Aera scivolò all'interno della fortezza di Lord Orlud, inosservata e invisibile, entrando da una delle due porte laterali. Lei e Devjm avevano dapprima adocchiato il giardino, ma un rapido sguardo oltre il muro di marmo roseo che lo circondava aveva fatto loro cambiare idea; almeno una dozzina di Sakrum, armati e non, lo perlustravano, camminando avanti e indietro tra le aiuole e i cespugli, tenendo gli occhi aperti in uno sguardo spento, glaciale, la mente focalizzata solo sull'ordine loro assegnato – proteggere la fortezza. Aera si rese conto che entrare non sarebbe stato affatto facile, e che dal giardino sarebbe stato impossibile.
Fu per questo che i due cambiarono strategia, e la nuova adottata, fino ad ora, sembrava buona. Aera fece cenno a Devjm di entrare, e il ragazzo obbedì, chiudendo silenziosamente la porta alle sue spalle.
Aera apriva la strada, non perché sapesse dove stava andando, ma perché era più rapida nello sgattaiolare a destra e sinistra, da un angolo all'altro, tra i corridoi, e perché l'uniforme bianca di Devjm lo rendeva molto più visibile del completo verde e marrone indossato dalla giovane.
Aera raggiunse una grande sala, collegata apparentemente a diverse zone della fortezza: il giardino, se avesse proseguito dritta, altre due stanze probabilmente adibite alla servitù, alla sua destra e sinistra, e un altro corridoio se avesse fatto qualche passo verso sinistra per poi tornare nella direzione dalla quale era venuta. Fu ciò che scelse di fare, non volendo rischiare di imbattersi in troppi membri della servitù contemporaneamente, essere vista e identificata come intrusa.
«Torniamo indietro.» bisbigliò a Devjm, «Raggiungiamo l'altro corridoio.»
Il ragazzo annuì, e riprese a seguirla.
Fu proprio da una delle porte di quel secondo corridoio che Aera vide sbucare una cameriera, sola, che stava trasportando diverse divise e quattro paia di scarpe, camminando verso i due ragazzi ma senza notarli.
Aera si rintanò dietro la porta di una delle stanze che avevano scoperto essere vuote, e dove l'attendeva Devjm, avvisandolo di ciò che aveva visto. «È la nostra occasione.» disse, «È una donna, è sola, disarmata, e gracile.» notò le sue debolezze, «Vai.» esortò poi il Ladro, il quale non sembrava molto convinto, e non aveva per niente l'aria di essere pronto a scattare fuori da quella porta e fare il suo dovere.
«C'è davvero bisogno di farle del male?» indugiò Devjm, esitante.
«Non so, tu hai qualche idea migliore?» ribatté Aera, impaziente. Il suo piano era ben congegnato, e Devjm non avrebbe sospettato nemmeno per un momento del tradimento imminente. L'avrebbe servita come un cane fedele, senza realizzare che Aera aveva già capito i suoi intenti, e che non gli avrebbe permesso di farla franca.
«Direi di sì.» rispose il Ladro, sorprendendola.
Aera non se lo aspettava. Che cosa aveva in mente? Non di ribaltare la situazione, sperò lei. Ma no, se avesse intuito qualcosa l'avrebbe già minacciata con la sua spada e costretta a seguirlo fino alle stanze di Orlud.
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Il Viaggio per la Salvezza
Abenteuer[Avventura/Romance] COMPLETA Trilogia "Il Ciondolo dell'Aquila" - Libro 2 ATTENZIONE! Può contenere spoiler per chi non ha letto "Il Viaggio per la Libertà". Dopo una corsa contro il tempo, Reyns è riuscito a mantenere la promessa fatta ad Aera, ma...