Turbinio di riflessioni

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Anche quel giorno ,era cominciato, ma Adrien, non vedeva l'ora che finisse...
Ormai da una settimana a quella parte , i giorni non facevano che ripetersi inesorabilmente, uno peggio dell'altro.
Il caldo era straziante lì dentro ,e l'acqua ,si può dire che la dessero con il conta gocce....
Era tutto parte di un lurido piano...tutto pur di istigarlo a confessare ,qualcosa che non aveva commesso.
Anche quel giorno, due guardie lo prelevarono ,dalla cella di isolamento, in cui era rinchiuso, e lo trascinarono con forza ,nella sala degli interrogatori.
Non appena la porta fu aperta ,gli agenti lo spinsero  con forza all'interno, tanto che il  giovane Agreste ,fatico' a rimanere in equilibrio.
Questa volta ,era arrivato addirittura il generale ad interrogarlo ,con quell'aria di strafottenza ,il ghigno stampato su quelle labbra spesse, contornate da una folta barba: avrebbe dovuto terrorizzare il biondo, che però  ,rimase impassibile ,e un sorriso impertinente, gli adornava le labbra. Le mani erano legate con le manette dietro la sedia,il piede destro, batteva ripetutamente sul pavimento,impaziente ,e con la speranza che fosse finito presto, anche quel giorno Il suo odore ,era nauseante,non lo sopportava nemmeno lui ,ma quella erano le condizioni, per chi non confessava ,quello che loro volevano.
Le telecamere erano spente ,e dietro l'enorme specchio difronte a lui ,sapeva già, che a godersi lo spettacolo ,numerosi agenti, erano giunti ,come ogni giorno.
L'uomo,in alta divisa ,si posiziono' innanzi al giovane Agreste, con gambe e braccia incrociate, gli occhi socchiusi ,che sprigionavano altezzosita' .
Quando l'uomo, prese ad accarezzarsi la barba ,puntò dritto gli occhi in quelli del biondo ,cosi intensamente,che  sembrava ,che volesse perfolargli l'anima. Adrien non si scompose,non aveva alcuna intenzione di mostrarsi debole, agli occhi di colui ,che era giunto fin lì, con l'intento di terrorizzarlo.
Quando si decise a parlare ,l'uomo ,prese a girare intorno al prigioniero,e con fare perturbante, avvicinò il viso a quello del giovane, scrutandolo attentamente, quasi come ,se fosse capace di leggergli dentro. Adrien ,lo guardò con la sua solita insolenza, e in questo gioco di sguardi, nessuno dei due,sembrava ad accennare una resa .
-"Con il bel faccino che ti ritrovi, non dovrebbe essere difficile, avere il piede in due scarpe...ma quello che volevi ,era provare qualcosa di diverso vero?!non ti bastavano più tutte quelle che ti giravano intorno ,vero?!volevi assaporare il gusto del pericolo,del proibito ,vero?!!!-"con i denti digrignati avvicinò ancora il viso a quello del giovane, scrutando ogni suo cambiamento di espressione. Adrien però non demorse,  e continuò a stare in silenzio  ,come in tutti gli altri interrogatori...non gliela avrebbe data vinta.
Non ricevendo risposta ,l'uomo decise di calcare la mano...
-"Te la sei scopata ,contro la sua volontà,l'hai stuprata ,e quando hai deciso che quel gioco ,ti aveva stancato,l'hai uccisa,confessa bastardo?!"
Adrien ,aveva le orbite che quasi gli uscivano da fuori, il viso rosso per l'agitazione, i denti serrati, che battevano per il nervoso...
Lo stava provocando, e pian piano  stava riuscendo nel suo intento.
-"Quando poi,non sapevi più che fare ,hai deciso di cancellare tutte le tue tracce, incendiando la clinica dove tenevi la tua moretta preferita rinchiusa...ma non ti saresti mai aspettato invece ,che lei riuscisse a salvarsi ,e che avrebbe testimoniato contro di te!" A quel punto ,gli occhi del ragazzo ,cambiarono espressione, non aveva idea ,che la ragazza avesse testimoniato contro di lui ,nonostante lui,in realtà avesse rischiato la vita per salvarla. ..Avrebbe dovuto lasciarla bruciare viva si disse...ma non era sicuro del fatto, che si sarebbe sentito meglio...la sua coscienza, e i sensi di colpa, lo avrebbero tormentato...Ma allora ,perché fare la cosa giusta,non lo stava ripagando nella giusta maniera ?perché la vita ,gli stava riservando altro dolore?
Agli agenti, e forse alla Francia intera ,non interessava trovare il vero colpevole, gli bastava trovare un mal capitato di turno da incolpare ,incuranti di quella che poteva essere la verità...ma perché faceva così male ,sapere ,che anche lei ,credeva fosse colpevole di quell'orribile delitto?
Lui ,non l'aveva uccisa materialmente, ma per lui ,era come se l'avesse mandata a morire...era andata a cercare delle medicine per curare gli effetti della sua incoscienza...non avrebbe mai creduto, che questi sarebbero state le conseguenze, anche se lui ,non ne era consapevole ,e non avrebbe potuto bloccarla, si sentiva in colpa ,per non esserla andata a cercare, quando la sua salute era migliorata,ma come poteva immaginare che sarebbe finita così? Si diceva ,che meritava quel trattamento...ma caspita, se faceva male...
L'uomo ,vedendolo assente ,lo schiaffeggio',e quando i suoi occhi furono puntati nuovamente su di lui, continuò:
-"forse non sai ,che abbiamo trovato tracce di DNA praticamente ovunque ,sul corpo della donna morta,e quando confermeremo che è si tratta del tuo ,nessuno ,neanche Dio potrà più aiutarti. "
Il giovane Agreste, scoppiò in una fragorosa risata ,alla quale non seppe resistere...sapeva ,ne era sicuro, che non si trattava del suo ,avrebbero dovuto rimangiarsi tutte le accuse.
Ma l'ufficiale, contrariato da quella risata ,per lui inopportuna ,si avvicinò nuovamente al ragazzo, tirandiglj i capelli dietro la nuca ,tanto da tirargli  la testa all'indietro, e disse odiosamente
-"vedrai chi ridera' per ultimo.. quando conoscerai i tuoi compagni di cella ,ti passerà la voglia di ridere,bel biondino..."disse in tono canzonatorio.
A quel punto, Adrien non ci vide più, e lo guardò dritto negli occhi ,e gli sputo' dritto in faccia ,pronunciando una sola e unica parola:
-"fottiti".
Preso alla sprovvista, il generale ,gli sferro'un pugno nello stomaco,dicendogli:"per tre giorni, resterai senz'acqua...dovrai baciarmi il culo ,se ne vorrai...e ricordarti, potrai anche fare il duro ,ma sappi che ti piegherai,prima di quando tu possa pensare "
In quel momento, entrò un agente, sussurando qualcosa all'orecchio del generale, e lo sguardo dell'uomo, quasi si illuminò...
-"Sai ,c'è una certa moretta di tua conoscenza, che sta facendo un gran baccano ,pur di parlare con te...credo voglia sputarti in faccia tutto il suo odio ...ma non è permesso ricevere visite ,di nessun tipo, a chi è prigioniero in una cella di isolamento...ma potrei chiudere un occhio ,se qualcuno qui presente ,si decidesse a parlare.. "
Adrien, vedeva in Marinette, la sua ancora di salvezza ...ma aveva davvero testimoniato contro di lui ,o era una tattica utilizzata, pur di farlo confessare?!
Il giovane ancora non rispose ,la sua mente, era un vortice di pensieri ,che lo stavano lasciando senza fiato..il suo sguardo era basso ,aveva perso la sicurezza che possedeva poco prima...no ,non si spiegava perché ,quella fanciulla stava diventando, a poco a poco ,il suo tallone di Achille, il punto debole, che avrebbe potuto rovinarlo ...
Ancora una volta ,il generale lo riportò alla realtà:-"la tua ragazza ,dopo essere stata quasi miracolata,essersi salvata dell'incendio, ha fatto una lunga ricostruzione delle vicende avvenute ,ma tutto era confuso ,perché non aveva molti ricordi, dato la violenza psicologica subita...la sua testimonianza è stata valutata ,come quella di una persona ,alla soglia della pazzia ,quindi ,mio caro bel biondino,ricordati, che siamo noi ad avere il coltello, dalla parte del manico ,e che presto soccomberai...ti conviene confessare ,perché posso girare e rigirare le parole della ragazza ,a mio piacimento, e farla rinchiudere addirittura, in una clinica psichiatrica..."
Adrien, spalancò gli occhi....
Come aveva fatto a capire?e poi ,perché  ,da quando l'aveva salvata ,non faceva altro che pensare a lei?! In fondo ,lei l'aveva tradito ,o forse no?! Cosa gli importava?! ,non era affare suo se la ritenevano una  pazza...eppure ,perché il cuore gli batteva all'impazzata, da quando la giovane era entrata in quel discorso!?perché la sua coscienza, non riusciva a tacere, e a fregarsene ,come prima di quell'incontro?!la sua rovina ,sarebbe stata la sua rovina...Doveva assolutamente, tornare ad avere il cuore di ghiaccio, non permettendo a nessuno di vederlo soccombere,o non ne sarebbe uscito. ..
Il suo sguardo, tornò, ad essere glaciale ,come degno figlio di suo padre,ed improvvisando, uno dei suoi sorrisi più sfrontati ,tornò a guardarlo negli occhi ,e a sfidarlo ,mostrandogli che le sue minacce ,non avevano alcun effetto su di lui ,mostrando così, che non gli interessava affatto, di Marinette.
Quel giorno, era scampato ,ad un tranello, che lo avrebbe visto soccombere...sperava davvero ,che la giovane dagli occhi blu ,si fosse fatta da parte, perché, nonostante tutto ,lui voleva credere, che la giustizia, prima o poi l'avrebbe salvato.
Tornato in cella però ,la mente ,si rifiutò di rispettare i suoi propositi...due occhioni blu come il mare ,si stavano insediando nei meandri dei suoi pensieri ,soprattutto da quando ,pian piano era riuscito a ricordare degli episodi insieme a lei .Sembrava, che il medicinale ignettatoli ,stava perdendo il suo effetto  ,e pian piano ,i ricordi lo stavano destabilizzando ,come fulmini a cielo sereno. Era terrorizzato ,dell'intensità dei brividi che sentiva ,quando riviveva quei ricordi... Come poteva essere così debole ,da lasciare, che dei ricordi lo spaventassero?! Come aveva fatto in passato,a lasciare che un sentimento mediocre come l'amore ,gli condizionasse la vita?
Con queste domande si addormentò,  calmando finalmente, quel fiume in piena di ricordi ,che lo stavano devastando,affogando però ancora tante domande senza risposta ,in un turbinio di riflessioni .

La forza del perdonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora