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Jungkook's pov
Per fortuna era andata bene, il mio cibo era stato apprezzato e capito da tutti. Ne ero felice. Ero riuscito a realizzare qualcosa di grande utilizzando le mie capacità culinarie. Ero fiero di me.

-jungkook-mi sentii chiamare da Jimin, che mi fece risvegliare dai miei pensieri.

-si dimmi piccolo-risposi io, accogliendolo con un braccio.

-vorrei presentarti delle persone vieni-mi rispose lui, afferrando la mia mano fino a trascinarmi verso un gruppo di persone poco più in là.

-signori scusatemi, lui è lo chef di stasera. Si chiama Jungkook-mi presentò ed io mi inchinai come saluto.

-wow, sei più giovane di ciò che pensavo. Devo dire che era tutto ottimo e mi piacerebbe che venissi a lavorare per me. Gestisco un ristorante e sto cercando un cuoco di un certo livello per la cucina. Sai il mio è un ristorante di classe e così anche il personale deve esserlo. Ecco il mio biglietto-mi disse una donna porgendomi poi un bigliettino con tutte le informazioni su di lei.

-anche io ti vorrei a lavorare con me. Io controllo una compagnia di navi da crociera che fanno il giro del mondo e mi piacerebbe avere uno chef come te  su una di queste navi-mi propose un uomo dandomi anche lui un biglietto.

Nel giro di pochi minuti mi ritrovai con vari foglietti tra le dita, ognuno che raccontava un' offerta di lavoro diversa. Era possibile tutto ciò?

-grazie vedrò come muovermi. Ora scusatemi ma hanno bisogno di me-risposi congedandomi, afferrando però anche la mano di Jimin trascinandolo con me in una stanza di quella villa che era stata scelta come location.

Appena entrati, chiusi la porta a chiave sbattendo il mio ragazzo contro il muro e fiondandomi a baciarlo intensamente. Era tutto merito suo se avevo ricevuto tutte quelle offerte di lavoro e volevo dimostrargli la mia immensa gratitudine.

Così senza interrompere il nostro bacio, feci scorrere le mie mani lungo tutto il suo corpo arrivando al suo sedere sempre bello morbido e tonico stringendolo possentemente.

-e così vuoi che ti comandi e ti sculacci eh?!-gli dissi con un ghigno sul viso davvero enorme vedendolo annuire un po' in imbarazzo.

-bene sarai accontentato-continuai, afferrandolo di peso, buttandolo sull'enorme divano presente nella stanza.

Ben presto ci ritrovammo nudi e super eccitati, cosa che le nostre erezioni potevano dimostrare molto bene.

Iniziai a fare scorrere la mia lunghezza contro la sua frizzionandole per qualche minuto vedendolo già impazzire sotto al mio tocco.

-qui qualcuno verrà punito per essere troppo bello e troppo sexy. Girati amore e tira su quel sedere da favola che ti ritrovi-gli ordinai con voce da comando e subito lo fece mettendomi davanti agli occhi il suo morbido e sodo sedere che tanto amavo.

-bene bene bene, cosa abbiamo qui....un ragazzo cattivo che è troppo sexy per non essere punito-dissi, accarezzando una sua natica prima di tirarci un forte schiaffo sopra.

Lo sentii gemere all'istante, il che mi incoraggiò a continuare. Iniziai a schiaffeggiarlo più e più volte stando però attento a non fargli troppo male. Volevo che godesse e non che sentisse dolore.

-j... Jungkook...ti prego...-mi sussurrò in preda ai gemiti e mi chiesi cosa volesse.

-cosa vuoi amore? Cosa vuoi che ti faccia?-chiesi con un ghigno sul viso vedendolo già esausto.

-scopami ti prego-chiese ed io esaudii. Con uno scatto velocemente lo feci girare catturando le sue labbra in un bacio molto spinto mentre delicatamente entravo in lui iniziando da subito a spingere.

In quei giorni ci eravamo dato molto da fare ed ormai lui si era abituato alle mie dimensioni molto bene.

Aumentai le spinte, quando lo vidi portarsi le mani sui capezzoli cercando di stimolarli, chiedendomi silenziosamente di essere toccato. Così feci portando la mia mano a toccarlo ed a pompare velocemente lo sua erezione.

-ah! Più forte-disse lui guardandomi supplichevole. Voleva venire e lo sapevo. Aumentai ancora la velocità e la profondità raggiungendo la sua prostata.

Continuai finché non mi sentii la mano bagnata dal suo seme. Spinsi qualche altra volta riversandosi al suo interno ormai esausto e sfinito.

-Cazzo è stato....-cercò di dire quando lo interruppi.

-incredibile-finii la sua frase baciandolo, uscendo da lui.

🍑

Aspettammo circa una mezz'ora prima di ricomporci e rivestirci. Era stato un momento incredibile e dannatamente bello. Ogni volta che facevamo l'amore mi sentivo sempre più legato a lui e sempre più innamorato di lui. Così decisi di farlo. Era una cosa a cui pensavo da tempo e che ormai era sicuro di volere.

-amore-lo richiamai, facendolo concentrare su di me.

-senti io ti amo per davvero e credo che tu sia la mia anima gemella per questo voglio che sia per sempre. Voglio che tu diventi mio marito Jimin e che tu sia mio ora e sempre. Vuoi essere mio per sempre?-gli chiesi, prendendo un anello dalla tasca del pantaloni sperando in un suo si.

Lo vidi qualche istante confuso, alternava gli occhi tra me e l'anello finché non mi saltò addosso felice e contento.

-si si e si...voglio essere tuo marito-mi sussurrò mentre si stringeva a me piangendo.

-non piangere piccolo-gli dissi scostandolo per baciarlo.

-ti amo immensamente-gli dissi braciandolo ancora.

-anche io per sempre e all'infinito-rispose lui abbracciandomi ancora.

PROPRIO DAVANTI A TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora