"Zia stasera vado a casa di un amico quindi non mi aspettare per cena" dico, annuisce così esco prendendo lo zaino.
Stasera devo andare insieme a Celeste a casa di Manuel, all'inizio non era per niente felice, ma alla fine dopo tanti ti prego e fallo per me da Celeste ho accettato.
Ora sto andando a scuola a piedi visto che mio fratello oggi non ci va perché si secca anche se gli ha fatto credere alla zia di stare male.
Mentre cammino sento un rumore di macchina dietro di me così aumento il passo, ma é lo stesso così mi giro e trovo Manuel che mi sorride.
"Ei" dico
"Ei, vuoi un passaggio?" dice, io e lui nella stessa macchina? Anche no grazie.
"No, tanto sto per arrivare" dico
"Ma se mancano ancora 25 kilometri" dice ridendo.
"Non mi va di stare in macchina con te ok?" dico sincera facendogli morire il sorriso.
"Mi avevi detto che non mi allontanavi" dice
"Infatti, non lo sto facendo, mi sembra che ti stia parando" dico per poi continuare a camminare, ma un dolore atroce mi prende facendomi fermare.
"Lo sai che sto soffrendo, anzi stiamo soffrendo" dice accarezzandomi il braccio mandandomi in tilt.
Scuoto la testa e dico
"Non posso" vedo la sua espressione triste e questa cosa mi spezza il cuore così gli prendo la mano sotto il suo sguardo sorpreso per poi andare verso la macchina dove saliamo.
Mentre siamo in macchina il tragitto e silenzioso almeno fino a quando lui mette la mano sopra la mia coscia facendomi sentire caldo all'improvviso.
"Leva la mano" dico, scuote la teste e dice
"Il mio posto è lì" gli levo la mano e gli do uno schiaffo sul braccio facendolo ridere visto che non si è fatto nulla.
"Ti amo" dice tutto in un tratto prendendomi alla sprovvista.
"E mi fa male che mi respingi ogni volta" dice in un modo che mi fa sentire uno schifo, cavolo è il mio compagno che cosa sto facendo, stiamo soffrendo, siamo stati scelti per stare insieme.
Non rispondo, ma riprendo la sua mano e la poso sulla mia coscia facendogli brillare gli occhi e facendo spuntare un sorriso sul mio volto.
Quando arriviamo a scuola camminiamo uno accanto all'altro anche se lui ha provato a prendermi la mano, ma io l'ho sempre allontanata.
"Luna" dice felice Celeste affacciandoci davanti con accanto Daniele e gli altri ragazzi abbracciandomi.
"Siete venuti insieme?" dice, guardo Manuel che mi sorride così sorrido anche io e annuisco.
"O mio Dio che bello" dice saltellando felice.
"Si si ok va bene, adesso però entriamo, a stasera" dico prendendola per il braccio e trascinandola in classe.
"Ei non mi hai fatto nemmeno salutare Daniele" sbuffo e dico
"Ne avrai tempo" per poi entrare.
........
Quando usciamo da scuola con Celeste mi fermo subito vedendo Manuel che cerca di allontanarsi da quella ragazza che gli ha buttato le braccia addosso e che cerca di baciarlo, ma perché sempre il mio compagno?
Incazzata più che mai butto lo zaino a terra per poi andare verso di loro, spostare questa ruba compagni che per mia fortuna cade a terra per poi mettermi in punta di piedi e baciarlo.
Non ci credo, lo sto baciando, all'inizio è un bacio normale che dopo un po' diventa passionale facendomi provare delle emozioni mai sentite prima che non riesco nemmeno a descriverle, ma vi posso assicurare che non mi sono mai sentita meglio di così.
Sento la sua lingua picchettare sui miei denti volendo l'accesso che do facendo così incontrare le nostre lingue che iniziano a fare scintille sotto lo sguardo scioccato di tutti, ma non me ne importa nulla, vorrei solo non allontanarmi mai da queste labbra.
Dopo un po' ci stacchiamo e lo guardo negli occhi sorridendo e lui fa la stessa cosa così faccio la prima cosa che mi viene in mente, abbracciarlo.
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Anche se non vuoi sarai per sempre mia
WerewolfLuna un ragazza bellissima, magra, occhi verdi, capelli biondi alta un metro e sessanta cinque frequenta il liceo scientifico di Milano, è un lupo, ma questo non lo sa nessuno, ha 18 anni e non è in cerca del suo compagno infatti non da confidenza a...