Capitolo14

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Dopo la corsa i ragazzi si erano promessi che si sarebbero visti nel pomeriggio tardi, e quando Stiles rimase completamente solo, in doccia, incomincio a ripensare alla strana notte passata, insomma...cosa diavolo era successo in così poche ore?

Si rese conto di come il giorno prima era stato così incredibilmente sfiancante e pieno di emozioni.
Del suo viaggio di ritorno, della lieve ansia che aveva avuto l'attimo prima di atterrare in aeroporto, della speranza di rivedere tutti sani e salvi, e dalla paura.
Specialmente della fottuta paura che aveva di rivivere i suoi ultimi istanti a becon hills, di avere degli attacchi di panico anche solo sentendo pronunciare quel nome, che neanche a distanza di anni aveva mai pronunciato, solo fino a ieri...e l'averlo rivisto, dopo così tanto tempo, era incredibile come non fosse cambiato affatto, come i suoi occhi lo attirassero ancora, come quei capelli corvini gli sembrassero ancora così morbidi e derisi al tocco .
Queste cose ronzavano ancora nella testa di Stiles quando torno in camera sua con un asciugamano tra i capelli umidi e lo spazzolino in bocca, e i pantaloni leggermente abbassati sui fianchi.

Ed è proprio così che si presentò davanti alla figura a inaspettata del suo ex ragazzo( o licantropo).

Stiles non sembro sorpreso, al esterno, dal apparizione del licantropo in camera sua, ma appena l'aveva visto c'era mancato poco che sputasse lo spazzolino a terra e morisse di infarto... ma questo non lo diete a vedere, anzi sembrava quasi rilassato, mentre lo guardava con un cipiglio alzato.

<<Ti fanno ancora schifo le porte?>> chiese il cacciatore guardandolo con un sopracciglio alzato.
<<Sai come si dice no? Il lupo perde il pelo ma non il vizio.>> disse Derek, che si era nuovamente intrufolato in camera sua, come la notte precedente.

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