capitolo 24

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<<Non puoi pensare che dopo così tanto tempo in cui sono stato male per te, io sia riuscito a farmi una vita senza di te, Derek>> disse Stiles, sfinito da quella conversazione, l'unica cosa che voleva era fiondarsi sotto le coperte della sua camera da letto e farsi una bella dormita.

<<Non so cosa pensare Stiles, perché un giorno mi dici che devo restare a dormire con te e il giorno dopo stiamo già litigando, io ti rivoglio indietro Stiles, perché non riesco ad immaginarmi una vita senza di te, senza i tuoi capelli scompigliati alla mattina e la tua parlantina, anche se adesso non c'è quasi più>> disse Derek sconsolato. <<Vorrei avere una bacchetta magica per tornare indietro nel tempo e accettare il tuo inviato, ma non posso, avevo paura ero terrorizzato dallo sconosciuto, non sto cercando una giustificazione per quello che ho fatto, ma voglio solo che tu capisca che non ho mai smesso di amarti.>>

<<Io e Finn, non stiamo insieme. Non so neanche il perché io te lo stia dicendo, non è un modo per riavvicinarti, è solo che io... Finn è il partner nelle missioni, è un ragazzo orfano ha solo i cacciatori come famiglia, e ci tiene a me come un fratello, non potrei mai stare insieme a lui, neanche se fosse possibile. Non mi sei mai uscito dalla testa Derek. Ma non voglio essere il ragazzo che si fa riprendere dopo un paio di frasi dolci>> disse Stiles, cercando di far capire al lupo come si sente.

<<Lo capisco, davvero. Significa già molto il fatto che tu non mi stia buttando fuori casa tua.>> disse Derek cercando di buttarla sul ridere, perché sentiva il suo cuore andare in mille pezzi parola dopo parola di Stiles. Non aveva capito fino a che punto l'avesse ferito fino a quel momento.

<<Derek...sono convinto che forse in un futuro, ci sarà qualcuno, davvero un fortunato bastardo che riuscirà a... a farti innamorare di lui, ma forse non eravamo destinati a stare insieme, forse non eravamo quelli giusti.>> disse Stiles, cercando di tenere sotto controllo le emozioni che gli stavano iniziando a dare alla testa.

Derek si avvicinò di nuovo all'umano, incapace di restare lucido con tutti quegli odori di emozioni che stava rilasciando il ragazzino. <<Per me non potrà, mai e dico mai, esserci qualcun' altro, non quando fin quando il mio lupo sarà a conoscenza del tuo essere ancora in vita e forse neanche dopo. Sei stato e sarai sempre l'unico per cui il mio cuore batterà così velocemente, quello che ascolterei per ore senza stancarmi mai. Ed è proprio per questo che ti dico questo Stiles: Io ti aspetto. Non mi importa se sarà tra giorni, mesi o anni. Se ti ci volesse anche tutta la vita. Io ti aspetto, perché lo so, lo so, che io e te siamo giusti l'uno per l'altro.>> disse Derek, rilasciando un sorriso per la prima volta da anni.

<<Mi aspetterai?>> chiese in un misto di confusione e speranza Stiles.

<<Certamente ragazzino, che altra possibilità mi rimane? Non sono praticamente nulla senza di te. Prenditi il tempo che ti serve, perché io lo so che siamo destinati a stare insieme.>> disse sempre più convinto Derek.

<<Allora se vuoi aspettarmi, devi anche accettare una cosa.>> disse cercando di fare ordine Stiles, ora più che mai determinato a portare a termine quello che ha in mente.

<<Dimmi>> disse il moro confuso da quella strana proposta del castano.

<<Io adesso prendo le valige e torno a Washington, devo schiarirmi le idee e non posso farlo sapendoti troppo vicino a me. Mi offuschi il giudizio, ormai siamo entrambi a conoscenza dei miei cambiamenti e voglio prendere atto di quello appena successo. Voglio riflettere, sfogarmi e anche cercare di capire cosa è meglio fare per il mio futuro. Credo che sia palese che tu non mi sia indifferente, ho provato a nasconderlo perché mi hai fatto soffrire tanto Derek, tanto e molto probabilmente non sarei così se non fosse stato per quello che è successo. Ma ormai è accaduto e nessuno dei due può farci niente, dobbiamo solo prenderne conoscenza e cercare di andare avanti, se da solo o insieme non lo so ancora.>> disse Stiles.

<<Oh, beh hai... si hai ragione, pensavo di poter... va bene ma... potrò scriverti per sapere come andrà la tua riflessione oppure è troppo?>> chiese Derek, lasciato ormai senza parole per la rapidità di decisione presa da Stiles.

<<Credo che meno ci sentiamo meglio è. Però mentirei se ti dicessi che non voglio più avere tue notizie quindi, un massimo di tre messaggi al giorno?>> chiese Stiles incerto, perché è la prima volta che si trovava in una situazione del genere.

<<Basta che siano tre a testa e senza limiti di parole, se voglio scriverti un papiro di cose che ho fatto durante la giornata voglio essere libero di farlo>> rilancia il mannaro cercando di non essere tagliato completamente fuori, senza possibilità di fare nulla.

<<Ci sto, però non voglio pressioni sulla decisione finale.>> impose Stiles, guardandolo deciso negli occhi color bosco.

<<Assolutamente, sarò un vero gentil uomo e ti lascerò tutto il tempo di questo mondo senza fare alcun tipo di pressione>> disse Derek con un sorriso sulle labbra che faticava a trattenere.

<<Mi spieghi perché stai sorridendo?>> chiuse curioso l'umano non capacitandosi dell'umore del lupo.

<<Perché è da quando ci siamo rivisti che non ci saltiamo addosso senza fare battutine o aggredirci per più di cinque minuti>> disse Derek sempre sorridendo, facendo rallegrare anche Stiles.

<<Beh siamo sempre stati così non vedo perché dovremmo cambiare>> disse, senza riflettere troppo su quello che aveva appena detto.

<<Già non vedo neanche io il perché.>> rispose Derek, sempre più tentato di mandare a quel paese il tempo e baciare il suo ragazzino.

<<Tralasciando ciò...credo che tu debba andare, devo informare gli altri che non verrò alla vacanza e devo anche salutare tutti, cercando una scusa palese. Perché se mai dovessi dirgli la verità quando sono ancora qui mi rapirebbero seduta stante, e cacciatore o meno Lydia Martina mi fa ancora una paura fottuta.

<<Comprensibile. Allora, mh ciao?>> chiese un Derek impacciato.

<<Ciao Derek Hale>> rispose deciso il cacciatore, salutandolo con un cenno della mano.

Derek se ne andò senza fare rumore proprio come era arrivato, e Stiles non seppe dire con quale forza di volontà era riuscito a non baciarlo mentre si chiudeva la porta alle spalle. Ma ora doveva pensare solo a come avrebbe affrontato la situazione con tutti gli altri del branco e soprattuto con suo padre. L'aveva appena rivisto dopo tanto tempo, gli pesava doversene andare, anche se sapeva che quella era la scelta giusta da fare.

Aspettò con pazienza suo padre e nel frattempo preparava un discorso su quello che era successo considerando che a li voleva dire tutta la verità, perché sapeva che l'avrebbe compresa senza dare ulteriore peso sulle spalle del cacciatore.

Di fatto appena lo sceriffo entrò di fatto fu sconvolto di ritrovarsi suo figlio pronto a fare un discorso ben dettagliato di quello che era successo nelle poche ore in cui l'aveva lasciato solo.
Ma capì il proprio figlio e anche se a malincuore lo aiuto a fare le valige e a dare la notizia al resto del branco.

Nel frattempo Derek sentiva già la mancanza del umano, anche se sapeva che era giusto così faceva comunque un male cane vederselo andare via di nuovo. 


Nota autrice:
Il prossimo capito è quello finale godetevelo fino in fondo come farò io <3

Rori

Un Etate SterekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora