#7:Un disastro non così troppo pernicioso

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Marinette si allacciò il casco sotto le occhiate ansiose del padre.
«Ne sei davvero sicura?» le chiese preoccupato, mentre lei si metteva anche le ginocchiere «Non sarebbe meglio aspettare ancora un po' di tempo?»
«Tranquillo, tanto prima o poi lo dovrò fare, quindi, togliamoci il dente e basta» lo tranquillizzò lei «Allora, come devo fare?» domandò salendo sulla moto.
«Prima devi metterla in folle»
«Ovvero?»
«Prendi quella leva» spiegò.
«Il cambio?»
«Si, quello» le confermò «E mettilo tra la prima e la seconda»
«Fatto»
«Ora, gira la chiave, pigia la leva della frizione e spingi il tasto di avvio» Un rombo interruppe il silenzio «Bene, ci sei riuscita»
«E ora?» lo interpellò l'altra, super emozionata
«Dovresti aprire il gas, ma aspet...» La corvina urlò per lo spavento, mentre il mezzo si muoveva da solo.
«Come la fermo?»
«Il freno, premi il freno!» il due ruote si arrestò e la giovine scese traballante e scossa dal sedile.
«Ma perché è partita?»
«Non l'hai messa in folle.» le comunicò il genitore, scuotendo la testa «Sai, forse è meglio che per ora continui a usare la bicicletta.» dichiarò poi, guardando contrariato l'oggetto pernicioso.
«Non proverò a contraddirti.»

«Quindi affermi che ti sei dovuta far dare un passaggio perché non sei riuscita a far partire la moto?» richiese nuovamente la giovane dai capelli castani.
«Si Alya, te lo sto ripetendo da mezz'ora.»
«E che non era una scusa per farti dare un passaggio da Adrien?» Ripensò a quando li aveva visti scendere insieme dalla limousine, che le nascondessero qualcosa?
«No, mi ero già organizzata per farmi portare dai miei, è stata solo una coincidenza.»
«Sicura?» la interloquì di nuovo l'altra.
«Sì.» sbuffò di nuovo la corvina.
«In effetti, non ne avresti avuto il coraggio.»
«Invece sì.» si impuntò la fashion designer «E te lo posso dimostrare.» Si alzò di scatto dalla panchina, diretta verso il suo amico.
«Marinette?» si stupì il biondo, vedendola paratasi dinnanzi a lui «C'è qualcosa che posso fare per te?»
«Ehm, sì, insomma...tiandrebbedirimanereacenadamedopo?» disse di fretta.
«Eh?»
La pasticcera prese un respiro «Ti andrebbe dopo di cenare da me? Come amici e come ringraziamento per il passaggio.» tenne a specificare. Ovviamente non esisteva altro motivo per la sua decisione.
«Ma certo, perché non dovrei?»
«Magari non potevi, allora, dopo ti fermi da me!» fece per tornare dalla compagna, ma si arrestò nuovamente «Ah, i miei potrebbero tipo pensare che...insomma...noi due...»
«Noi due?»
«Stiamo...come dire...insieme?» Concluse arrossendo.
«Quindi devo confermare che siamo solo amici o tuo padre avvelena i miei croissant?»
«No, no! Intendevo dire che tendono a farsi strane idee; era solo per avvisarti, insomma...a dopo!»

Alya la guardava scioccata «Ho le allucinazioni o tu hai appena...»
«Ho appena invitato Adrian a casa mia per cena, sì!» strillò l'altra.
«E non hai nemmeno balbettato. O inventato parole. Le tue frasi avevano anche un senso compiuto, complimenti, Marinette, sono fiera di te!»
«Mi prenderai in giro su questo per anni, vero?»
«Fino al matrimonio, esatto.»
«Mi basterà trovarti un nuovo scoop.»
«Scordatelo, l'Adriannette avrà sempre la precedenza assoluta! Ok, forse dopo la LadyNoir, ma poi, precedenza assoluta!» ribadì «Intanto, ti devi preparare per una serata speciale.»

Dopo essere giunta a casa, la stilista osservò divertita il motorino: provare a utilizzarlo era stato un fallimento assoluto, ma, forse, non tutti i mali venivano per nuocere, concluse dedicando la sua attenzione al biondo accanto a lei.





Prompt: pernicioso

N° parole: 515

E per il giorno 7 (che poi sarebbe 26, ma dettagli, è la numero 7) abbiamo un'Alya moolto sospettosa e una Marinette più sbadata del solito, almeno all'inizio.

Miraculous One shot (Contaparole 2021)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora