Amore

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Julianne ci mise molto per riprendersi fisicamente dal parto, questa condizione di fragilità la mandava in bestia, spesso piangeva perché si sentiva impotente. Passava le giornate tra il letto e il divano del soggiorno, spesso il marito la portava in giardino per farle prendere aria e sole, faceva caldo perché erano in piena estate, Nathan aveva un mese e mezzo, Julianne però non demordeva e voleva continuare ad allattarlo lei. Non mancavano i rimbrotti di Lucas, contrario a questa sua ostinazione. I fratelli però a turno stavano tutti con lei, le tenevano compagnia, si assicuravano che riposasse abbastanza e controllavano che mangiasse tutto.
Passarono i mesi ed era ormai ottobre inoltrato, Nathan andava per i cinque mesi. Marcus aveva pazientato che la moglie si riprendesse per poter ritornare ad approcciarsi in modo intimo con lei.
Una sera dopo aver portato Nathan nella nursery, Marcus decise di provare a sedurla.
Julianne era in piedi a guardare fuori dalla finestra, era buio, ma la luna riusciva ad illuminare discretamente il paesaggio sottostante.
Marcus la abbracciò appoggiando l'addome sulla schiena di Julianne, abbassò la bocca e le posò un bacio sul collo. Da prima sotto i baci leggeri del marito, la giovane  si rilassò, poi quando l'uomo iniziò a sfiorarle il seno, Julianne s'irrigidì. Tenendola racchiusa nell'abbraccio percependo il corpo rigido della moglie, Marcus le chiese  -"cosa c'è piccola mia?"
Julianne si giró per guardarlo in faccia, -"Marcus non mi sento pronta, io non..." non riusciva a spiegarsi e abbassò la testa. Marcus voleva comprendere se la riottosità della moglie era dovuta a riprendere i rapporti coniugali o la paura di avere un bambino. -"hai paura Julianne?"
-" io Marcus, non voglio avere un altro bambino, non adesso, ho bisogno di tempo Marcus, perfavore!"
-"mmmh, va bene Julianne, ti concederò del tempo prima di cominciare a cercarne un altro, aspetteremo che Nathan abbia un anno, ti sembra un tempo ragionevole mia bellissima signora?"
Julianne si rilassò subito e sorridendo al marito annuì.
Marcus la baciò e cominció a sciogliere i lacci della camicia da notte. Julianne si staccò dal bacio e guardò Marcus preoccupata -"cosa c'è piccola?"
-" mi hai appena detto che mi davi del tempo, perché mi stai spogliando?"
Marcus rise -" sciocchina di una moglie, il tempo che ti ho concesso riguarda la ricerca di un bambino, ciò non significa che rimango casto fino all'anno di Nathan, mi chiederesti troppo, e sai quali sono i miei appetiti." le disse spingendola nel letto, continuò poi il discorso  -"possiamo benissimo fare l'amore, starò attento io, non ti devi preoccupare, so come evitare una gravidanza.... Ora sei più tranquilla?"
Imbarazzata Julianne guardò il marito -" ecco io...è da tanto che non lo facciamo.."
-"appunto, troppo tempo."  Baciò la moglie tacitando ogni protesta.
Con le labbra Marcus le percosse la gola, scendendo dal petto, le baciò il ventre, passò a baciare i polpaccio sinistro, la gamba e la coscia, poi l'interno fino ad arrivare al  pube, Julianne lo respinse imbarazzata, cercò di frapporre una maggiore distanza dal marito.
Marcus la guardò, con uno sguardo calamitante, l'afferrò per le gambe e la riportò da lui e tenendola bloccata la ribaciò tra le cosce, Julianne perse la facoltà di ragionare, la leccò nel punto più sensibile, la penetrò con un dito facilitato dagli umori di lei. Julianne in poco tempo raggiunse l'apice del piacere lasciandola sconvolta per la facilità con cui il marito l'aveva fatta venire. Ancora attonita e appagata  non si accorse di quando il marito le si mise sopra, s'irrigidì quando lo sentì farsi strada dentro di lei, un lieve bruciore accompagnò la penetrazione.
-"rilassati piccola, sono dentro."
Cominció a scivolare dentro di lei con spinte lente e profonde, Julianne si sentiva di nuovo sopraffatta dal piacere crescente, circondò con le gambe la schiena del marito e continuarono quella danza insieme fino a raggiungere la vetta di estasi. Memore della promessa fatta, Marcus uscì prima di riversarsi dentro di lei, schizzandole il seme caldo e denso sul ventre. Poi il marito appoggiò la fronte su quella di Julianne. -" ti amo Julianne, ti amo tantissimo e farei di tutto per vederti felice."
Non glielo aveva più detto dal giorno del parto.
-" oh Marcus, a volte vorrei darti una botta in testa perché mi fai esasperare, ma mentirei se ti dicessi che non ti amo! Anch'io ti amo Marcus."
E si baciarono. -" oh che pasticcio che ho fatto" disse Marcus guardando il suo e il ventre di Julianne.  -"è meglio ripulirsi,vado a prendere lo straccio e il catino."  Ridendo i due coniugi si pulirono.

Il piccolo Nathan cresceva a vista d'occhio, il suo primo Natale lo festeggiò ricevendo tanti ninnoli da parte dei nonni e dei zii che lo adoravano.

Anche la costruzione dell'ospedale cresceva, avevano finito di costruire una parte abbastanza completa, li sarebbe sorto la parte in cui avrebbe lavorato Lucas. Purtroppo i fondi cominciavano a scarseggiare, avevano quasi finito i soldi che avevano messo da parte, anche quelli che Lucas aveva ricevuto con la nascita del nipotino, per altri 50.000 dollari avrebbero dovuto aspettare, e anche parecchio.
Marcus era dispiaciuto, non voleva sforzare Julianne più del dovuto, le aveva promesso di aspettare l'anno di Nathan, mancava meno di un mese al suo primo compleanno.

Julianne organizzò un grande ricevimento per festeggiare il compleanno del suo bambino .
Aveva allestito una grande festa, sfruttando il giardino di casa e l'aria tiepida di fine maggio.
Vennero tutti i conoscenti della famiglia Carter,i Spencer, i genitori e tanti amici.
Furono serviti, muffin al cioccolato, torte ricoperte di glassa, accompagnate da limonata fresca e tè.
Il piccolo aveva ricevuto molti doni da parte di tutti gli amici e parenti di famiglia.

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