Thomas Erik Carter

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-"Avanti" disse stancamente Julianne.
-" Julianne, non volevo discutere con te!" Esordì entrando Marcus.
-" scusa se ti ho ferito, è la paura Julianne, non conosco Tina da potermi fidare, io sono una squadra con i miei fratelli, sono sicuro solo di loro... capisco anche il tuo disagio, anche se prima ti ho detto un altra cosa ci ho riflettuto... ho pensato che potremmo fare venire Tina, ti potrà visitare insieme a Lucas la prossima volta, ti va?"
Era Natale, il marito le stava offrendo un ramoscello d'olivo, altro comunque non avrebbe potuto fare...ci pensò su un po' e poi rispose -"va bene Marcus, se così ti fa stare tranquillo mi sta bene, però ora vorrei stare sola un po' fino a pranzo."
-" va bene, piccola mia, riposati ti manderò a chiamare."
Passò il giorno di Natale, alla fine della serata Julianne aveva ritrovato il sorriso, anche perché i Spencer erano passati a trovarli, Tina non aveva battuto ciglio nel visitarla con Lucas, invece Lucas aveva sollevato delle obiezioni, ma furono tacitati da tutti.
Arrivò l'anno nuovo il bambino che portava in grembo Julianne avrebbe visto la luce nell'anno 1855.
Una volta al mese Tina passava a visitare Julianne insieme a Lucas, che se all'inizio aveva avuto da ridire, ad un certo punto si accorse che lavorare insieme a lei non era poi così male.
Anche Tina si trovava bene con Lucas, da lui aveva imparato cose che neanche il fratello conosceva.
Arrivò l'ottavo mese per Julianne. Faceva caldo perché era luglio inoltrato. Sotto il suo amato salice cercava refrigerio, inoltre era scappata dal marito diventato troppo chioccia negli ultimi mesi.
-"che pace qui, vero Nathan?"
-" ci mamma, pesci?"
-"mmmh,vediamo se ci sono i pesciolini." Goffamente Julianne si alzò e prese per mano il suo bambino. Si affacciarono nella riva del fiume, -"non vedo pesciolini, però penso che l'acqua sia bella fresca, cosa  dici di mettere i piedini in acqua?"
-" ci,ci" saltellando Nathan si tolse le scarpette, anche Julianne, tornerò a casa scalza, non riuscirei a rimetterle su queste scarpine, ma ho bisogno di sentire fresco..
Insieme madre e figlio misero i piedi nell'acqua.
-"JULIANNE!"
-" oh Gesù, tuo padre ci ha trovato"
-" papàaaa no pesci!"
Marcus arrivò tutto trafelato  -"Julianne cosa diavolo stai facendo?" Esci di li, anche tu Nathan qui da papà". Nathan obbedì, tolse la mano dalla mamma e andò dritto tra le braccia del padre, che porgeva una mano alla moglie.
Imbronciata Julianne posò la sua mano su quella della marito e uscì dall'acqua.
-" Julianne potevi scivolare, perché non mi hai detto che venivi qui? ti avrei accompagnato"
-" volevo stare da sola e lontana da te!! Sei troppo stressante ultimamente!!"
-" scusami AMORE se mi preoccupo per te"
-" non hai nulla di cui preoccuparti, il tuo erede numero due nascerà tra un mese!"
Marcus si bloccò, le parole della moglie lo avevano in qualche modo ferito e guardò la moglie che si morse le labbra. -"scusami Marcus, io vorrei solo che mi lasciassi un po' di spazio, so badare a me stessa."
-" Andiamo, è arrivata Tina e ti sta aspettando con Lucas nello studio!" disse Marcus con voce secca.
Tornati a casa Marcus portò Nathan nella nursery e andò a chiamare Marianne per badare al figlio devo assumere una tata pensò Marcus.
Raggiunse la moglie nello studio medico.
Julianne era dietro il paravento insieme a Tina che l'aiutava.
-" bene Julianne sentiamo un po' questo giovanotto o giovanotta." Lucas con lo stetoscopio auscultò il battito del piccolo e lo stesso fece Tina.
Toccò poi l'addome, la visita durò 10 minuti.
-" il bambino è podalico" esordì Lucas.
Julianne sbiancò -cosa? No, io non voglio passare un altro parto come quello di Nathan!"
Scoppiò a piangere agitata. Marcus la consolò subito, -"shh amore, Lucas ha una soluzione, stai tranquilla"
-" davvero?" Julianne guardò  tra le lacrime speranzosa Lucas.
-"si! Ho studiato come capire se il bambino non si è girato nel modo giusto, auscultando il cuore ho sentito il battito più sopra rispetto a dove dovrebbe essere. Ora Julianne dovrai rilassarti, io ti praticherò una particolare manovra che farà sì che il bambino si giri. Potrebbe non succedere oggi, ma te lo farò finché non si sarà posizionato nel modo giusto, Tina ha studiato i miei appunti e mi assisterà."
Così Lucas cominció a premere l'addome di Julianne.
Le ci vollero tre sedute affinché il piccolo si girasse.
Il fatto che il bambino questo giro fosse nella posizione giusta la tranquillizzò molto.

Passarono velocemente le settimane, una calda e afosa notte di agosto cominciarono le doglie di Julianne.
-" Marcus, Marcus!" Julianne scuoteva il marito addormentato.
Marcus si svegliò di colpo e con voce preoccupata si rivolse alla moglie -"Julianne tutto bene? Cosa c'è?"
Accese le candele. La moglie giaceva supina sul letto e smorfie di dolore le segnavano il viso guardandolo angosciata  -"Marcus credo che ci siamo, ho le contrazioni, mi fanno tanto male, ho paura Marcus, che sia come l'altra volta!"
Scoppiò a piangere agitandosi.
-"No, no, questa volta andrà meglio,vedrai, vado a svegliare i miei fratelli, fai i respiri che ti ha insegnato Lucas e cerca di rilassarti."
Marcus corse a svegliare i fratelli e i domestici. Come con Nathan l'organizzazione dei fratelli Carter portò a preparare la stanza di Julianne e Marcus in una sala parto.
La corda venne appesa nel soffitto, tutto venne disinfettato e sistemato con cura nel tavolino adiacente al letto.
Lucas controllò Julianne -"Julianne rilassati andrà tutto bene,respira" .
Verso l'una di notte, era passata poco più di un ora da quando era cominciato il travaglio Julianne vide apparire alla porta Tina, Lucas l'aveva mandata a chiamare, aveva iniziato a stimarla negli ultimi tempi, le piaceva discutere con lei di medicina e inoltre Julianne aveva diritto ad avere una donna al suo fianco.
Lucas e Tina lavorarono insieme e all'alba Julianne diede alla luce Thomas Erik Carter.
Tra le lacrime la neo-mamma vide il volto del suo secondo genito, come Nathan aveva un ciuffo di capelli neri sparuti. Lo consegnò a Tina che lo lavò velocemente,
Arrivarono le cameriere che cambiarono le lenzuola e la partoriente. Tina ritornò e riconsegno alla madre il piccolo.
Julianne lo cullò un po' prima di attaccarlo al seno.
Tutti erano intorno a lei ad ammirare il piccolo miracolo che era avvenuto. Il sole fece capolino quella mattina di agosto salutando il 18 agosto 1855.

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