𝙃𝘪𝘬𝘢𝘳𝘪 𝘢𝘳𝘦 ~ 𝚑𝚊𝚒𝚔𝚢𝚞𝚞 𝚡 𝚛𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛 ᶜᵒᵐᵖˡᵉᵗᵃᵗᵃ

☆Tobio Kageyama☆

"aspettatevi un aggiornamento a breve" e pubblico due settimane dopo, sono terribile :')- btw, richiesta di Kia0402, buona lettura tesoro ^^

Essere sorella di Tsukishima Kei non è semplice, ma TN scoprì che fingere di non esserlo lo era ancora di più quando era troppo tardi.
Con l'enorme differenza d'altezza e il fatto che "Tsukishima" non è un cognome molto raro era sembrato così facile, però... La verità era che TN si sentiva sempre, sempre all'ombra di suo fratello; per questo fingeva non ci fosse nessuna parentela fra loro. Ma che fare quando sei in questa situazione e una bellissima senpai del terzo anno ti propone di fare da manager al club in cui sta proprio il fratello che fai finta non sia un tuo consanguineo? Diresti di no, vero? Beh, TN invece aveva accettato senza pensarci su due volte, ma non perché si fosse dimenticata di suo fratello, né per incapacità di dire di no (ok, forse in realtà un pochino sì). Precisamente il motivo era che aveva saputo da qualche voce di corridoio che Kageyama Tobio, il ragazzo delle medie vicino alle sue di cui aveva tanto sentito parlare gli anni scorsi, si era iscritto al Karasuno e avrebbe fatto parte del club di pallavolo maschile per continuare la sua carriera sportiva. E insomma, quel ragazzo di cui sapeva tutto tranne l'anatomia un po' la incuriosiva. Pensò bene, dunque, di far compilare a sua madre in gran segreto le manleve per autorizzarla a fare da manager alla squadra. Kei questo non lo sapeva, né sapeva che, ogni mattina, nell'aula vicino alla sua, TN parlava evidenziando per bene le parole "no, no, quel ragazzo che di cognome fa Tsukishima nell'altra sezione non è un mio parente- non lo conosco nemmeno", ma questo ci servirà poi ricordarlo solo alla fine.

Tornando alla nostra TN- la piccoletta si stava facendo strada fra le borse dei ragazzi sparse davanti all'ingresso, segno che il coach Ukai non era ancora arrivato e una volta lì avrebbe rifilato un bel rimprovero a tutti i giocatori. Dopo un mesetto buono di esperienza, questo di certo l'aveva capito. Aveva capito anche che Kageyama non era così scontroso come si immaginava che fosse, o almeno non con lei; la preoccupava il fatto che forse gli faceva pena, una ragazza un po' timida e così bassetta in mezzo a tanti ragazzi altissimi e, soprattutto, di cui molti più grandi di lei; ma forse invece era riuscita ad acchiapparsi la sua simpatia- è piuttosto scontato che TN sperasse in quest'ultima opzione. Comunque ora aveva altro cui pensare, ossia sopravvivere alla valanga di palloni che le sarebbero arrivati addosso durante l'allenamento e cercare di non uscirne rossa come un pomodoro per aver scambiato con Kageyama appena due parole.

-Kageyama-san... Ecco la tua borraccia- gli porse l'oggetto con un sorrisetto nervoso e la testa bassa -Ho pensato di metterci un integratore di potassio, visto che nell'ultimo periodo ti vengono spesso i crampi-
-G-grazie- sbuffò lui in risposta, afferrando la borraccia pronto a girarsi subito dall'altra parte per non far notare le guance un po' rosse e insultare Hinata che aveva "osato" ridacchiare alla scena

Le conversazioni fra loro due erano sostanzialmente tutte così, eccezion fatta per quel giorno in cui, a quanto pare, Kageyama era proprio disperato riguardo una certa cosa

-TC-san- la ragazza indietreggiò un po' quando, sull'uscio della palestra, le si avvicinò Kageyama con fare quasi minaccioso
-S-sì?- balbettò mentre le rabbrividiva la schiena per il freddo e l'agitazione
-Per caso sei brava in inglese?
-Sì- cioè, ehm, un po'- non eccezionalmente, anzi, p-però me la cavo- agitò le mani avanti, temendo di esser sembrata un po' vanitosa all'inizio
-P-potresti aiutarmi a studiare, allora?- chiese estremamente frustrato e imbarazzato dal dover ammettere di aver bisogno di una mano dal momento che neppure Yachi, da cui aveva provato a prendere ripetizioni, era riuscita a fargli entrare qualcosa in testa
-V-va bene, direi... Hai già i-in mente dove, quando...?-
-In realtà no
-O-oh...- sembrò un momento illuminarsi quando ricordò che suo fratello era solito uscire con Yamaguchi prima del fine settimana -Ecco, il venerdì pomeriggio per me si potrebbe fare- mia madre fa il turno lungo quindi avremmo tutto il silenzio necessario... S-se va bene a casa mia, ovviamente- divenne rossissima quando realizzò di averlo letteralmente invitato a casa
-È ok
-B-bene... Ci vediamo già questo venerdì?
-Mph-mph- annuì lui -Ora devo tornare a casa però
-Ok, ok, allora ci vediamo domani in classe!- salutò timidamente con la mano, per poi incamminarsi dalla parte opposta, verso casa sua