L'aria, tutt'ad un tratto si era fatta frizzantina ,portando con sé odori e suoni,ma soprattutto emozioni...
Marinette con le braccia tese lateralmente, ancora sul cornicione del suo terrazzino ,alle prese con la gestione di un cuore tumultuoso e della sua ira ,che sembrava mozzarle il fiato, udì un suono, melodico, triste e iracondo che rispecchiava perfettamente quel che era il suo animo... Lo senti'piano ,lontano poi le parve che si avvicinasse ,trasportato da quell'alito di vento che le accarezzava la pelle ,che le scompigliava i capelli, permettendole di bearsi di quella melodia che aveva richiamato i suoi sensi. Le note fluttuavano nell'aria leggere e decise allo stesso tempo, incantevoli,sublimi ma contemporaneamente prorompenti .
L'animo di Marinette si riscosse ,l'incanto di quella note sembrò risvegliarla da quello stato d'ira funesta che l'aveva portata sin li ,portandola ad aprire gli occhi e a cercare la fonte di quella melodia ...
Restò ad assaporare furtivamente, l'incanto che si protraeva dalle corde di quel violino ancora e ancora ,parendole che le appartenessero ad ogni nota ,sempre più...
Gli occhi attenti carpirono l'immagine di un giovane uomo ,che con tutta l'anima ,le stava regalando la magia del suo strumento. La giovane senti'un colpo allo stomaco quando le sembrò di riconoscere la sagoma del suo interlocutore, di colui che la stava incoraggiando a superare quel difficile momento di sconforto... Adesso ne era sicura ,quella melodia l'apparteneva, narrava il suo stato d'animo con esattezza e precisione e la esortava ad avere forza ,a lottare contro tutti i dolori che il mondo le avrebbe gettato addosso...
Marinette in un impeto ,scavalco'il parapetto, e corse lungo le scale della sua abitazione, saettandosi fuori dall'edificio ,ma quel ragazzo ,il giovane violinista che le aveva fatto vibrare anche l'anima ,era sparito ,dileguandosi tra la folla di turisti ,e parigini che affollavano le strade ,in una calda sera d'estate.
Provo'a cercarlo nei vicoli ,tra la gente che discorreva allegramente tra le viuzze seduti ai tavolini di un bar ,tra la moltitudine di persone, che tornava stanca a casa, dopo una faticosa giornata di lavoro...niente ,il giovane si era dileguato ,come fumo d'innanzi ai suoi occhi, senza lasciar carpire però bene la sua l'immagine .
Che fosse stato davvero quello il suo intento ?!...lasciarla in bilico tra le sue incertezze ,perché Marinette da un lato ,era estasiata da un tale talento ,ma dall 'alto era enormemente spaventata dalla capacità di questo giovane uomo ,di saperle leggere dentro senza alcun problema.
Non che ci volesse molto a capire ,che fosse in uno stato rabbioso ,risentito ,dopotutto era in bilico sul cornicione del suo terrazzino...ma perché fuggire ,dopo averle regalato delle note piene di dolcezza e speranza, incoraggiandola a sforzarsi di andate avanti?
Tutto questo trambusto ,non aveva fatto che aumentare la sua inquietudine e sebbene fosse meno adirata di prima ,la tranquillità ormai ,non sapeva neanche che profumo avesse .
Continuò a vagare per la città fino a tarda sera ,senza una reale meta ma solo quel gironzolare senza sosta ,stava pian piano sciogliendo il grosso nodo allo stomaco...Ormai esausta ,imbocco' la strada di casa ,passando d'innanzi all'auto di Zoe parcheggiata sotto casa sua...gli occhi di Marinette si spalancarono ,notando una busta da lettere bloccata nel suo tergicristallo .
Avrebbe dovuto essere eccitata ,avere voglia di scoprire il contenuto di quella busta ,ma il propio cuore era in subbuio ...sembrava stesse urlando "Pericolo ,pericolo ".
Girava e rigirava tra le dita sottili quel pezzo di carta, fin quando non decise ,di uscire sul terrazzino e lasciar cadere quella lettera ,abbandonandola alle onde del vento ,sperando portasse via con sé, i dubbi e i timori ,che si erano aggiunti ai già mille pensieri, che le facevano girare la testa.
La sagoma di quel giovane ,del violinista ,le sembrava terribilmente familiare ,e quel che stava elaborando la sua mente ,la spaventava a tal punto ,da non lasciar alcun spazio al sonno della notte.
Adrien ,le sue condizioni di salute ,le minacce di Nathalie, ed ora il violinista misterioso, vorticavano nella sua mente ,creando un senso di angoscia assoluto ...il tutto condito dai suoi terribili mal di testa, che non lasciavano spazio a tutto quel che avrebbe voluto avere in mente.
Il mattino seguente, il leggero bussare alla porta ,ridesto' la giovane dai suoi pensieri, e con il corpo dolorante ,neanche fosse passato sotto un treno, apri' la porta ,trovando una raggiante Zoe ad attenderla.
Quasi saltellando,la bionda entrò in casa con un sorriso raggiante ,mostrando il buon umore alla sua amica ,che al contrario suo ,era a pezzi . Marinette, non volle smorzare quell'entusiasmo, sforzandosi a sorridere interrogò l'amica, che presa dall'entusiasmo, raccontò dell'incontro con una persona speciale, con la quale sarebbe uscita quella sera stessa...non era più nella pelle e voleva che la sua amica ,da stilista qual'era ,le desse un consiglio su l'outfit da indossare.
Marinette, sembrò alleggerirsi un pochino parlando con la bionda, ch'era riuscita a distrarla dalle preoccupazioni ,e dagli avvenimenti del giorno prima ,ma il malessere le piombo' addosso nuovamente, quando Zoe estrasse dalla sua borsa una busta con il nome della stilista ,la stessa busta che la corvina aveva gettato via la sera precedente.
A Marinette il cuore tornò in gola immediatamente ,e quando Zoe si accorse del suo stato d'animo ,ignoro' l'ordine di strapparla della sua amica ,e apri' la lettera con cautela ,e la lesse:
Mia dolce musa ,
sono giorni che ti ossrvo ,ma che dico, in realtà sono mesi...nei tuoi occhi aleggia costantemente quell'aria di tristezza e sofferenza, e nonostante abbia voglia di alleviare il dolore che annega la tua mente ,solo oggi dopo che ho constatato che qualcosa o qualcuno ti abbia portato a scavalcare quel parapetto, dopo aver visto il tuo viso sprofondare in quel mare tormentato dei tuoi pensieri, ho deciso di mostrarti l'emozioni che provoca il mio strumento, di quello che può comunicare ,del coraggio che può dare una nota musicale accompagnate da mille altre ,e del messaggio che esse possano regalare.
Questo è il mio dono ,comunicare con le note ciò che contiene il mio cuore...da esse scoprirai ciò che non so dire con le parole ...quando ne avrai più bisogno ,la mia musica ti accompagnera ' ,ti salverà..."
Finita la lettera ,Zoe guardò Marinette severa ,chiedendo spiegazioni su ciò ch'era successo, sul perché non l'avesse informata ,ma la giovane stilista non rispose ,accocolandosi sulla sua spalla e godendosi l'affetto di un'amica sincera.
La lettera accartocciata ,giaceva in un angolo della stanza,pronta ad essere spazzata via ,con tutte le parole in essa contenute.
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La forza del perdono
FanfictionRiuscirà Adrien,a far capire a Marinette, che quello di cui lei è convinta è solo frutto delle malefatte di qualcuno che stava facendo di tutto, per tenerli separati?