" mia cara Amy, ça va?, non hai idea di quanto mi manchi, mi mancano le mattinate che andavamo al bar vicino alla biblioteca e che mi raccontavi il libro che hai letto il giorno prima, mi chiedevo come riuscivi a leggere un libro in un giorno e poi, l'ho capito, perché lo faccio anch'io, mi annoio in alcune lezioni e quindi leggo sulle 20 pagine, spero che ti stia divertendo in biblioteca e che le giornate diventino corte così vengo a farti un saluto, hanno comunicato nella mia università che per due settimane possiamo andare a fare visita hai nostri genitori e amici, non vedo l'ora di incontrarti, scrivimi presto e dimmi se tua madre sta meglio. Con affetto il tuo garçon"
Micheal tirò la testa in dietro dalla stanchezza sospirando rumorosamente, appoggiato con la schiena sulla sedia con la lettera in mano, si ricompose e da un cassetto prese una busta, la aprì mettendoci con cura la lettera, la chiuse con la colla e scrisse la destinazione, il nome e infine mise un francobollo con dei fiori stampati sopra, si alzò dalla sedia e andò verso Vittorio che era anche lui intento a studiare e gli chiese
" sai dove si possono spedire le lettere?"
Vittorio senza togliere gli occhi dal libro disse
" vai dalla bibliotecaria, li fanno anche le spedizioni dei passi, ma ti dico subito che ti faranno molte domande sul contenuto della lettera"
Micheal che non aveva inteso tanto uscì dalla stanza salutando, chiuse la porta del suo dormitorio e si incamminò per la biblioteca, quel giorno faceva freddo e quindi lui indossava un maglione a collo alto di colore neutro chiaro, I pantaloni erano marroni e le scarpe erano più grosse, a Micheal si era abituato al brusio che si sentiva ogni giorno e in quello il suono era identico a quello dei altri giorni, andò davanti al bancone della bibliotecaria, la donna vedendolo gli sorrise e andò verso di lui
" hai bisogno di aiuto?"
Gli disse con voce cordiale, Micheal mise la lettera sul piano e disse
"Vorrei spedire una lettera per una mia amica"
"La donna prese la lettera e prima di mandarla in posta disse
" sicuro che non è soltanto un amica"
Micheal scosse la testa
" è sono la mia migliore amica "
La donna insistente con le domande personali
" e dentro a questa lettera non ci sono foto o qualcosa di più di semplici parole?"
Micheal rimase scocciato, non pensava che dovevano fare dei controlli così di poco tatto e di sapere tutto quello che hai scritto, lui si portò la mano al petto indicando
" scusi ma non ho faccia di un ragazzo che scrivi quelle cose e poi non sarei in grado"
Disse con voce timida, la donna lo squadrò e poi disse
" va bene, la consegneremo nel giro di pochi giorni"
Micheal ringraziò e si incamminò per il dormitorio, era un giorno tranquillo, era domenica, era normale e i ragazzi erano più calmi, non c'era traccia di un professore, era come se la domenica fosse fatta per far rilassare i ragazzi oppure per studiare, per quello non aveva problemi, aveva medie alte e non aveva problemi a studiare.
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{ god save the queen }
FanficLa storia travagliata di un ragazzo che frequenta un'università prestigiosa, dove il buon comportamento è la disciplina sono il pane quotidiano di uno studente, ma per fortuna o per sfortuna queste regole verranno infrante da dei personaggi particol...