chapter 14

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Avete presente quel momento dove stai pensando che qualche minuto fa hai fatto una grande stronzata e pensi di aver sbagliato? Ecco, questo è il sentimento che stava provando Micheal dopo l'esame, uscendo dall'aula aveva le mani in tasca,a pugni serrati, tenendo il terrore dentro in suo corpo, camminava nei pressi del corridoio principale, a testa bassa con una faccia impassibile, non sembrava neanche lui. Quando stava per andare in dormitorio si accorse di aver lasciato il suo libro sotto il banco e così ritornò subito a riprenderselo.
Camminò con passo spedito verso l'aula, entrò trovandosi all'interno Edmond che stava appoggiando i libri sul suo banco, Michael si avvicinò per salutarlo

"Buongiorno Edmond, sai che è tra 10 minuti il tuo esame"

"Lo so, ma meglio prendere il posto prima, anche se li abbiamo assegnato... su questo non scherzo"

Disse Edmond stiracchiandosi la schiena, accompagnò Michael fuori dall'aula rimanendo vicino alla porta, dopo un po', i volti dei ragazzi si girarono alla loro destra, verso l'angolo del corridoio, che si facevano fatica a vedere per causa della grande finestra che faceva luce ma si poteva vedere una scena che qualche mese prima avevano visto e non volevano rivedere, videro un gruppo di tre ragazzi contro un gruppo di cinque ragazzi, non capivano chi erano gli aggressori, ma quando sentirono la voce Mark furibonda, capirono che la situazione e la faida era ricominciata. Edmond era appoggiato al muro ma quando sentì Mark urlando addosso a quello che sicuramente fosse Jacob disse

"Oh porca puttana"

Prima di scomporsi ed correre in suo soccorso, Michael ovviamente lo seguì vedendo meglio la scena. Mark era tenuto da Davide e Ferdinand con il viso verso il basso, due ragazzi che provavano ad far male ad questi ultimi e Jacob con i pugni serrati, Michael si avvicinò alla figura di Mark, era incosciente, non riusciva a vedere il suo viso dai capelli che aveva davanti, non aveva neanche avuto il coraggio di cosa fosse successo, vide sulle nocche di Jacob degli schizzi di sangue, anche Edmond se ne accorse e da calmo divenne aggressivo. A braccia rigide andò davanti dal Jacob che lo spintonò provandolo ad farlo cadere ma venne poi scaraventato per terra da un pugno da uno dei suoi scagnozzi. Per terra e la bocca piena di sangue si rialzò, cominciò ad litigare con Jacob e sembrava che non gli importasse un granché delle sue provocazioni, Michael era in mobile, stava ancora guardando la figura di Mark, per poi vederla riprendere i sensi. Davide e Ferdinand decisero di farlo sedere su una delle panche del corridoio ma Jacob non gli permise, cominciò ad minacciarli che se lo avessero spostato sarebbero stati picchiati senza pietà, intanto i due scagnozzi si stavano avvicinando pericolosamente verso il gruppo, Edmond bloccò i due dicendo con tono aggressivo e mai sentito:

"Non provateci neanche, sennò finisce male".

Mentre li stava bloccando, fecero sedere Mark che aveva ripreso i sensi del tutto, Michael era inginocchiato verso di lui e spostandogli i capelli vide che Jacob gli aveva rotto il naso, facendo avere metà faccia colorata di sangue, Mark alzò la testa e vide che stavano picchiando Edmond. Si alzò dalla panca e andò in soccorso verso di lui.
Mentre Edmond si stava rialzando, Mark andò davanti al viso di Jacob con faccia seria, non si stavano sfiorando, erano divisi ma lo stesso erano a pochi centimetri di distanza, Mark fece un respiro profondo e disse con voce controllata:

"Sai che se continuano ancora, verremo buttati fuori"

"Anche se continuassi, saresti tu ad essere espulso Castiglioni, non io".

Mark sapeva di avere false speranze contro lui, Jacob era ben voluto da tutti, veniva identificato buona anche se non lo era, i voti impeccabili e l'aiuto che dava all'istituto, lo facevano rendere una sorta di (cocco della scuola). Decise di finire la scenata che si era creata nel corridoio, c'era già troppa gente che stava vedendo, precisamente si era formata un alone di ragazzi che facevano da separé , per fortuna nessun supervisore o professore era venuto ad intervenire. Mark si girò verso i suoi compagni e fece cenno di incamminarsi, andò verso di loro continuando a fissare Jacob per poi girarsi, quando erano arrivati a fine corridoio, una voce disse:

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