Paure

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Eccola li ,che con le sue piccole mani , sistemava , rifiniva , migliorava , ogni sua creazione , affinché potesse essere perfetta , agli occhi di tutte le persone presenti in sala. Fin troppe volte, quella sera, la dolce Marinette , si era punta le dita , nel tentativo di dare il meglio di sé, prima che la collezione da lei disegnata e curata , andasse in passerella. Le mani le tremavano, e l'agitazione, l 'emozione,il nervosismo , si mescolavano , all'interno del suo stomaco, in un agglomerato, di qualcosa che pulsava, e sembrava volesse uscire.  In realtà, la tensione del defilee di beneficenza organizzato da Gabriel Agreste, a cui Marinette , avrebbe volentieri fatto a meno ,era solo uno dei motivi di tensione  della giovane stilista. Da quando aveva fatto quel sogno , si chiedeva come fosse possibile, che avesse dimenticato un giorno così speciale...e poi , da quando Adrien era tornato ,il suo rapporto con Luka , si era  complicato, non riusciva più a capire cosa provava per lui...c'era la figura di Adrien, che si sovrapponeva all'immagine del suo fidanzato , ogni volta che si scambiavano effusioni d'amore. Sembrava che la testa volesse scoppiare , le mani le tremavano tremendamente, e sentiva quasi il bisogno di urlare.
Mancava quasi mezz'ora all'inizio del defilee, avrebbe avuto tempo per salire in terrazzo, e prendere una boccata d'aria, e magari calmare quella sensazione, che le stava quasi facendo venire una crisi di nervi. Così , avviso' le colleghe del suo team , ed entrò in ascensore con le dita delle mani incrociate, sperando che tutto andasse per il meglio. Giunto al secondo piano, l'ascensore si fermò perché chiamato  ,e quando le porte si aprirono , e mostrarono il volto del giovane, che poi entrò, il volto di Marinette, aveva un "espressione surreale. Adrien, si mise accanto alla mora , a debita distanza, con il viso rivolto alle porte  dell'ascensore, le mani nelle tasche dei pantaloni, e gli occhi che guardavano a sottecchi, la ragazza accanto a  lui . Avrebbe voluto dirle tante di quelle  cose, tramutare  quei momenti di silenzio incomodo, in una piacevole conversazione, tra due persone, che si sono ritrovate, dopo sei anni di lontananza forzata. ..ma allora, perché le labbra sembravano non volerne sapere  di pronunciare alcuna parola? !...Aveva paura di dire qualcosa di sbagliato, e peggiorare se possibile, ancora di più, la situazione.
Ma ,all'improvviso, l'ascensore si bloccò, e no , non era arrivato a destinazione. Una Marinette allarmata, si avvicinò, alla pulsantiera dell'ascensore, notando che si era bloccata tra due piani, e cominciò a suonare l'allarme, per alcuni lunghissimi minuti, ma nessuno sembrava accorgersi dell'emergenza, dopotutto, al piano terra, c'era un gran fermento per la sfilata , tanta confusione. ..chi avrebbe sentito l'allarme, con la musica, e quella confusione? Poi si girò, e guardò in cagnesco Adrien, che le rispose:
-"non crederai che sia stato io?"!non mi sono mosso da qui!"
-:Hai il telefono  con te , potremmo chiamare i soccorsi:disse con speranza la stilista .
-"Veramente, ero salito per prendere solo un accessorio , non pensavo mi sarebbe servito il telefono, non l'ho portato con me...e deduco  , che non c'è l'abbia neanche tu ".
-"Già, giusta constatazione :rispose fredda Marinette, con un sorrisetto nervoso.
Marinette, soffriva di claustrofobia, e  sapeva che, se non si sbrigavano a tirarla fuori di là ,avrebbe potuto avere a breve, una crisi di panico. Cominciò a fare ,dei lunghi respiri, per cercare di calmare quella sensazione di ansia. ..ma a nulla servì, in quanto la giovane,cominciò a  girare in torno all"ascensore, facendo di Adrien , il centro dei suoi cerchi invisibili. Adrien , che conosceva questa sua piccola paura, pensò di sfruttare quella situazione, a suo favore:
-"dai calmati Marinette, non preoccuparti, vedrai che tra poco ci tireranno fuori da qui! "
Marinette, cominciò a sfregare le mani, che stavano sudando freddo, e il respiro diventava più frequente, e affannato .
-"A...Adrien , parlarmi, aiutami a distrarmi , per favore! !!!"lo supplico' la giovane.
-:Allora, adesso ricominciamo a fare dei respiri profondi e regolari...forza fai come me con le mani sulle spalle della ragazza, in un timido tentativo di calmarla.Anche se con le guance arrossate  , e gli occhi bassi, Marinette, seguì tutte le indicazioni del biondo , e  quando sembrò andar meglio , la luce dell 'ascensore, si spense, lasciando i ragazzi al buio più completo.Marinette urlò di paura , e si sedette per terra , spingendosi ad un angolo dell'ascensore,con le glambe al petto, e i denti  che tremavano  per la paura accumulata.
-"Forza amore mio , non avere paura , ci sono io con te "questo era quello che avrebbe voluto  dirle,ma mordendosi la lingua , le cinse le spalle incoraggiandola:
-"sei una ragazza forte, determina, non pensare a niente, solo alle cose belle,alla calma placida del mare in una giornata afosa d'estate , al vento che soffia, accarezzandoti i capelli. ..alla dolcezza di un bacio ,il più bello che tu abbia mai avuto..."
Marinette , afferrò le mani , del conoscente? amico?cos'era Adrien per lei?e le strinse, quasi a fargli male , ed il suo tremore, diventarono singhiozzi,;lacrime calde , ora bagnavano le mani di entrambi. ..
Il ragazzo, ancora inginocchiato davanti a lei , poggio'la fronte a quella della ragazza , e quelle parole, le pronunciò :
-"Forza Marinette, ci sono io qui con te. ..sono tornato a Parigi, per te ...voglio stare con te , sei l 'unico amore della mia vita , e  se me lo consentirà ,ti proteggero'non solo da un ascensore  bloccato "...
Adrien posò  timidamente le labbra su quelle della giovane,temendo di ricevere un ceffone, che però non ebbe...inaspettatamente per il giovane, la corvina ricambio quel bacio , così dolce , delicato e surreale ...la paura di Marinette , si dissolse , lasciando spazio ad una sensazione di sollievo , e di calore che si Spandeva per tutto il corpo. Marinette , strinse Adrien , in un abbraccio non sperato dal modello, che adesso, sembrava di essere in paradiso, quella sensazione ,gli era mancata troppo, solo lei , riusciva a farlo sentire così :un emerito imbecille alle prese con i suoi batticuori
Quando la luce , si riaccese ,Marinette, sembrò aver preso la scossa elettrica , spinse il ragazzo, che cadde all'indietro, riportandola alla realtà. Entrambi , sembravano storditi , dalla dimensione surreale ,  creatasi , fino a qualche istante prima. Marinette, si girò di spalle,appoggiando la testa allo specchio dell'ascensore :
-"quello che è successo, non sarebbe dovuto succedere "quasi in preda al panico . Però, non ci fu risposta , in quanto l'ascensore, ricominciò a salire , mostrando i volti di tanta gente in pena per loro.Marinette , correndo fuori , sussurrò un :"grazie ",e andò via ,con un braccio di Luka , che le cingeva le spalle , in segno di conforto. Adrien, guardava la giovane andar via , e  quel Luka portargliela via ,ancora una volta. Ancora imbambolato , si sfiorava le labbra , quasi a voler  sentire di nuovo,  il bellissimo, e gentile tocco , della ragazza del suo cuor.

La forza del perdonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora