"Dove stiamo andando?" Dico sorridendo a Manuel mentre camminiamo nei boschi.
"Sorpresa" dice sorridendo ed è la cosa più bella che abbia mai visto.
"Io odio le sorprese" dico facendo una faccia disgustata che lo fa scoppiare a ridere per poi avvicinarsi a me, mettere un braccio intorno alla mia vita tirandomi a sé e dire
"Na, a te piacciono"
"Ah sì?" dico ironica mentre guardo le sue labbra carnose che mi chiamano, annuisce e dice
"Si" per poi buttarsi sulle mie labbra finalmente.
Quanto mi sono mancate, sono ormai diventate una droga per me di cui ne avrò bisogno, sempre.
Dopo un po' ci stacchiamo senza fiato e sorridendo continuiamo a camminare.
"Arrivati" dice mentre io guardo a bocca aperta la casa bellissima, mi giro verso di lui e dico
"È tua?" annuisce e agitato dice
"Ti piace?" annuisco facendolo sorridere.
"Vuoi entrare?" Annuisco così mi prende per mano e mi conduce dentro.
Quando entro rimango a bocca aperta, è tutto bellissimo molto rustico come piace a me.
Mi giro verso lui che mi accarezza il braccio e dico
"Perché siamo venuti qui?" In un tratto vedo il suo sguardo ribugliarsi per poi ritornare normale e dire
"Sai venivo sempre qui da piccolo, questo posto è molto importante per me, l'ha costruito mio nonno per me prima di morire"
"Oh" riesce solo ad uscire dalla mia bocca.
"Non sa nessuno di questo posto" dice.
"Veramente?" Dico facendolo annuire.
"Vengo qui per schiarirmi le idee e quando ho tempo libero, sa è molto difficile fare Alpha" dice facendomi annuire.
"Quindi non hai..." Dico, ma lui mi interrompe
"Non ho mai portato nessun altro qui, tu sei l'unica" dice facendondomi sentire molto meglio, mi fa piacere che sono l'unica anche perché se sapevo che portava qui le sue "donne"....al solo pensiero mi viene da ucciderlo....brucerei tutto.
"Hai fame?" dice portandomi alla realtà, annuisco così sorride e dice
"Carbonara?" O mio dio la mia pasta preferita già ho l'acqualina.
"Siii" dico saltellando felice stanza stanza facendolo ridere, sembro una bambina felice che ha appena ricevuto una caramella, ma è lui, lui che mi rende felice.
Mentre mangiamo ho tanta voglia di fargli una domanda, ma non so come la potrebbe prendere.
Vedo lui guardarmi per poi smettere di mangiare e dire
"Che succede?" Cavolo non gli si può nascondere nulla.
"Ecco io...volevo chiederti...Manuel, perché mi hai portato qui?"
"Lo sai" dice guardandomi con un aria un po' seria, abbasso lo sguardo e sorridendo dico
"Lo so? Non penso"
"Luna...tu sei la mia compagna e normale che io voglia condividerlo con te" dice sbattendo la forchetta sul piatto facendomi sussultare.
"Tutto qui?" Dico delusa.
"Che cosa vuoi che ti dica?" dice e dalla sua espressione capisco che si sta arrabbiando così decido di chiudere la questione continuando a mangiare.
Mentre sono davanti al camino con sopra il mio amatissimo pled penso a quello che mi sta succedendo da quando ho incontrato Manuel e tutt'ora non riesco a crederci.
Lui mi rende felice, so che ho un carattere difficile e che lo rifiutato un sacco di volte prima di ammettere a lui e a me stessa di amarlo, ma lui è ancora qui, mi ama, ama me, la testa più calda del mondo nonostante litighiamo molto spesso, ma l'amore è così no? È normale litigare se si ama...giusto?
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Anche se non vuoi sarai per sempre mia
WerewolfLuna un ragazza bellissima, magra, occhi verdi, capelli biondi alta un metro e sessanta cinque frequenta il liceo scientifico di Milano, è un lupo, ma questo non lo sa nessuno, ha 18 anni e non è in cerca del suo compagno infatti non da confidenza a...