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Il rumore era diventato insopportabile, così tanto, che Mark si svegliò infastidito, cominciando a tirare bestemmie in tutte le lingue che conosceva, ma poi si calmò, quando vide Micheal abbracciato al suo addome, dove lui era ancora addormentato.
Ricominciarono a battere la porta e lui dovette sfortunatamente spostarlo e alzarsi.
Si vestì velocemente, mettendosi dei pantaloni rimanendo a petto nudo e aprì la porta.Fece vedere soltanto il viso per primo, dove trovò con sorpresa Edmond, appoggiato nell'altra parte del muro con le braccia incrociate.
Mark aprì la porta, facendo vedere in che condizioni era. Edmond non fu sorpreso, anzi sorrise."Buongiorno."
Disse con voce seria.
"Mi dica."
Disse Mark continuando ad grattarsi la barba con un viso pieno di sonno.
"Sembra che non hai dormito, cos'è successo? Hai fatto le ore piccole?"
Disse Edmond ironicamente, Mark appoggiò la porta dietro alle sue spalle e disse con voce infastidita:
" Non fare il coglione e non dire cazzate, lo sai benissimo".
Tutti e due avevano le braccia incrociate e si guardavano come se si stessero sfidando, Edmond cambiò discorso:
"Allora, com'è andata, sei soddisfatto?"
Disse con voce calma e paterna.
"Non devo fare una recensione, non è un giocattolo."
Disse Mark seriamente.
"Lo so benissimo, ma mi dici sempre come vanno i tuoi rapporti".
"Bhe, sta volta non te lo voglio dire, è una cosa mia".
Edmond fece una faccia sorpresa sentendo quelle parole. Gli aveva sempre detto tutto e ora voleva tenere per sé, come se lui non avesse fatto nulla.
" Va bene, non chiederò tanto, ma ti domando soltanto se siete arrivati ad una conclusione."
"Sentimentale o sessuale?"
Disse Mark tirando su un sopracciglio.
"Entrambe."
Disse seriamente Edmond continuandolo a squadrarlo dall'alto al basso: aveva un aspetto decisamente rudimentale, i capelli spettinati, il petto nudo e la barba tagliata male, lo facevano rendere un selvaggio, proprio l'opposto di Micheal.
"Sentimentalmente siamo messi bene ma sessualmente, bhe, abbiamo fatto quello che potevamo."
Mark disse l'ultima frase come se fosse stato un dispiacere per lui, si grattava nervosamente le braccia e guardava un punto fisso. Edmond con poca eleganza disse:
"Allora vuol dire che non gli sei venuto dentro?"
Mark lo zittì subito. Sapeva che nel corridoio, a quell'ora c'era gente che saliva o scendeva le scale, per di piu era tutto in silenzio e c'era un'eco insopportabile.
Edmond rise per un secondo.
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{ god save the queen }
FanfictionLa storia travagliata di un ragazzo che frequenta un'università prestigiosa, dove il buon comportamento è la disciplina sono il pane quotidiano di uno studente, ma per fortuna o per sfortuna queste regole verranno infrante da dei personaggi particol...