Capitolo 20

1K 48 28
                                    

Fu un brivido di freddo a svegliare Simon la mattina dopo. Quando lentamente i suoi occhi misero a fuoco la stanza intorno a sé, si rese conto di essere totalmente scoperto perché la presenza di fianco a lui si era impossessata completamente delle coperte, lasciando il corvino a petto nudo coperto solo da un leggero lenzuolo.

Sorrise allungando una mano per cercare di prendersi una punta di piumone che avvolgeva Wilhelm come un cannolo. Ma tirò troppo forte perché improvvisamente sentì:

«Ehi...le mie coperte» si lamentò Wilhelm con una voce incomprensibile per il sonno e gli occhi ancora chiusi.

«Sei un egoista, sto morendo di freddo» rispose Simon divertito.

E quando Wilhelm aprì gli occhi per controllare e si accorse di aver – davvero - rubato tutte le coperte al suo ragazzo lasciandolo completamente nudo, fece un sorriso dispiaciuto: «Scusa, non me n'ero accorto»

«Non fa niente, mi scalderai tu» disse ridendo Simon gettandosi completamente fra le braccia di Wilhelm che non perse un secondo prima di abbracciare quel corpo infreddolito e coprire entrambi con le coperte.

«Buongiorno», disse Simon strofinando il naso sul collo del biondo e lasciandogli un lieve bacio.

«Buongiorno a te» rispose l'altro, accarezzandogli i capelli e baciandogli la fronte con tenerezza.

«Stai bene?» chiese Simon un po' titubante.

«Non sono mai stato meglio» disse Wilhelm sinceramente, stringendolo un po' più forte per fargli capire che non stava mentendo.

«Avevo paura di svegliarmi e scoprire che non fosse reale» disse invece Simon posando le labbra sul suo petto.

«Beh direi che è stato molto reale» lo provocò Wilhelm.

E Simon scoppiò a ridere, le labbra che fecero vibrare la sua pelle provocando un brivido al principe.

«Voglio stare così per sempre» disse Simon, lasciandosi andare a tutte quelle carezze.

«Manca poco, te lo giuro» lo rassicurò Wilhelm «Basta fingere, basta stare male. Ora voglio solo essere felice»

«E con me sei felice?» chiese Simon pur immaginando la risposta. Voleva solo sentirselo dire, di nuovo. Come se tutta la notte non fosse stata sufficiente.

«Non sono solo felice. Sei tutto Simon» disse Wille con una serietà che gli fece perdere un battito «Sei ogni cosa bella, ogni cosa complicata. Sei pace e sei il mio caos. Cazzo sei così tanto, non ne hai idea. E lo so che è super sdolcinato ma se solo tu sapessi cos'ho dentro di me...»

«Lo so, davvero lo so. Sei lo stesso per me. E ti amo da matti» disse Simon guardandolo negli occhi e appoggiando la fronte nella sua, ancora uno sopra l'altro con le gambe incrociate.

E Wilhelm cercò di trasmettergli con lo sguardo tutto quello che provava, l'intensità di quel sentimento.

«Ti fidi di me, vero?»

«Si, Wille. Mi fido»

«Intendo..ti fidi davvero? Sul fatto che voglio dirlo a tutti e-»

«Ti credo, Wilhelm. Davvero»

«Ma-»

«Stai cercando di farmi cambiare idea?» chiese Simon ridendo di fronte a tutte quelle proteste.

«No, cosa? No. È solo che..» cercò di spiegarsi Wilhelm.

La verità è che era terrorizzato. Terrorizzato che Simon potesse cambiare idea, pentirsi di quella scelta e scappare di nuovo da lui.

simonxwilhelm - What if?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora