Non c'è cosa migliore del natale in compagnia, nel maggior parte delle volte, quel giorno, nella casa dei Petermane c'era un'aria di serenità mischiata con l'odore dei biscotti di pasta frolla. Micheal come di rito, scese le scale e salutando la sua famiglia si incamminarono verso l'albero a scartare i regali, quello che ottenne era: svariati libri che voleva leggere, un paio di scarpe nuove, un maglione chiaro con ricami e infine una cosa che voleva tanto, un cappotto nuovo.
Nei giorni a seguire erano stati i giorni più freddi di quell'anno, con temperature che avevano trasformato la città in un paesaggio innevato, dove i bambini, giocavano alla battaglia e formando dei bei ricordi.
Erano le 10:35 del 28 dicembre e Micheal era nella sua camera che stava rivedendo la sua valigia per la ( vacanza) che doveva fare con il gruppo degli scalda sedie, decise di portare il minimo indispensabile per quei quattro giorni, vari maglioni, magliette, pantaloni di ogni tipo, un altro paio di scarpe e i suoi libri per studiare. Quando ebbe finito andò a salutare i suoi genitori e poi uscì di casa, Micheal chiuse il cappotto abbottonato fino al collo e coprendo il viso con la sciarpa. Camminò verso la meta che Edmond li aveva detto per telefono e così rimase ad aspettare e rimanendo seduto sul marciapiede, fino a che una macchina chiara si avvicinò accostandosi, Micheal vide al suo interno c'era Edmond alla guida e Lirio seduto sulla parte del passeggero, Micheal si alzò dal marciapiede, mise le valigie sul bagagliaio e poi si accomodò sui sedili posteriori della macchina
"Che freddo che fa oggi"
Disse Micheal facendo scaldare le mani contro le gambe
" buongiorno anche a te"
Disse Edmond mettendo in moto la vettura
" sono già tutti lì?"
Disse Micheal cercando ancora di riscaldare le mani
" adesso dobbiamo andare a prendere Mark, tutti gli altri sono a destinazione "
Disse Lirio guardando le case che passavano sul finestrino ghiacciato, ci volete poco, talmente poco che micheal aveva ancora molto freddo, si accorse che mark non abitava tanto distante da lui, non c'è da biasimare, se l'università si trovava nel sud dell'Inghilterra, bisognava quasi essere nelle vicinanze. Passarono in uno scorcio fatto solo di appartamenti e da una porta rossa, si vide uscire la figura di Mark mentre stava abbracciando una persona con il braccio sinistro, nell'altra teneva una valigia molto pesante nel vedersi. Lui chiuse la porta e guardando verso la strada, vide la macchina e marciò verso di loro, fece come aveva fatto Micheal, mise la valigia sul bagagliaio e si sedette vicino a Micheal, precisamente sul sedile alla destra.
Salutò tutti i presenti, prima Edmond, poi Lirio e infine Micheal dandoli una stretta di mano." come state oggi carogne"
Disse sorridente come non mai, mentre gli altri parlavano Micheal vide che aveva un sorriso così, sincero stranamente ma gli faceva piacere che lui fosse così, poi di accorse del cambiamento che aveva fatto Mark, la sua faccia senza imperfezione, li era spuntata una barba, concentrata sul mento, facendo un pizzo molto elegante
"Ah bene, ti sei deciso a farti quel maledetto pizzo, finalmente"
Disse Edmond mettendo in moto la macchina
"Stai molto bene"
Disse Lirio seriamente
"Lo penso anch'io, ti da un un'aria da, intellettuale"
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{ god save the queen }
FanfictionLa storia travagliata di un ragazzo che frequenta un'università prestigiosa, dove il buon comportamento è la disciplina sono il pane quotidiano di uno studente, ma per fortuna o per sfortuna queste regole verranno infrante da dei personaggi particol...