Capitolo 25

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Siamo entrati e usciti da almeno sette negozi e in nessuno di questi sono riuscito a trovare un abito per la serata di gala, o meglio nessuno che piacesse a Gabriele.

«Dai Arya, entriamo qui, conosco anche le commesse.» dice Gabriele trascinandomi nell'ennesimo negozio e facendomi incazzare per l'ultima affermazione.

«Si ma sbrighiamoci altrimenti farò tardi all'allenamento.» sbuffo seguendolo.

***

«Buon pomeriggio signorino Colombo, come possiamo esserle di aiuto?» ci chiede la titolare non appena entrati in negozio.

«Salve Rose, avremmo bisogno di un abito per il Gala di Milano per lei» dice indicandomi con la testa.

Che stronzo ipocrita.

«Oh bene, vi aiuterò da una delle più brave in materia.» dice «Xena, puoi venire un secondo per favore, abbiamo bisogno del tuo aiuto qui.» grida quella che credo essere la titolare dell'atelier e sento la parola "cazzo" uscire dalle labbra di Gabriele con una voce flebile, quasi come un sussurro.

Chi è questa Xena?

Dopo che Rose ci ha fatti accomodare in un salotto privato mi vedo arrivare una spilungona con due gambe chilometriche, un seno rifatto e con un abito di una taglia più piccola del normale che le arriva letteralmente a giro-fregna, non appena ci vede saluta Gabriele con un bacio sulla guancia con tanto di schiocco mentre con me si limita ad un cenno di capo.

STRONZA!

«Splendore!! Come te la passi? È tanto che non ti si vede in giro!» dice Xena rivolta al mio accompagnatore.

«Ciao anche a te Xena, ho bisogno del tuo aiuto» dice Gabriele assumendo una posizione seria.

«Ditemi pure, sono a vostra completa disposizione.» dice facendo l'occhiolino a Gabriele.

Questa già non la supporta.

«Come ho già spiegato a Rose, ci serve un abito per il Gala di Milano.» ripete Gabriele.

«Richieste particolari?»

«Si, lo decido io l'abito.» dico seria fulminando Gabriele.

Inizia a provare un infinito numero di abiti sempre tenendo sotto controllo l'orologio; ho provato abiti lunghi, corti, larghi, stretti e nessuno di questi stava bene al Signorino fuori dai camerini.

«Arya, prova questo.» dice Gabriele portandomene uno lungo dietro e corto avanti ricoperto di diamanti e monospalla.

Mio dio lo adoro!

Dopo averlo indossato esco dal camerino e trovandomi davanti lo sguardo glaciale di Gabriele che mi guarda imbambolato.

«Arya sei.. sei.. sei da togliere il fiato.» ammettere sul serio.

«Mh secondo me non le sta così bene come dici, ha poche forme e poi è da adulta non è adatto ad una ragazzina.» dice Xena.

Sta scherzando?

Guardo Gabriele implorando con lo sguardo di non darle ascolto, tra tutti quelli che ho provato è quello che mi piace di più e mi fa sentire bene.

«Lo prendiamo!» sentenzia Gabriele.

«Cosa!?» chiediamo all'unisono io e la stronza della commessa.

«Si. Mi piace e poi sta bene addosso alla mia ragazzina.» dice dirigendosi alla cassa mentre io torno in camerino a rimettermi la divisa.

«Posso farti una domanda?» mi chiede Xena mentre mi aiuta a togliermi il vestito.

«Si certo.» mannaggia la mia fottuta gentilezza.

Mai più sola.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora