Non c'era dubbio, era proprio Aera.
Reyns sentì non più la misera speranza, ma la sicurezza, la certezza che l'unica persona che avrebbe mai voluto al suo fianco, la ragione di ogni suo respiro, la sua vita, era lì di fronte a lui.
Gli sarebbe bastato avvicinarsi, eppure le sue gambe non si muovevano. Non avrebbe dovuto fare altro che chiamare il suo nome, ma la sua voce non aveva intenzione di farsi sentire. Che cosa gli stava succedendo? Ora che tutto stava per risolversi, si sarebbe lasciato portare via quell'occasione?
Ma quale occasione? La stava seguendo da tempo. Lei era sempre stata lì, ma ora l'aveva raggiunta.
Era questo a bloccarlo? Aveva paura della felicità?
E se invece quella morsa stretta alla sua gola, quelle catene alle sue gambe, non fossero state altro che l'urlo disperato di qualche angelo che voleva proteggerlo dal dolore?
No. Troppe volte Reyns si era lasciato limitare e intimidire dalla fede. Non avrebbe creduto a tali idiozie di nuovo.
«Aera!» trovò la forza di chiamarla. Scese da cavallo e si mise a correre verso di lei.
La figura si voltò.
La somiglianza era inquietante.
Ciò che non aveva in comune con Aera erano il seno – un po' più generoso – e due grandi occhi scuri, uniti ai capelli che forse erano di un castano più chiaro, ma erano particolari che Reyns non aveva potuto notare, vedendola di spalle, e al buio. E, in più, accecato dalla fede.
E forse anche alla luce del sole avrebbe avuto dei dubbi, se non fosse stato per gli occhi azzurri che l'avevano fatto innamorare. Il dolore di un mare agitato, la gioia di un cielo limpido, la meraviglia di tutte le stelle della notte.
Ora invece si trovava davanti quel paio di occhi castani, appartenenti a qualcuno che non conosceva, che lo osservavano e valutavano, pieni di domande.
«Oh, mi dispiace» si affrettò a scusarsi il ragazzo. «Temo di averti confusa con un'altra persona.»
Eppure, anche ora che la guardava, erano così simili... Se se le fosse ritrovate davanti, anche in pieno giorno, avrebbe ancora avuto bisogno di quegli occhi per cancellare ogni dubbio.
Gli tornò alla mente il suo primo incontro con Aera; la reazione della ragazza era stata quella di abbracciarlo, convinta di trovarsi di fronte al suo amico Zalcen. Reyns si ricordò di quell'espressione imbarazzata e delusa, quando aveva capito che non si trattava di lui. Non osò pensare a come Aera avrebbe reagito se avesse saputo fin da subito di aver abbracciato non il suo migliore amico, ma il suo assassino.
La giovane di fronte a lui lo riportò alla realtà. «No, non preoccuparti» gli disse, sorridendo. Anche il suo sorriso era diverso. Era più dolce. Forse più femminile. E sembrava che quella persona fosse molto più abituata a sorridere.
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Il Viaggio per la Salvezza
Aventura[Avventura/Romance] COMPLETA Trilogia "Il Ciondolo dell'Aquila" - Libro 2 ATTENZIONE! Può contenere spoiler per chi non ha letto "Il Viaggio per la Libertà". Dopo una corsa contro il tempo, Reyns è riuscito a mantenere la promessa fatta ad Aera, ma...