Stiles si vestì in fretta, lasciando appeso al frugo un messaggio per suo padre, avvisandolo che avrebbe fatto tardi e di non aspettarli per cena.
Appena varcata la soglia di casa, si stiracchio leggermente e partì a una velocità elevata.
Senti le sue gambe tendersi per lo sforzo e il respiro che iniziava a farsi pesante dopo pochi chilometri, ma gli stava bene, era piacevole.Decise di arrivare fino ai confini del bosco e di tornare indietro, per poi prendersi qualcosa da mangiare al ritorno.
Corse, e corse ancora, ma la sua testa non smetteva mai di ripetere le parole della sua migliore amica, come un mantra nel suo cervello. "Ti rivuole Stiles." sentiva continuamente questa frase, fin quando stremato dallo sforzo e dallo stress tirò un pugno al primo albero che si trovo vicino, lasciando l'impronta della sua mano sulla corteggia tutta scheggiata.
<<CAZZO!>> l'imprecazione riecheggiò per tutto il fitto bosco.
<<Certo che prendere a pungi un albero non deve certo fare bene per voi umani.>>Stiles si voltò velocemente verso la voce che aveva parlato, e si mise in posizione di diversa anche con le nocche della mano insanguinate.
<<Theo?>> chiese stralunato l'umano vedendo un ex nemico del suo branco.
<<Si, io, quindi tieni giù le mani che non voglio mica sbranarti.>> Disse il ragazzo mettendo le braccia in avanti e facendo un sorrisetto di scherno.<<Perché sei qui? mi stavi seguendo per caso?>>chiese inquisitorio il cacciatore.
<<No, ho di meglio da fare che spiarti, tipo stalker psicopatico, comunque dovresti metterci qualcosa sopra quella mano se non voi che ti diventi gonfia come un palloncino.>> disse sbeffeggiandolo Theo con la sua solita arroganza.
Anche se stava con il piccolo beta del branco, non era cambiato poi molto.<<Oh, si, prima o poi ci metterò del ghiaccio ora devo andare.>> disse sbrigativo Stiles, cercando di allontanarsi da Theo.
Non aveva paura di lui, solo che voleva stare da solo e schiarirsi le idee, e avere Theo in mezzo non lo aiutava a pensare, gli faceva solo salire la voglia di prendere a pugni un altro albero o la stessa faccia della chimera.<<Come voi, sappi che il viaggio si è anticipato, si parte tra due o tre giorni vedi di muoverti a preparare le valige.>> disse Theo appoggiandogli una mano sulla spalla con fare rincuorante.
<<Grazie.>> ribadì Stiles correndo il più veloce e lontano possibile da ogni essere umano e non.Era passata da un pezzo la sera e Stiles, vagava ancora per il bosco sul orlo di una crisi isterica, non ne poteva più di pensare a Derek a Lydia e a tutta quella situazione di merda, voleva soltanto chiedere gli occhi e dormire, ma ogni volta che chiudeva gli occhi la sua mente era perseguitata da degli smeraldi verdi che lo fissavano o da teste mozzate di mostri e di creature sovrannaturali impazzite.
Decise quindi di fermarsi sotto un albero e di lasciarsi scivolare a terra. Oramai doveva essere sulla soglia della mezzanotte, perché le temperature erano calate drasticamente e non si veda a quasi più nulla del sentiero. Per fortuna Stiles era diventato bravo a orientarsi e sapeva bene dove si trovava e anche come tornare a casa.
Ma proprio non ne voleva sapere di farlo in quel momento voleva solo del silenzio sia interiore che esteriore.Angolo Autrice:
Ciaoooo belle persone!
Rory

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Un Etate Sterek
Werewolfl'estate è arrivata a Beacon Hills, e tutto il branco si è finalmente riunito dopo tre lunghi anni, e si stanno organizzando per un incredibile vacanza al lago. Ma riusciranno davvero a completarla? E saranno davvero tutti come prima? Nasceranno nu...