"Hey! Svegliati."
Controllo l'orario.
"Ma sono solo le sei di mattina."
"Si appunto, sono riuscito a dormire bene stanotte, ma la nostra sfida continua ancora, perciò alzati."
"Ugh! Fanculo."Quando avevo detto di voler recuperare il ritmo, la routine, le abitudini, non intendevo alazarmi all'alba.
Intendevo non bere, non fumare, fare attivitá fisica, ma non vivere come gli anziani."Dove stiamo andando di preciso?" dico con il fiatone per la lunga camminata.
"Te lo mostreró."
Arriviamo su una spiaggia deserta, priva di voci, prima di gente.
Il rumore delle onde, che bagnano la sabbia rendendola più scura, producono una piccola schiumetta bianca.
La luce del sole che sta per sorgere riflette nel mare, il cielo é arancione, ma all'estremitá si fonde con il viola.
Un leggero vento sposta i miei capelli che finiscono sul mio viso.
Lui si ferma e mi guarda.
"Non sono uno a cui piace il mare, ma é piacevole correre sulla riva."
Perché non possiamo starcene qui fermi?
Mi fanno male i piedi, sono stanca e ho tanta fame.
Però non molleró.
Perché se lo facessi, finirei per perdere.
Ed io odio perdere.Senza nessun preavviso comincia a correre.
Come se correndo si alleggerisse, si liberasse da tutte quelle catene, quelle catene pesanti di cui tutti noi non ricordiamo dove abbiamo messo le chiavi.
Spesso siamo convinti che le possegga qualcun'altro.
Invece non é così, possediamo noi tutte queste chiavi, ma questo non lo sappiamo.
Perché ci diamo per vinti.
Perché ci affidiamo alle persone o semplicemente non lo facciamo.
Nessuno sa cos'é giusto e cosa é sbagliato.
Non sappiamo se sia giusto fidarsi o meno delle persone.
Non sappiamo se essere felici per se stessi o essere felici per gli altri.
Non sappiamo nulla.
Non c'è un metodo per vivere la vita bene.
L'unica cosa sicura che sappiamo é che un giorno tutti noi lasceremo questo pianeta per sempre, perché non lasciare un marchio?
Anche se ne saranno a conoscenza poche persone, abbiamo la possibilità di lasciare la terra con orgoglio.
Quindi alziamo il culo e facciamoci invidiare da tutti.
Rompiamo gli schemi e raggiungiamo i nostri obiettivi.Con i piedi doloranti lo seguo accelerando il passo, per poi andare sempre più veloce.
A poco a poco, i miei pensieri si dissolvono.
Senza accorgermene inizio a sorridere quando riesco a sorpassarlo.
Continuiamo per altri venti minuti, finchè non siamo entrambi sfiniti.
Stende la sua schiena lanciandosi dove la sabbia è ancora morbida e asciutta.
Mi lancio anche io dato che le ginocchia stanno cedendo, ma qualcosa va storto e invece di appoggiare la pancia sulla sabbia la appoggio sulla sua.
I nostri visi erano separati da qualche centimetro.
Ridiamo entrambi.
Giocherella con i miei capelli di tanto in tanto accarezzando il mio lobo con le sue dita.
"Non è la prima volta che scambi una cosa per un'altra, sicura di vederci bene?" domanda ironicamente.
"Ci vedo benissimo."
Smette di guardare i capelli e si rimette a guardare me.
"Allora lo hai fatto a posta?"
Non ha nemmeno il solito sorriso, mi guardava solo negli occhi, senza emozione, anche se è ovvio che ne provasse una.
Forse la mascherava, ma le mie mani sono troppo distanti dal togliergli la maschera.
Come se vivessimo nel buio, non saprei dove mettere le mani, ma anche se riuscissi a togliergliela, vedrei davvero il vero volto?Io non l'ho fatto a posta.
Allora perché ho così tanta difficoltà a dire di no?
Forse perché alla fine era quello che volevo accadesse."Allora? Non so se ora devo baciarti o no. Fa' presto." disse con la sua voce rauca, ma non troppo.
Mi guardò le labbra.
Questo bastò a farmi arrossire.
Spero che non sia rossa come un pomodoro, ma il caldo che sento alle guance dicono tutto.Avrei voluto dirgli:
"Che importa se era mia intenzione o no? Baciami e basta e facciamola finita."
Ma dalla mia bocca esce solo una fastidiosa frase."Andiamo, mi è venuta fame."
Il moro fa spallucce e si alza, come se già sapesse che avrei fatto una cosa del genere.
Questo mi ha ferita un po'.
Tuttavia, sono io che ho risposto così.
L'importante è che non si arrenda con me.
Io voglio essere sicura delle conseguenze delle mie azioni, voglio pensarci per bene invece di finirci a letto per poi evitarlo.
Quindi voglio che mi aspetti.
Si accende una sigaretta come se non fosse accaduto nulla di spiacevole.
"Me ne dai una?"
"No, non ho ancora intenzione di perdere."
L'ha presa seriamente anche lui.
Va bene, non me lo aspettavo.Con il mal di schiena alterato, mi infilo una maglia nera e un jeans strappato chiaro.
Non ho di certo dimenticato che oggi avremmo dovuto vederci con Hawks.
Dovevamo incontrarci tutti e tre nel posto dove andavamo da bambini.
Arrivo per prima, lo faccio a posta.
Al covo sono sommersa da una marea di persone, la tranquillità un po' mi manca.
Il posto non è cambiato.
È pieno di foglie secche, le panchine sono rotte, ci sono pezzi di legname bruciacchiati ovunque, piume di uccelli e pozzanghere d'acqua.
Mi siedo su una delle panchine rotte.
Accendo una sigaretta che avevo in tasca per caso.
In lontananza noto un'auto parcheggiata abbastanza familiare.
Mi avvicino per capire meglio.
Quella non è la macchina di...
"Sei già qui?"
"Quella non è l'auto di tuo...cioè..."
Intendevo suo padre, Endevour.
"Cazzo, cazzo, cazzo!"
Sembrava entusiasta.
Si guarda intorno assicurandosi che non ci sia nessuno a guardarlo.
Dopodiché tira fuori una bomboletta spray di pittura.
Scrive su di essa:"Succhiacazzi"
"Questo non dirlo al pennuto." mi dice ridacchiando.
Faccio segno di cucirmi la bocca.
Nel mentre, dietro di noi, appare proprio lui.
"Puntuali, eh?" dice.
"Tu no, eh?" dico provocandolo.
"Già, beh, le celebrità si fanno attendere."
"Ma smettila." risponde il moro.
"Uccellino, ci devi delle informazioni." avviso.angolo scrittrice o scrittorr boh
neri o grigi?
marroni o rossi?
leggins luccicanti
io non tolgo baby io strappo andiamo🎸🎸
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Cuore di ghiaccio (DabiXReader)
Romance-Nel primo capitolo,"Pazzia" ci sarà una scena di tentato suicidio -Varie scene di omicidio -Ci saranno lemon -Linguaggio con parole forti -Niente di prevedibile o quasi i mean,modificherò alcuni avvenimenti e aggiungerò COSE -Contiene un po' di kir...