Capitolo 15

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«Ahia - gridò Simon – Fa male»

«Se tu stessi fermo con la mano non farebbe così male» lo rimproverò Wilhelm.

L'infermiera li aveva cacciati dalla sala dando loro solo un kit per medicare la ferita, che dalle sue parole non era nulla di troppo grave, perché non aveva tempo di seguire così tanti ragazzi tutti insieme.

Ed era per questo che i due ragazzi si trovavano nello spogliatoio della scuola con cotone e disinfettante in mano cercando di fermare il sangue che continuava a scorrere dalle nocche di Simon.

«Brucia Wille» si lamentò Simon

«Ho quasi finito, cerca di distrarti»

Simon si guardò intorno, cercando qualcosa su cui focalizzare la sua attenzione fino a quando i suoi occhi si posarono sul volto che aveva di fronte. Fissò i tratti del biondo davanti a lui che sembrava del tutto concentrato a curare la sua mano. Gli zigomi tesi, gli occhi fissi, la fronte lucida. E non poté fare a meno di sentire la pancia iniziare a formicolare quando si concentrò sulla sensazione di sentire la mano di Wilhelm che accarezzava la sua, che la toccava come se fosse la cosa più preziosa dell'universo.

Era in silenzio da qualche minuto e per questo Wilhelm alzò la testa per controllare cosa avesse catturato così tanto la sua attenzione. Quando vide che l'oggetto delle sue distrazioni era proprio lui, arrossì di colpo e abbassò gli occhi.

Vide Simon sorridere d'istinto e Wilhelm non riuscì a trattenersi dal curvare a sua volta le labbra all'insù.

«Comunque...bel pugno» disse ridendo il principe

«Mi stai facendo un complimento per aver spaccato il naso ad August?» chiese il riccio trattenendo una risata.

«Ehi sono contro la violenza...ma se lo meritava»

Lo sguardo di Simon si fece improvvisamente più cupo: «Già»

Wilhelm se ne accorse e con tono dolce gli disse: «Vuoi dirmi che è successo con Sara?»

Simon sospirò: «Ho scoperto di lei e di August. E sapeva del video, ma ha scelto comunque lui..un po' come hai fatto tu» lo colpì Simon.

E Wilhelm lo prese in pieno stomaco. Ma doveva essere paziente, non sarebbe stato facile avere il suo perdono ed essere lì, insieme a lui, era già tantissimo.

«Non ho scelto lui. Non lo sceglierei mai..lo sai che fingo e basta con August»

«Sì, ma non mi fa sentire meglio»

Wilhelm stava per controbattere quando Simon riprese la parola: «Però grazie..di essere stato dalla mia parte intendo. Ti hanno visto tutti»

«Ho fatto quello che era giusto» si limitò a dire il biondo

«Avresti potuto andare da lui» disse Simon

«Si..avrei potuto» rispose Wilhelm mettendo la garza intorno alla mano del moro. Finito il bendaggio lo guardò e sorrise perché sì, avrebbe potuto andare da August, dimostrare di essere dalla sua parte e che con Simon non aveva nulla a che fare. Ma questo pensiero non gli era passato per la testa nemmeno un istante. E il corvino lo capì, per questo ricambiò il sorriso e decise di aprirsi con lui.

Mentre Wilhelm si alzava per recuperare nella cassetta del pronto soccorso un po' di ghiaccio, Simon riprese parola: «Ho cacciato Sara di casa».

Wilhelm lo guardò senza dire niente, così il corvino aggiunse: «Continuava a dire di voler venire a vivere qui a scuola, che a casa nostra è tutto una merda. Quando ho saputo di August non ci ho visto più e le ho detto di andarsene. Sono il peggior fratello del mondo? Rosh dice che ho fatto un casino»

simonxwilhelm - What if?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora