Capitolo 13

919 41 0
                                    

Lo erano eccome, quelle parole erano state studiate per ferire il licantropo e per fagli capire che razza di persona avesse davanti, che quel ragazzino che vagava nei boschi a ritrovare cadaveri, ora non esiste più.
Ora esiste solo l'involucro di quel ragazzo, e la sua identità è completamente mutata da come era in principio.

<<Tu potresti scommettere anche su di noi, e vinceresti comunque... in ogni caso, sempre e avresti anche la felicità. Cosa che adesso non hai più.>>Disse Derek prima di saltare dalla finestra e sparire bel oscurità della notte.

Come poteva dire quelle cose? pensava l'umano adesso, come poteva anche solo pensarle, sapendo bene tutto il dolore e la sofferenza che gli aveva causato? come poteva permettersi il lusso di dire che sarebbe stato felice nel branco, sapendo che c'era anche lui.

Queste domande continuavano a martellare nella testa di Stiles, anche durante il sonno, che stranamente, questa volta si presentò senza alcun incubo, senza sogni.

Il mattino arrivo presto in casa Stilinski, tanto che appena Noah si svegliò alle 7:30 del mattino si ritrovò un post-it sul frigo che gli diceva che la colazione era sul tavolo e che suo figlio era andato a correre. Si ritrovò a pensare che forse sarebbe stato meglio aver quel figlio quando andava ancora a scuola piuttosto di ora, che andava al college.

Mentre il piccolo Stilinski era fuori nella radura che correva a fianco del suo migliore amico e il suo beta.
<<E quindi si è presentato alla tua finestra così? Se fossi stato in te l'avrei spinto di sotto, dopo tutto quello che ti ha fatto passare.>>Disse Liam senza neanche un pelo sulla lingua.
<<Forse la prossima volta lo farò.>>Rispose il cacciatore spingendo il suo migliore amico, per cercare di far rallentare il suo passo, così da permettergli di superarlo.

<<Si come vi pare, ma stiamo parlando di Derek da due ore, e io sono troppo felice di correre tutti e tre insieme...quindi vi prego state zitti e statemi dietro lumache!>> gridò l'Alpha del branco mentre sfrecciava in mezzo agli alberi.

<<Scott rallenta! Stiles non è un licantropo!>> Disse il beta gridando al suo Alpha.
Neanche il tempo di girarsi verso l'umano che si rese conto di essere da solo, e che il ragazzo correva con facilità vicino al Alpha.

<<Dio mio Stiles! Sei velocissimo!>> disse Scott appena superarono il confine del bosco e si ritrovarono nella vecchia villa degli Hale, destinazione della corsa.

<<Grazie Scott! è stato elettrizzante e mi sono sentito libero dai pensieri, dobbiamo farlo più spesso ricordamelo>> disse il cacciatore con un sorriso sulle labbra.

Note Autrice:
Beh che dire signori e signore...le cose potrebbero farsi interessanti eh

Un Etate SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora