
-"noi ti capiamo Marcus, ma capiamo anche Julianne, sarai padre un' altra volta, dovresti concentrarti solo su questo" disse Jason.
Julianne era in camera, era triste non si sentiva compresa da Marcus, doveva solo essere felice per il bambino, invece si era attaccato su cose futili.
I pensieri di Julianne vennero interrotti dal bussare della porta. Sarà Marcus... se mi attacca con quei discorsi un altra volta giuro che me ne vado di casa per una settimana.

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