«Non ci posso credere, mi ha chiesto di uscire!» strillò una giovane dalla chioma bionda.
«Lo so Emilie, lo stai urlando da mezz'ora» ripeté per l'ennesima volta sua sorella.
«Ma, Amilie, tu non puoi capire: Gabriel Agreste mi ha...»
«Invece, IO HO CAPITO! Mi hai fatto venire una testa grande come la torre Eiffel con questa storia!» sbottò l'altra. La prima volta che le aveva raccontato ciò, si era limitata a risponderle con un "Buon per te!", ma lei aveva continuato a ripetere le stesse cose all'infinito, neanche fosse stata un disco in loop.
«Scusa, forse ho esagerato.»
«Forse?» domandò, osservando con un misto tra l'ironico e il sarcastico la gemella «Ah, tra quanto ti devo fare da psicologa personale per i tuoi scleri amorosi?»
L'interessata le lanciò un'occhiata di finto risentimento, per poi ridere con lei «Proverò a non farti esasperare.» le promise.
«Non fare giuramenti che non puoi mantenere.»
«Allora ritiro tutto.» concluse, uscendo dalla porta dei bagni della scuola «Forse è meglio che ci sbrighiamo, l'intervallo è quasi finito e non voglio mettermi nei guai»
«Altrimenti come farai a vedere l'amore della tua vita?» la prese in giro bonariamente l'altra.
«Amilie...» mormorò la prima.
«Tanto lo sai che non puoi negare il fatto che stravedi per lui.»
«Amilie.» la richiamò di nuovo, più decisa.
«Cioè, in effetti, è molto carino, certo, ma forse sei tu che sei fissata con i biondi...» si interruppe ricevendo una gomitata nello stomaco «Ok, ritiro tutto, devo proprio ammettere che, se non avesse già una mega cotta per te, mi sarei fatta avanti io. Sai, è un gran bel fig...» si bloccò quando si accorse di ritrovarsi davanti all'amato di sua sorella.
«Pardon?» domandò il "gran bel figo" soggetto della loro conversazione.
«Ehy, ciao Gabriel, ti vedo bene.» Salutò lei il giovane fino a poco prima menzionato. Sì, Emilie l'avrebbe annegata nella Senna. E scorticata viva. E, se avesse avuto anche altro tempo, strangolata pure. Nel frattempo, l'altra, con il volto letteralmente in fiamme, invocava qualche divinità di farla sparire sotto terra. Il Messico era un posto abbastanza lontano in cui scappare? Magari poteva vivere sotto falso nome, aveva in mente già qualche alternativa.
«Allora sarei ansioso di incontrare la señorita Celia Pluma al più presto» fu la frase che interruppe i suoi pensieri.
«Come?» Aveva espresso tutto ciò davanti a lui? Doveva assolutamente smettere di pensare ad alta voce.
«Comunque, io ti seguirei ovunque, andrei anche dall'altra parte della galassia per te» dichiarò il futuro stilista «Ma preferirei rimanere a Parigi ancora per un po', mia mademoiselle; anche se non mi dispiacerebbe affatto poter viaggiare in tua compagnia»
«Davvero?»
«Ma certo, sei la persona più dolce, sensibile e generosa che io abbia mai conosciuto, vivere con te sarebbe un sogno che si avvera» Cosa avrebbe potuto desiderare in più dal destino? Stare a fianco della sua migliore amica d'infanzia per sempre lo riempiva di una gioia inimmaginabile.
«Grazie, anche io lo penso.» Qualcosa la spingeva ad avvicinarsi sempre di più al compagno, attirata come una calamita dai suoi occhi cerulei. Poggiò le labbra sulla sua guancia «Ci si vede stasera, Gabriel.»
«A presto» la salutò l'altro.
«Ti ho già detto che ti amo?»
«Direi che l'ho già capito.» Le sorrise il biondo «Ma adoro quando lo fai.»
Parole:549
Prompt: Buon per te!; giorno 2
Ok, questa è totalmente frutto della mia immaginazione, ma nessuno ci dice come loro due si sono conosciuti quindi... Libero sfogo alla creatività!
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Miraculous One shot (Contaparole 2021)
FanfictionQuesta storia partecipa alla challenge "Contaparole 2021" del profilo @WattpadFanfictionIT e conterrà vari racconti ispirati alla serie Miraculous. Buona lettura! I personaggi del racconto appartengono alla serie Miraculous di Thomas Astruc