If I Come Back?

Capitolo 6

"Non vi sembra tutto un po' piatto ultimamente?" Osservo Jayden come se avessi qui davanti un alieno.

Lui sembra essersene accorto e si tira su.

"Che c'è? Che ho detto di strano?"

Siamo ai tavolini esterni, è ora di pranzo ed è già passata una settimana da quando sono tornata qui a Miami.

"Sul serio Jay?" Charlotte lo fulmina con lo sguardo mentre addenta un'altra forchettata delle sue strane insalate di verdure lesse.

"Dicevo tanto per dire" fa spallucce e si da un occhiata attorno, soffermandosi dove provengono alcuni schiamazzi.

Qualche tavolo più in là infatti ci sono tutti. Ashton, Nate, Christopher, Savannah, Nara, Vanessa, Andie e alcuni giocatori.

"Dovresti andare a salutarli" esordisco e lui mi guarda disorientato, così faccio un cenno con la testa verso loro.

"Oh no, stavo solo.."

"Jayden, apprezzo che tu anzi, che voi due mi tenete compagnia ma non devi certo avere il mio permesso o sentirti in colpa se vuoi andare da loro. Per me non ci sono problemi." Gli sorrido sincera e lui esita qualche istante.

"Devo solo dire una cosa a Nate e Carl e torno subito" dice alzandosi.

"Forza vai!" Lo rimprovero e lui annuisce e mi sorride prima di afferrare una mela e alzarsi dal tavolo per raggiungere loro.

"Ehi ehi ehi, è qui la festa?!" Lo sento urlare quando è da loro.

Felice, spensierato, è questo che vedo.

Una strana sensazione si impossessa dentro di me, gelosia.

Lo so, non dovrei provarla ma non riesco.
Ogni qualvolta vedo Jayden o Charlotte allontanarsi da me per raggiungere gli altri, questa megera s'impossessa del mio corpo.

Sono gelosa nel vedere Jay e Char voler stare con loro, come se stessero con me per senso del dovere o pietà e l'idea mi logora terribilmente.
Io non voglio questo, non voglio che stiano in bilico così, voglio che si sentano liberi di far ciò che sentono senza dover badare a me, senza pensare che potrebbero ferirmi.

"Vale anche per te" Charlotte solleva il capo dal libro che sta leggendo e mi osserva stranita.

"Quello che ho detto a Jayden, io sto bene così. Sul serio" Charlotte si gira per un secondo osservando il tavolo dove, fino a pochi mesi fa, anche lei, anche io, eravamo lì.

"Non sono poi tanto la benvenuta anche io lì" dice riferendosi ad Ashton, poi si volta e fa spallucce riprendendo a leggere.

"Però.." inizio ma lei chiude il libro e m'interrompere.

"Che io non condivida la tua decisione già lo sai e ti conosco abbastanza da sapere quanto tu possa essere testarda avvolte" mi ricorda e io sposto lo sguardo.

"Ma sei mia amica All, e non ti lascerò sola" aggiunge poi e io torno a guardarla, questa volta, dopo tanto tempo, le mie labbra si incurvano in un enorme e sincero sorriso.

"Ora finisci di mangiare testa dura, ci resta ancora l'ora di storia d'affrontare" fa una smorfia contrariata e io scoppio a ridere.

Se non avessi lei al mio fianco, a sostenermi nonostante tutto, non so quanto avrei potuto reggere, sopportare tutto questo, stare qui, in questa città un altro anno, sola.

Charlotte inizia a borbottare qualcosa sulla ricerca di storia che dovevamo fare ma io smetto di ascoltarla. Il mio sguardo cade di nuovo oltre le sue spalle, a quel tavolo e s'incronia con quello di Savannah.