Un incontro spiacevole

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Una lacrima, un'altra, e un'altra ancora, presero a rigare il  dolce viso della giovane Marinette. Un pigiama di lino freschissimo, l'avvolgeva,delle pregiatissime lenzuola di seta rossa la proteggevano dalla prima frescura di Settembre, che da qualche giorno, stava dando tregua ai parigini ,dal caldo incessante, di un'estate, ormai alle porte.
Ma il corpo di Marinette, era ormai madito di sudore,e dalle labbra un respiro irregolare stava diventando pian piano sempre più affannato... Di colpo la ragazza ,spalancò gli occhi, e portò le mani al collo ,come se potessero aiutare a regolarizzare il suo respiro ,ma invece, la gola prese a bruciare violentemente, il corpo a muoversi, in preda a spasmi di terrore ,in modo sconclusionato...Avrebbe voluto urlare ,chiedere aiuto ,ma alcun suono fuoriusciva dalla sua bocca... Cercò di arrivare all'interfono ,ma i movimenti tremolanti delle mani lo fecero cadere...questa volta ,sarebbe finita ...I battiti del cuore ,non accennavano a voler rallentare ,e a quel punto nessuno riusciva sentire ,cosa stava succedendo. Il suo corpo continuava a contorcersi ,e quando cadde per terra ,udì la porta della camera spalancarsi finalmente ,come se qualcuno avesse ascoltato le sue preghiere.
La ragazza dinanzi a lei, si inginocchiò al suo fianco ,e presa dallo spavento ,cominciò a praticare un massaggio cardiaco ,ma non funzionò, non era quello di cui necessitava la sua amica...Allora prese l'interfono ed urlò:
-"Un medico svelti ,c'è urgente bisogno di un medico".
Zoe ,sollevò Marinette sulle sue gambe ,e cominciò a cullarla ,a cantare una dolce melodia ,con le labbra appoggiate ai suoi capelli...
La giovane fu sorpresa ,nel vedere come un semplice gesto come quello ,ebbe pian piano ,il potere di calmare quella giovane donna ,che aveva sempre visto lottare ,per difendere il bene di tutti ,e che mai avrebbe creduto, di vedere ,tanto piccola e fragile.
All'arrivo del medico ,Marinette aveva ripreso colore, ed il cuore ormai ,si era regolarizzato. Abbracciò l'amica ,che le aveva salvato la vita ,da un attacco di panico molto violento...Le sembrava avesse avuto un incubo ,eppure non ne era completamente sicura...Aveva sentito delle mani ,che le stringevano il collo ,aveva sentito l'aria ,venire a mancare drasticamente nella gola...Le era sembrato un incubo ,allo stesso tempo però, le pareva così reale e confuso ,da non essere certa neanche lei ,di quel che le era capitato...Voleva parlarne con Zoe ,ma non voleva mettere a nudo ,i suoi pensieri...Non voleva che anche lei cominciasse a credere ,che fosse pazza.
Era ancora sul pavimento, la sua amica, era andata a prenderle un bicchiere d'acqua ed un'aspirina ,si stava massaggiando le tempie ,per cercar di far sparire le fitte che le provocava un forte mal di testa,quando qualcuno entrò nella stanza ,quella che Zoe ,le aveva gentilmente offerto, per qualche giorno...
Una ragazza bionda,alta poco più di lei ,la guardava con aria altezzosa mista a disgusto:
-"Non avrei mai pensato, di vederti in questo stato Dupain-Cheng ...non avrei mai pensato di rivederti al dire il vero ,ma questa volta hai  decisamente abbassato lo standard, a cui ero abituata...cos'è, non ti senti bene ?!-disse in tono di scherno-"se vuoi posso aiutarti io ...-disse con un sorriso malefico, prendendo un vaso con dei fiori dentro ,e rovesciando il contenuto, sulla testa della povera Marinette ,che rimase spiazzata ,da quello che era appena avvenuto.
Con i capelli, e la maglia zuppi, la mora ,restò a guardare la bionda ,senza dire una parola ,che sculettando presuntuosamente,abbandonò la camera e la ragazza in modo impetuoso.
Marinette, sembrava avesse disegnato sul viso ,un enorme punto interrogativo ,ancora non capiva cos'era successo...
Quella giovane donna, aveva fatto intendere esplicitamente, che si conoscessero ,prima del suo rapimento, non solo ,aveva mostrato, che il suo disprezzo ,nei suoi confronti, questa volta ,non c'entrava assolutamente, con la sua pazzia. Questa consapevolezza, l'aveva sconvolta parecchio, e quando chise spiegazioni a Zoe ,la donna ,non fece altro che giustificarla, accennando al fatto ,che non stava passando affatto, uno dei migliori periodi.
-"Mi stai dicendo, che per lei questo è un brutto periodo?!ma forse lei ,o anche tu ,state dimenticando, che sono stata rapita ,drogata  ,accusata di pazzia...vuoi che continui?"-,chiese agitata Marinette, come se riparlare di quegli avvenimenti, le mozzassero il respiro..."Nonostante tutto ,non aggredisco la gente senza alcun motivo".
Quell'incontro spiacevole ,era stato letteralmente, una secchiata in faccia per lei... Lei che cercava di essere sempre così gentile con tutti, non accettava di essere il motivo di malumore ,per nessuno. Avrebbe voluto spiegare, che i dissapori avuti ,erano parte del passato, e che non c'era alcun motivo ,affinché non potessero ricominciare, ma Zoe la fermò :"Ascolta, Chloe, è il tipo di persona, abituata ad ottenere tutto ciò che desidera ,e questo la rende estremamente egoista...Non riuscirai a cambiare quello che prova per te ,a meno che tu non faccia quello che ti dice lei ,che ti renda il suo burattino ..."
-"E cos'è, quello che vuole lei?"
-"Sai ,non ne sono estremamente sicura ,ma credo ,che voglia ,che tu stia lontano da Adrien!"
Marinette, rimase attonita ,quella consapevolezza inaspettata ,la stava sconvolgendo più del dovuto forse ....
Forse ,era davvero sbagliato ,il suo coinvolgimento con il giovane Agreste, come tutti continuavano a sostenere... Ma allora ,perché lei ,seppur negasse a sé stessa ,del suo coinvolgimento sentimentale ,come dicevano tutti ,trovava quell'idea semplicemente assurda? Perché, non riusciva a cercar di recuperare tutto quello che aveva perduto ,il suo lavoro ,la sua famiglia, invece di rimanere aggrappata a quel senso di giutizia, che le  stava rendendo la vita quasi un inferno?
Nonostante, l'unico incontro con il ragazzo in questione, Marinette sembrava essere rimasta stregata ,da quello spiraglio di luce ,da quel lieve bagliore ,che il giovane aveva lasciato trapelare ,da quell'abbraccio ,che le aveva donato ,in quel momento cosi buio ,per loro...Avrebbe fatto di tutto affinché, quella luce ,tornasse a splendere ,perché lei lo sentiva ,Adrien era un essere lucente, dotato di una bontà d'animo estrema, nascosta da quel suo lato buio ,che aveva preso il sopravvento, per difendersi ,dalle insidie della vita.
Quando un raggio di sole ,le accarezzò il viso,attirandola sul terrazzino della camera ,rimase estasiata, nel guardare  il panorama  della città, che appena sveglia ,riprendeva a vivere...
Una risata dal suono acuto ,la destò dai suoi pensieri...
Era lei , appoggiata al parapetto  della stanza accanto ,la guardava con disprezzo ,mentre dalla bocca fuoriusciva il fumo della sigaretta, che teneva tra le dita...
-"Ti distruggero'Marinette ,lo sai vero? Riuscirò dove gli altri ,non sono riusciti...Disintegrero' quell'aura di bontà, che ti sei costruita ,e così sarai persa ,come mi sono sentita io ,quando hai rovinato tutto.."
-"Non starò al tuo gioco Chloe, non sarà così facile abbattermi...l'odio non porta a nulla ..."
Ma fu interrotta dalla bionda ,che con fare minaccioso ,si avvicinò, con sguardo sprezzante e disse :
-" È solo una battaglia quella che hai vinto mia cara ,ma la mia vendetta ,mi farà vincere la guerra ,e non dovrò più sentir parlare di Marinette Dupain-Cheng ",sputo' fuori tutto di un fiato ,soffiando il fumo sul viso della mora ,con disprezzo.
Marinette, rimase con i denti digrignati, e i pugni serrati ,a guardare, mentre con un colpo di coda ,tornava altezzosa ,nel suo appartamento.
Ma subito si riscosse ,quel sentimento di risentimento, non le apparteneva...dopotutto non doveva essere facile crescere in quel luogo ,sfarzoso certo ,ma che non era assolutamente  consono chiamare casa ...Per quanto potesse sembrare lussuoso e confortevole, aveva una grande mancanza...un sentimento chiamato amore ,senza del quale ,un posto ,non è degno di essere chiamato tale.

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