Tornato a New York, Francesca mi accolse a casa scuotendo la testa, l'avevo tenuta aggiornata dall'Italia e non era affatto d'accordo per la storia dell'eredità. Iniziai a elencarle cosa avrebbe potuto fare con tutta la sua eredità e ridemmo quasi fino a farci venire mal di stomaco. Si rasserenò.
Mary ci invitò a trascorrere il sabato successivo in campagna dai suoi genitori, voleva comunicarci una cosa importante.
Dopo il pranzo, sotto il porticato che si affacciava sul prato, restammo in quattro, io e Francesca, Mary e Billy; gli altri si erano allontanati, capimmo che era giunto il momento della grande rivelazione: volevano me e mia sorella come testimoni di nozze.
Accettammo subito, onorati e felicissimi. Abbracciai la mia migliore amica e mi resi conto che, finalmente, lei e Billy avevano sotterrato l'ascia di guerra, che avevano smesso di mollarsi dopo ogni litigio, anche per cose futili.
Durante i preparativi per il grande giorno, Mary rapì più volte mia sorella: erano diventate complici sin dal primo sguardo quando mesi prima le avevo presentate l'un l'altra; Mary l'aveva conquistata proprio come aveva fatto con me appena approdato a New York, ma, con il matrimonio in vista, avevano infittito le loro uscite insieme per organizzare il tutto al meglio, dai fiori sui tavoli al tappeto per l'altare, nulla doveva sfuggire; proprio come si fidavano tutti del mio "buon gusto da italiano", anche mia sorella era una grande risorsa, italiana e donna, quindi ancora più sensibile ed esperta.
Sparpagliati per il mio appartamento, troneggiavano dunque album di tessuti per tovaglie, di foto di composizioni floreali e liste su liste di menu, giornali di pettinature ed abiti da sposa e da damigella. Francesca li studiava alla ricerca di idee speciali da sottoporre all'attenzione di Mary, fallendo poche volte. Con me, entrambe, tennero un gran segreto sui vestiti delle damigelle, su quello della sposa e, addirittura, su quello di mia sorella.
Come testimone, fui "costretto" a passare più tempo con Billy perché, se le donne si occupavano delle questioni estetiche, noi uomini dovevamo pensare a quelle pratiche, come saldare i conti. Inoltre, il futuro sposo aveva bisogno del mio aiuto per fare qualche sorpresa a Mary, solo io la conoscevo bene quasi quanto lui.
Ero con Billy, avevamo appena finito di accordarci con il catering, quando lui mi propose di andare a bere qualcosa.
Alla luce soffusa del bar, Billy mi sorrise dopo il primo sorso al suo drink "Alex, sono stato uno stupido ad essere geloso di te"
"Tranquillo, ti capisco perfettamente, non sempre l'amicizia uomo-donna è vista di buon occhio. La cosa importante è che ti sia ricreduto"
Aveva voglia di confessarmi i suoi pensieri più nascosti su di me e lo fece "All'inizio ho pensato molte volte che tu fossi interessato ad andare a letto con la mia Mary, non lo so, il fatto che potevate rinchiudervi in un albergo in pausa pranzo mi faceva impazzire"
Sorrisi "Addirittura un pensiero del genere?"
Billy arrossì "Sì e mi vergogno a dirtelo, con il tempo ho capito che era un'idea stupida... però ti percepivo sempre come una minaccia, passavi comunque tanto tempo con lei lavorando sullo stesso piano; infatti, quando ho saputo che avevano spostato il tuo ufficio, ho quasi fatto i cosiddetti "salti di gioia"... Ma ora è tutto ok, non sono più preoccupato che tu minacci il mio territorio", mi disse quella parola, "territorio", ridendo. Questo fare scherzoso era parte di lui, lo usava con gli amici, quando era a suo agio, e l'avevo scoperto da poco, da quando avevamo cominciato ad essere amici sul serio.
Risi con lui "Cosa ti ha fatto cambiare idea su di me?"
"Mary mi parla spesso di te, ho provato a guardare ciò che mi diceva sotto un'altra luce e mi sono reso conto che ti considera come un fratello. Quando mi parla dei suoi fratelli e di te, ha la stessa luce negli occhi, la stessa stima e ammirazione, molto diversa di quando parla di me"
Alzai il mio cocktail, proponendo un brindisi "Io ti consideravo un'idiota per la visibile gelosia verso di me che ti faceva sembrare un bambino, una persona che non aveva la maturità di stare con Mary... Ma, conoscendoti meglio, ho cambiato totalmente idea e non sei male... Quindi, ascia sotterrata?"
Billy alzò il suo bicchiere facendolo tintinnare contro il mio "Sì, puoi dirlo forte!"
STAI LEGGENDO
Il Fiore Sbocciato
RomanceAlessandro e Francesca sono "fratello" e "sorella" coinvolti in una storia di amicizia e amore impossibile. Le loro vite si intrecciano e separano per seguire le loro ambizioni, speranze e "convenzioni".