☆Takahiro Hanamaki☆

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Richiesta da i_stifani SCUSAMI PER L'IMMENSO RITARDO E ANCHE PERCHÉ NON ERA USCITA POI TANTO BELLA- ti chiedo scusa (╥﹏╥)

(L'immagine è meravigliosa non reggo- AHHAHAH)

Sentì il rumore assordante della sveglia e gli uccelli che già facevano i loro versi fastidiosi di prima mattina. Sentì i vestiti strusciare sul suo corpo mentre li indossava e i suoi piedi scendere le scale di casa. Sentì i rumori del traffico e il click dell'obliteratrice sull'autobus timbrare il biglietto. Sentì il vociare di qualche ragazzino che si lamentava per le troppe verifiche. Sentì il gran baccano degli studenti all'entrata da scuola, la campanella suonare e lo scalpiccio di centinaia di ragazzi dirigersi verso la propria classe. Sentì un susseguirsi di parole dette da insegnanti di materie diverse, sentì i suoi compagni di classe commentare la decisione di interrogare a sorpresa del prof di inglese, sentì di nuovo la campanella e gli studenti uscire dalle aule. Sentì il rumore delle gocce di pioggia cadere ininterrottamente a terra, sui tetti, sugli ombrelli degli studenti. Sentì una ragazza del suo club richiamarla e dirle di non stare sotto la pioggia e di muoversi a raggiungere la palestra, sentì i suoi passi lenti fare ciaff ciaff sull'asfalto bagnato a pozzanghere, sentì la porta cigolare e le sue compagne salutarla. Sentì il vociare delle ragazze nello spogliatoio, l'allenatrice richiamarle a raccolta e l'allenamento iniziare. Sentì la musica di sottofondo all'allenamento, il rimbalzare delle palle, le ragazze parlare e le sue scarpe strisciare sul pavimento. Sentì la voce dell'allenatrice chiamarla e chiederle perché schiacciava così debolmente rispetto al solito. Ma non ascoltò.

Erano giorni che sentiva ogni suono, ogni rumore, ma non ascoltava nulla. Le cose le rimbombavano nelle orecchie e finivano nell'oblio della sua mente talmente piena da essere vuota.

Sentì lo scrosciare della pioggia che ormai si raccoglieva in piccoli corsi ai bordi delle strade su cui stava camminando per tornare a casa; eh già, alla fine era stata mandata a casa prima della fine dell'allenamento. Muoveva un passo dopo l'altro fissando le nuvole scure minacciare di caderle addosso. Già era sopraffatta da tutto, ci mancavano giusto i cumuli di vapore acqueo in atmosfera.

-Hey TN, perché stai già tornando a casa? L'allenamento non finiva verso le sette?-

Si fermò ed ecco, le sembrò che le orecchie tornassero a funzionare. Dopo diverso tempo, ascoltò, e ne fu lieta: ascoltò quella voce sempre tranquilla che la calmava, ma ora confusa e preoccupata. Spalancò gli occhi, ancora fissi sui nuvoloni: le sembrarono, d'un tratto, di un grigio più acceso. Era possibile? Se sei TN TC, è da giorni che sei terribilmente triste, non vedi la tua persona preferita da tanto tempo e ora questa ti si palesa davanti, sì. Abbassò la testa fino a incrociare lo sguardo del ragazzo.

TN: -Makki...-
Makki: -Non ti sei portata l'ombrello-
TN: -Lo so-

Restò a fissare il ragazzo raggiungere il suo fianco, spostare l'ombrello che aveva in mano sulla sua testa bagnata fradicia, prendere la sua borsa da pallavolo e mettersela a tracolla insieme alla propria, recante il nome di un'altra scuola, quasi esterrefatta.

TN: -Ma adesso non devi andarci tu, ad allenamento?-
Makki: -Il coach è malato, e per stare a guardare un Oikawa selvatico girare per la palestra urlando di essere una divinità, preferisco evitare tu ti prenda un'influenza-
TN: -Però Dioikawa sarebbe più divertente-
Makki: -Non dire mai quella parola di fronte a lui, potrebbe andare dall'anagrafe e farsi cambiare il cognome-

TN soffocò una risatina. Davvero tutta la tristezza che aveva accumulato in quei giorni stava venendo distrutta da quel ragazzo? Poco le importava: se con lui era felice, contava quello e basta.
Makki la accompagnò a casa, ma non si limitò a salutarla davanti alla porta.

Makki: -Posso entrare, no?-
TN: -Sì... Aspetta, eh?-
Makki: -Non preoccuparti per il disordine, sai che io e miei vi avevamo aiutato col trasloco di certo non sarà in quelle condizioni- OH SANTO CIELO-

Polvere, polvere ovunque. E lattine di bibite gassate, vestiti sparsi a terra e libri con le pagine piegate impilati su qualsiasi superficie piana.

Makki: -I tuoi vanno una settimana a Tokyo e tu lasci la casa così?-
TN: -Io...- "posso spiegare" voleva dire, ma neanche lei sapeva come c'era finita casa sua, ridotta così.
Makki: -Qualcosa non va? Anzi no, togli il punto interrogativo e dimmi che succede-
TN: -Non lo so... Credo nulla di importante, sto benissi...- non finì di parlare che si sarebbe accasciata a terra, se lui non l'avesse presa al volo
Makki: -Sì, benissimo. Talmente bene che sei svenuta, idiota-

...

TN aprì gli occhi, scoprendo di essere sdraiata sul letto.

Makki: -Starò qui finché non mi dirai che ti prende-
TN: -Nulla...-
Makki: -Scommetto non hai mangiato per giorni-
TN: -Tu come...-
Makki: Quando i tuoi sono in viaggio di lavoro solitamente mi chiedi se puoi scroccare del ramen-
TN: -Sono stanca morta, non so perché- confessò al suo vicino di casa -Non riesco neanche a dormire-
Makki: -Avevo immaginato- rispose sollevando da terra una confezione vuota di sonniferi -Dai, mangia qualcosa e diamo una pulita-

...

Gli ci vollero una trentina di minuti per convincerla a mettere qualcosa sotto i denti, ma alla fine TN mangiò. Poi, insieme, presero a dare una sistemata alla casa, anche perché i genitori della ragazza sarebbero tornati per il giorno successivo. In realtà, Makki lasciò fare a TN pochissime cose per non farla stancare troppo e lavorò praticamente solo lui, ma per una giusta causa.

Makki: -Com'è?- chiese una volta terminato, stendendosi vicino a lei sul letto a una piazza e mezza
TN: -Com'è cosa?-
Makki: -Non so, tutto-
TN: -Devo essere sincera?-
Makki: -Se non lo fossi, non servirebbe a nulla-
TN: -Mi sentivo sull'orlo della depressione ahahah-
Makki: -Sì? Sembravi solo molto giù di corda, fuori-
TN: -È l'effetto che mi fai tu-
Makki: -Cosa?-
TN: -Non so, mi fai sorridere-
Makki: -Mi trovi buffo, quindi?-
TN: -Ahahah, anche... Ti giuro che non so perché, ma mi rendi felice-
Makki: -Vieni qui- invitò la ragazza ad avvicinarsi a lui, ma restò stupito quando questa si sdraiò letteralmente su di lui e si accoccolò al suo petto. Non che gli dispiacesse, anzi: prese infatti ad accarezzarle i capelli
TN: -Grazie di esserci-
Makki: -Ringraziami dormendo un po'-
TN: -Posso farlo qui?-
Makki: -Se mi trovi comodo, ovvio che sì-

Accertatosi che TN stesse dormendo, cedette alla tentazione e la strinse più forte che poteva a sé. Era così dannatamente felice di sapere che era importante per lei, visto che lo era per lui.

Makki: -Ti amo, TN...-
TN: -Non sto dormendo- disse ridacchiando alla reazione del ragazzo
Makki: -Eh?!-
TN: -Comunque, so che è imbarazzante ma.. Che dici di rendermi la tua ragazza, oltre che felice?-

Spazio autrice:
Sì, fa schifo.

E sì, questo ritardo è terribilmente enorme.

Maaaa visto che finalmente avevo una serata libera dallo studio (e non so quando sarà la prossima) ho scritto tutto in due ore pur di pubblicare finalmente questa oneshot

Anygay probabilmente la revisionerò e la renderò più decente appena finita la scuola, daijobu :)

𝙃𝘪𝘬𝘢𝘳𝘪 𝘢𝘳𝘦 ~ 𝚑𝚊𝚒𝚔𝚢𝚞𝚞 𝚡 𝚛𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛 ᶜᵒᵐᵖˡᵉᵗᵃᵗᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora