Un altro giorno, un'altra mattina nell'università di Canvard, ma non per Micheal, quella notte lo aveva devastato e si vedette dal mattino quando si alzò con un forte mal di testa, era seduto con i piedi saldi sul pavimento a guardare il vuoto mentre i suoi coinquilini si stavano preparando per la giornata, non voleva andare in classe quel giorno, anche se ci fosse stata la sua materia preferita non si sarebbe scomodato dal suo letto, si alzò e andò verso uno dei cassetti della sua scrivania, aprì il primo ad destra e tirò fuori un punto da un'ora, prese una penna e scrisse il suo nome, si girò verso Edoardo che si stava ancora vestendo e dandogli il biglietto disse
"Mi faresti il favore di portarlo dalla bibliotecaria per favore?"
Lui guardò Micheal e poi l'orologio dicendo restituendo il biglietto
"Non posso Micheal, tra 5 minuti devo essere a lezione, non riesci proprio ad andarci tu?"
Micheal guardò un attimo il biglietto e poi sospirando rumorosamente cominciò ad vestirsi, indossò le prime cose che si trovò davanti, quindi il suo solito maglione beige con i pantaloni marroni, pettinò malamente i capelli con le mani e si diresse verso la biblioteca, si piazzò davanti alla bibliotecaria porgendogli il biglietto, lei gli chiese quando voleva utilizzarlo e lui rispose tra le 7 e le 8, l'ora dove doveva avvenire tra qualche minuto, si incamminò verso i dormitori quando vide la figura di Davide appoggiata su una delle statue del corridoio, si avvicinò ad lui salutando, lui gli ricambiò il saluto e poi Micheal li chiese
"Come sta Mark sta mattina?"
"fra ondt til værre, di male in peggio è il significato di questa parola, oggi non è nei migliori modi ma con quel gesto che hai fatto ieri lo hai sollevato"
Disse Davide tenendo le braccia incrociato continuando a guardare le persone passare
"Non c'è di che, ho solo fatto un azione che sembrava più equa"
Disse Micheal sorridendo muovendo le mani, Davide lo guardò e disse
"Vuoi vedere come sta Mark? Allora seguimi"
Micheal annuì e si incamminarono per il "corridoio piangente", camminarono verso la statua e il silenzio era tombale, il rumore delle scarpe rimbombava da tutte le direzioni e poi Davide disse
"Hai già dato il punto alla bibliotecaria per l'assenza?"
"Sennò non avrei accettato, ma lo stesso lo sarei venuto a trovare"
Disse Micheal aprendo la porta che portava al teatro, Davide chiamò la scala e salirono per la botola, Micheal fu l'intimo ad salire aiutò Edmond ad tirare su la scala, lo salutò per poi entrare dentro al salotto, dove le uniche persone erano Edmond, Lirio e Mark preso nelle peggio condizioni, era disteso sul divano rosso, coperto da una giacca in lana di colore rosso, la mano sinistra teneva una mezza sigaretta, la faccia pallida e la matita colata sotto gli occhi, continuava ad guardare un punto fisso, ma quando vide la figura di Micheal accennò un leggero sorriso
"Come state ragazzi?"
Disse Micheal stando vicino alla porta
"Non male, abbiamo tutti un po' di mal di testa"
Disse Lirio, lui era seduto sulla poltrona rossa a sinistra messa davanti al divano, Micheal si guardò intorno e disse
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{ god save the queen }
FanfictieLa storia travagliata di un ragazzo che frequenta un'università prestigiosa, dove il buon comportamento è la disciplina sono il pane quotidiano di uno studente, ma per fortuna o per sfortuna queste regole verranno infrante da dei personaggi particol...