If I Come Back?

Capitolo 4

"Mamma?" Domando raggiungendo la cucina.

Chloe mi indica il frigo con la bocca piena e io sorrido trovandola buffa. C'è un foglietto attaccato sopra, lo prendo accigliata.

Morgan mi ha chiesto di coprirle il turno ed ho accettato, starò fuori tutta la giornata, non aspettatemi per cena. Ho già sistemato il bucato e riordinato casa (eccetto le vostre camere, non volevo svegliarvi).
Per Allison: puoi andare a fare la spesa? Si è svuotato tutto.
Vi voglio bene, mamma.

"È già la seconda volta in questa settimana e poi di domenica!"

La mamma, da quando papà ha lasciato Miami, passa giornate intere in ospedale e quando è qui a casa e come se fosse altrove, sorride, ci chiede come abbiamo passato la giornata e poi si trascina in camera con il suo calice di vino. Ha sempre l'aria stanca, gli occhi spenti, la testa chissà dove. Odio papà per quello che le ha fatto, per quello che ci ha fatto. Come puoi fidarti di qualcuno se anche una persona come lui, così devota nella giustizia, nella verità, nella disciplina e predicante di valori, si rivela per non essere chi hai sempre creduto fosse.
Quando ero piccola e mi appollaiavo sulle sue ginocchia, ascoltavo i suoi discorsi su quanto fosse importante credere in un mondo migliore, fatta di gente migliore, nonostante il suo lavoro, nonostante vedesse quanto c'è di più oscuro nell'essere umano, e io lo ammiravo così tanto, come ha potuto? Come ha potuto mentire e tradire ed essere così vile?!

"Ally" Chloe mi richiama e mi accorgo che ero con lo sguardo perso e sto stringendo forte i pugni. Mi riprendo in fretta mentre mia sorella mi osserva corrucciata, vorrei non doverla vedere sempre così in pena per me, sono io la sorella maggiore, io dovrei prendermi cura di lei e Chloe per quanto sia brava a celare tutto ciò che prova dietro a luminosi sorrisi, soffre quanto me per papà, forse anche un po' di più. Non è giusto che abbia tutto questo sulle spalle, dovrebbe vivere la sua età spensierata, almeno lei.

"Ho preparato il pranzo, delle lasagne pronte in tre minuti, o almeno così dice la scatola." Indica il microonde vicino al frigo, così prendo un piatto e me ne metto una porzione. Non sembrano esattamente delle lasagne..

"Non hanno un bell'aspetto ma non sono così tremende per essere delle lasagne pronte, diciamo mangiabili" con qualche perplessità mi siedo di fronte a lei e prendo una forchetta, non so se ho il coraggio di mangiarle nonostante stia morendo di fame.

"Scusa, non sono brava in cucina come te e la mamma ma volevo farti trovare qualcosa, tu mi prepari sempre da mangiare" mi dice imbarazzata e nel suo viso c'è dello sconforto ma io mi affretto subito a sorriderle.

"In realtà non vedo l'ora di assaggiarle, hanno un ottimo profumino" mento, ma lei si raddrizza subito e torna allegra e perciò fingerò di star degustando il miglior pranzo della mia vita.

"Ho messo la salsa è aggiunto più formaggio" mi informa fiera e io faccio il mio primo boccone sotto il suo sguardi pieno di aspettative.

"Allora?" Sono orribili. Mando giù con qualche difficoltà e sfoggio il mio più finto sorriso.

"B-buonee" sono pessima a mentire.

"Davvero? Allora sto migliorando!"
Annuisco e lei batte le mani contenta.

"Potrei preparare anche la cena? Sai credo mi piaccia cucinare, così tu e la mamma non dovrete preoccuparvi anche di questo."

No anche la cena no.

"Avevo già in mente qualcosa..." inizio e il suo viso si spegne, credo ci tenga davvero tanto a farlo, forse crede che così facendo si possa rendere più utile per noi ma non deve, fa più di quanto crede senza neanche immaginarlo.
Poi la osservo ed era davvero felice per così poco e non la vedevo così da tanto che non riesco a negarglielo.