Marinette quella mattina dormiva letteralmente in piedi. Dopotutto era stata sveglia fino all'alba per sconfiggere l'ennesimo akumizzato e il suo corpo ora reclamava una superficie piana su cui riposarsi. Bevendo il caffè comprato al distributore automatico (era troppo di fretta per prepararne uno a casa con la moka e suo padre provava un profondo odio per le macchinette con le capsule) si diresse in classe dove la professoressa stava per fare l'appello.
«Buongiorno!» esclamò rivolta alla professoressa, contenta di non essere arrivata in ritardo: aveva una gita e la pasticcera non voleva assolutamente perderla. Sistemate anche le ultime faccende burocratiche gli alunni vennero fatti salire sull'autobus.
Teoricamente, a corvina sarebbe dovuta essere accanto alla sua amica Alya ma lei, d'accordo con il suo fidanzato, chiese ad Adrian di fare a cambio di posto. Così il biondo si ritrovò a fianco della fashion designer che però era talmente stanca da essersene a malapena accorta.
Il bus partì diretto verso la sua meta ovvero il municipio della città. L'edificio pubblico infatti ospitava una mostra su alcuni scrittori studiati dai giovani. Inutile dire che Chloé si era vantata di ciò per giorni neanche l'avesse organizzata lei l'esposizione.
Il pullman procedeva lento e la stilista combatteva per non dormire, ma lei non aveva chiuso occhio quella notte e i sedili apparivano così comodi e morbidi...
«Mari, svegliati, siamo arrivati.» la ridestò una voce. La prima cosa che l'adolescente vide furono due iridi smeraldo che la osservavano vagamente divertiti. La persona di fronte a lei ripeté la sua richiesta mentre la giovane era confusa: si era immaginata molte volte di avere al suo fianco Adrian ma questa volta le sue fantasie le sembravano molto reali. A malincuore si alzò dalla sedia e entrò con i compagni nella costruzione.
Durante la pausa si era fermata a parlare con Alya e Nino che avevano approfittato della situazione per fare delle foto di nascosto ai due.
Appena notarono l'avvicinarsi del modello i due fidanzati fecero sparire i loro telefoni e si inventarono una scusa per lasciarli soli.
«Riposata?» le domandò l'amico.
«Sì.»
«A proposito, lo sai che parli nel sonno?» O santo cielo cosa si era lasciata sfuggire? La sua identità era in pericolo? «Discorrevi su qualcosa riguardo a dei criceti. E una casa. Ah, anche un matrimonio.»
«Ah, davvero? Non me ne ero accorta» si inventò lei, mentre sperava di sprofondare da qualche parte. E se lui avesse scoperto che lei era innamorata di lui? Sarebbe stato super imbarazzante.
«Anche a me piacciono i criceti.» Forse, era proprio quello il motivo per cui l'adolescente dai capelli neri li trovava costantemente nei suoi pensieri.
«Ne vorrei avere uno ma i miei non sono d'accordo.» Sentirono la professoressa richiamarli e si riaggregarono al resto del gruppo.«Sai Marinette.» la informò Alya «Penso che oggi hai stabilito un record.»
«Perché?»
«Hai passato tutto l'intervallo a parlare di criceti con Adrian, e non hai nemmeno balbettato! Ragazza, mi devo già preparare per il matrimonio?»
Molto amorevolmente, l'interessata le lanciò un'occhiata furibonda «E dimmi, a te per quando ti serve l'abito?» rispose lei di rimando.
«Quattro cinque anni, dipende. Quanto a te, invece? Se continui con questa velocità, la prossima settimana sarai già con l'anello al dito!»
«Sì, contaci. E, al ritorno, tu stai accanto a me» dichiarò: meglio evitare altre situazioni imbarazzanti.
Prompt: lo sai che parli nel sonno?
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Miraculous One shot (Contaparole 2021)
FanfictionQuesta storia partecipa alla challenge "Contaparole 2021" del profilo @WattpadFanfictionIT e conterrà vari racconti ispirati alla serie Miraculous. Buona lettura! I personaggi del racconto appartengono alla serie Miraculous di Thomas Astruc